L’annuncio di Trump: “War is over!” - di Gabriella Ferrero

WASHINGTON DC\ aise\ - La preparazione per lo scambio di ostaggi e prigionieri tra Israele e Hamas è iniziata questa mattina alle 7:00 ora italiana, segnando l’avvio di una delle operazioni diplomatiche più delicate degli ultimi anni. L’accordo prevede la liberazione di 20 ostaggi israeliani detenuti nella Striscia di Gaza in cambio di circa 2.000 prigionieri palestinesi.
L’intera operazione è supervisionata dal Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR), che ha confermato l’avvio di una “operazione multilivello” per garantire sicurezza e trasparenza durante le fasi di trasferimento. Mentre la Croce Rossa coordina le prime fasi dell’operazione avviata all’alba, la comunità internazionale osserva con cautela: se lo scambio procederà senza incidenti, potrebbe aprirsi una nuova fase di dialogo politico nel conflitto israelo-palestinese.
Resta tuttavia incerta la tenuta del cessate il fuoco e il destino dei negoziati di lungo periodo su disarmo, sicurezza e amministrazione della Striscia di Gaza.
Nel pomeriggio di ieri, 12 ottobre, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è partito dalla Joint Base Andrews, nel Maryland, a bordo dell’Air Force One diretto in Medio Oriente. Durante il viaggio, Trump ha confermato che la sua missione avrà come obiettivo principale consolidare il cessate il fuoco tra Israele e Hamas, da lui stesso mediato. Fonti diplomatiche riferiscono che il momento dello scambio di prigionieri è stato coordinato con l’arrivo dell’Air Force One a Tel Aviv, per sottolineare il ruolo chiave degli Stati Uniti nel processo. Trump ha parlato con i giornalisti elogiando il ruolo cruciale del Qatar nella mediazione dell’accordo: “I qatarioti hanno davvero aiutato a raggiungere questo risultato. L’emiro è un uomo straordinario, il suo Paese è nel cuore di tutto questo. È stato coraggioso, e il mondo dovrebbe riconoscerlo. Senza il Qatar, questo accordo non sarebbe stato possibile.” Secondo fonti diplomatiche, l’emirato del Golfo ha svolto un ruolo fondamentale nei contatti indiretti tra Israele e Hamas, mantenendo aperti i canali di comunicazione anche durante i momenti di massima tensione.
Mentre i preparativi per lo scambio procedono, Steve Witkoff, Jared Kushner e Ivanka Trump sono stati visti questa mattina in piazza Rabin a Tel Aviv, dove hanno partecipato a una veglia spontanea in attesa della liberazione degli ostaggi israeliani. La presenza dei tre, strettamente legati al presidente e già coinvolti in precedenti iniziative di pace in Medio Oriente, è stata interpretata come un gesto di sostegno simbolico e politico alla missione di Trump.
I primi sette ostaggi israeliani sono stati rilasciati da Hamas intorno alle 10 di questa mattina, e altri 13 ostaggi dovrebbero essere liberati nel corso della giornata, per un totale di 20 persone previste dal piano di scambio. Nel frattempo, migliaia di palestinesi a Gaza e in Cisgiordania attendono la liberazione di circa 2.000 prigionieri palestinesi dalle carceri israeliane, parte dello stesso accordo, negoziato nelle ultime settimane.
Il presidente Trump proseguirà il suo viaggio in Medio Oriente per arrivare in Egitto e partecipare al “Gaza Peace Summit” a Sharm el-Sheikh, dove co-presiederà un incontro con i rappresentanti israeliani e palestinesi e sarà quindi protagonista della cerimonia di firma del cessate il fuoco, evento che la Casa Bianca considera il culmine della sua iniziativa di pace. Secondo Washington, l’obiettivo è quello di consolidare un accordo duraturo che ponga le basi per una nuova fase di stabilità nella regione, con il supporto dei partner arabi e internazionali. (gabriella ferrero\aise)