Tajani e Crosetto in Serbia e Kosovo: Italia protagonista di pace nei Balcani

ROMA\ aise\ - “L'Italia vuole tornare ad essere protagonista di pace nei Balcani. Questa missione in Serbia e Kosovo è l'inizio di una nuova strategia di politica estera. Faremo di tutto per raggiungere degli accordi positivi che garantiscano la pace e la stabilità nella regione”. Così il Ministro degli esteri Antonio Tajani che ieri, insieme al Ministro della Difesa Guido Crosetto, si è recato a Belgrado e Pristina per una serie di incontri istituzionali.
In Serbia, i due Ministri hanno incontrato il Presidente della Repubblica di Serbia, Aleksandar Vučić, e la Premier Ana Brnabić.
"L'Italia, il Governo italiano, rivolgono un’attenzione particolare a questa zona d'Europa”, ha confermato Crosetto. “Oggi inizia un percorso di cooperazione che proseguirà nei prossimi anni e sarà a 360°: dalla cooperazione diplomatica a quella industriale, commerciale, tecnologica e militare", ha concluso Crosetto, che ha avuto un colloquio bilaterale con il suo omologo Miloš Vučević.
A Pristina, Tajani e Crosetto hanno incontrato il Presidente della Repubblica del Kosovo, Vjosa Osmani, e il Primo Ministro Albin Kurti. "I Balcani Occidentali hanno una grande importanza per l'Italia, confermata anche dalla presenza negli ultimi 20 anni dei contingenti italiani nella missione KFOR. Il Governo italiano nei prossimi mesi e nei prossimi anni gli darà molta più attenzione", ha assicurato il Ministro della Difesa al termine dei colloqui istituzionali durante i quali è emersa la preoccupazione per le tensioni acuite nelle ultime settimane tra Kosovo e Serbia, auspicando una soluzione. "È troppo importante questa parte dell'Europa per lasciarla sola in un momento di difficoltà" ha aggiunto il Ministro della Difesa che a Pristina ha incontrato l’omologo Armend Mehaj.
Infine, Crosetto e Tajani si sono recati a Camp Film City per incontrare il contingente italiano impegnato nella KFOR, comandata dal Generale Michele Ristuccia.
In questa occasione, Tajani ha espresso profondo apprezzamento per l’operato della missione, centrale nella strategia italiana per la stabilizzazione della regione, e per il determinante contributo del contingente italiano.
L’Italia, ha concluso Crosetto, "ha operato in KFOR mostrando la credibilità che è stata riconosciuta in tutto il mondo". (aise)