“Giuseppe Zevola: Ex Libris” in mostra a Vilnius

VILNIUS\ aise\ - Fino all’8 agosto la Sala Smuglevičius della Biblioteca Universitaria di Vilnius (Universiteto g. 3) ospiterà “Giuseppe Zevola: Ex Libris”, mostra-installazione che fa parte del programma di eventi per la celebrazione del 2500° anniversario della fondazione della città di Napoli. Curata da Jolita Liškevičienė, la mostra è organizzata dalla Biblioteca Universitaria di Vilnius e dall’Accademia delle Belle Arti di Vilnius in collaborazione con Ambasciata e Istituto Italiano di Cultura.
“Ex Libris” è la seconda mostra personale di Zevola a Vilnius. Le opere dell’artista sono originali collage multistrato di immagini su un’ampia varietà di superfici: carta, lamina, tessuto, moulage a forma di libro. Le incisioni di vecchie stampe di Vilnius sono incorporate nei collage dell’artista e diventano parte integrante della sua mappa della memoria. Gli strati culturali, religiosi e sociali delle immagini si sovrappongono nelle sue opere, creando così nuovi significati visivi, aumentando l’impatto estetico ed emotivo delle opere. Le superfici specchiate delle stampe catturano i riflessi e le superfici dei collage cambiano quando lo sguardo dello spettatore si sposta, ampliando i confini della visualità delle opere stesse. Le opere di Zevola creano un dialogo con i libri antichi e le incisioni della Biblioteca Universitaria di Vilnius, immergendo lo spettatore nel poliedrico mondo dei libri antichi.
Giuseppe Zevola (nato nel 1952) vive e lavora a Napoli. È filosofo, poeta, artista performativo, esecutore musicale e lettore. Il filosofo italiano Giordano Bruno (1548-1600) è una costante ispirazione per il suo lavoro. Le sue opere e la sua vita sono state fortemente influenzate dagli scambi intellettuali con i famosi artisti del XX secolo, quali: Hermann Nitsch (1938-2022), l’artista del cinema sperimentale Peter Kubelka, il filosofo italiano Antonio Gargano, l’artista del cinema lituano Jonas Mekas (1922-2019) e altri. Per un decennio ha lavorato nell’archivio storico dell’Istituto della Fondazione Banca di Napoli, dove ha scritto il libro Piaceri di Noia (Milano, 1991), con prefazione del critico d’arte Ernst H. Gombrich.
Le sue opere sono state esposte in tutto il mondo, tra le installazioni più recenti ricordiamo: “Napoli chiama New York: la Teresa Mistica” (Anthology Film Archives, 2005, New York), “Napoli chiama Kyoto: 33 photo-collages per un libro“ (University of Art and Design, Kyoto, 2005), ”Lavori e Opere: le Regole” (Certosa di San Lorenzo, Padula, 2003), Principe Antonio de Curtis invita Dedalo: il primo esperimento dell‘immaginazione cosmografica (Kaplan Projects, Palazzo Spinelli, Napoli). (aise)