La Giornata della Memoria all’IIC di Belgrado

BELGRADO\ aise\ - In occasione della Giornata della Memoria, che viene celebrata il 27 gennaio di ogni anno in ricordo delle vittime dell’Olocausto, l’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado, in collaborazione con lo studio Morpurgo de Curtis ArchitettiAssociati, presenta un dialogo tra l’architetta Annalisa de Curtis e lo storico Milovan Pisarri che avrà luogo domani stesso, 27 gennaio, alle ore 18.00 presso l’IIC. L’evento si svolgerà in italiano e serbo con traduzione simultanea. Ad accompagnare l’evento una mostra di pannelli raffiguranti il Memoriale della Shoah di Milano.
Nel ventre della Stazione Centrale di Milano, uno spazio di manovra postale viene utilizzato tra il 1943 e il 1945 per la deportazione di ebrei e oppositori politici. Portatore di una storia costituita da materiali fisici e testimonianze dei sopravvissuti, viene svelato da uno scavo ideale e fisico, che ne rivela la consistenza di reperto archeologico della nostra contemporaneità. Il progetto del Memoriale della Shoah di Milano di Morpurgo de Curtis ArchitettiAssociati, riporta le strutture in cemento armato preesistenti, allo stato di reperti caratterizzati dalla contaminazione fra tempo, materia e memoria per ristabilire un dialogo, possibile e necessario, tra il sito e una sequenza di esperienze di forme capaci di orientare i visitatori in testimoni. Il progetto della memoria, attraverso l’architettura diviene una forza evocativa: non si limita a celebrare la storia o la memoria in sé, ma la rappresenta, la rende presente a chiunque possa esperirla, anche grazie al prendersi cura attraverso ogni dettaglio. La parte capace di raccontare il tutto, accompagna silenziosamente all’elaborazione di una storia controversa. Così, quello scarto tra un passato scomparso e una percezione attuale incompleta, viene svelato dal progetto restituendo a chi lo attraversa, un senso di contemporaneità. Un’esperienza di forme, movimenti, suoni, materiali in relazione con la natura dei materiali esistenti, nella coincidenza tra forma e struttura, traduce in spazi fisici e impronte incarnate nei visitatori, la Storia e le storie apparentemente invisibili e indicibili. Laboratorio di contemporaneità. (aise)