Appello di Italia e altri 26 Paesi a Israele per l’accesso a Gaza dei media stranieri

Foto: Unicef

ROMA\ aise\ - Alla luce della catastrofe umanitaria in corso a Gaza, l’Italia, insieme ad altri 26 Paesi che aderiscono alla “Media Freedom Coalition”, ha firmato un appello rivolto al Governo di Israele affinché consenta l’accesso immediato a Gaza a giornalisti e media. Nell’appello, che segue la condanna totale del piano E1 (che dividerebbe la Cisgiordania), si chiede anche a tutte le parti "ogni sforzo per garantire la sicurezza degli operatori dell’informazione".
Già negli scorsi giorni, il Ministro degli Esteri Tajani aveva definito inaccettabili gli attacchi contro i giornalisti a Gaza, segno del livello di violenza ormai raggiunto dal conflitto e dell’urgenza di mettere fine all’uccisione di vittime innocenti.
“I giornalisti e gli operatori dei media svolgono un ruolo essenziale nel mettere in luce la devastante realtà della guerra – si legge nell’appello -. L’accesso alle zone di conflitto è fondamentale per svolgere efficacemente questo ruolo. Ci opponiamo a tutti i tentativi di limitare la libertà di stampa e di impedire l’ingresso ai giornalisti durante i conflitti”.
I partner della Media Freedom Coalition hanno quindi condannato con fermezza ogni forma di violenza nei confronti dei giornalisti e degli operatori dei media, in particolare il numero estremamente elevato di vittime, arresti e detenzioni procurati dagli attacchi dell’esercito israeliano sulla Striscia. L’appello chiede anche alle autorità israeliane e a tutte le altre parti di compiere ogni sforzo per garantire che gli operatori dei media a Gaza, in Israele, in Cisgiordania e a Gerusalemme Est – sia locali che stranieri – possano svolgere il loro lavoro in modo libero e sicuro. “Gli attacchi deliberati contro i giornalisti sono inaccettabili. Il diritto internazionale umanitario offre protezione ai giornalisti civili durante i conflitti armati. Chiediamo che tutti gli attacchi contro gli operatori dei media siano oggetto di indagini e che si proceda contro i responsabili in conformità con il diritto nazionale e internazionale”.
Infine, la coalizione ha ribadito il suo appello ad un cessate il fuoco immediato, nonché al rilascio incondizionato dei rimanenti ostaggi, al libero flusso degli aiuti umanitari e ad un percorso verso una soluzione a due Stati, a pace e sicurezza durature. (aise)