Il Ministro Nordio in Uruguay per l'insediamento del nuovo Presidente della Repubblica

ROMA\ aise\ - Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha fatto visita nell'ultimo fine settimana all'Uruguay, dove ha potuto partecipare, sabato scorso, 1° marzo, all'insediamento del nuovo presidente della Repubblica orientale dell'Uruguay, Yamandoù Orsi.
Ad accoglierlo e accompagnarlo, l'ambasciatore d'Italia a Montevideo, Fabrizio Petri, e l'ambasciatrice Laura Dupuy Lassere, direttrice della Direzione Europa del Ministero degli Esteri uruguayano.
Nordio, si è dunque recato al Palazzo legislativo, il luogo che rappresenta l'unità nazionale e il rispetto della Costituzione, dove Orsi si è presentato alla Camera dei deputati e al Senato insieme alla vicepresidente eletta, Carolina Cosse. Dopo il giuramento e il discorso d'insediamento, si sono trasferiti all'Auditorium del Sodre, dove la cerimonia è continuata con il "Trapaso del mando presidencial", dal Presidente uscente, Louis Lacalle Pou, al neo eletto Orsi. In seguito, sono stati nominati i nuovi Ministri e infine i rappresentanti delle delegazioni dei paesi esteri, che comprendevano 15 presidenti e 185 rappresentanti stranieri, hanno portato il loro saluto al nuovo Capo della Repubblica orientale uruguayana.
La tradizione dell'insediamento presidenziale in Uruguay è un evento di grande significato e solennità, segna l'inizio di un nuovo periodo presidenziale che durerà 5 anni e si tiene sempre il 1° marzo
Il viaggio di Nordio in Uruguay si è inserito nel quadro di pregresse solide relazioni e di valori democratici condivisi che, già nel 2019, hanno portato alla firma dell'Accordo di cooperazione giudiziaria in materia penale, entrato in vigore nel 2022. Con questo trattato gli Stati si sono impegnati a prestare reciproca assistenza giudiziaria. Nel 2020 entra in vigore il Trattato di estradizione, mentre nel 2023 entra in vigore il Trattato sul trasferimento delle persone condannate, utilizzato negli ultimi anni in più occasioni, in particolare nell'ambito dei procedimenti che si sono celebrati in Italia contro ex gerarchi uruguayani per i crimini commessi durante la dittatura.
Da ultimo, spiega il Ministero, è allo studio un accordo sulla cooperazione in materia di sicurezza, che rafforzerà i patti già esistenti in materia di giustizia e sicurezza, consolidando la collaborazione tra le Forze di Polizia italiane e uruguayane, impegnate nella lotta alla criminalità organizzata transnazionale e al terrorismo.
Il giorno seguente, 2 marzo, Nordio ha incontrato il Pro secretario Jorge Diaz, con il quale ha passato al vaglio diversi argomenti tra cui il contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico transnazionale; la disponibilità dell’Italia a supportare l’Uruguay nella predisposizione di una normativa antimafia specifica e nella costituzione dell’Unità nazionale antimafia che integri le diverse forze del paese impegnate nello specifico settore.
“La cooperazione in atto tra Italia e Uruguay rappresenta un modello di successo nella lotta alla criminalità organizzata transnazionale e continuerà a essere potenziata nel futuro” ha sottolineato il Guardasigilli durante il colloquio che si è tenuto nella Torre Ejecutiva, sede del Poder ejecutivo uruguayano. “Da parte italiana – ha garantito – siamo a disposizione per rafforzarla ulteriormente”.
Nordio ha poi fatto riferimento a “possibili future intese tra la Direzione nazionale antidroga della Policia nazional dell’Uruguay e la Direzione centrale per i servizi antidroga italiana” al fine di condividere strategie operative, l’avvio di operazioni speciali con la costituzione di squadre investigative comuni e consegne controllate. (aise)