“Scende giù per Toledo”: dall’IIC Stoccolma l’edizione norvegese del romanzo di Giuseppe Patroni Griffi

STOCCOLMA\ aise\ - Verrà presentato questo mercoledì, 24 settembre, alle 18.00 la nuova pubblicazione di Cartaditalia, casa editrice dell’Istituto Italiano di Cultura a Stoccolma, ovvero Hon går nedför Via Toledo (Scende giù per Toledo) di Giuseppe Patroni Griffi, tradotto in svedese da Pär Svensson.
A presentarlo nella sede dell’IIC saranno Arturo Cirillo, attore e regista che ha realizzato una versione teatrale del romanzo, e lo scrittore Makz Bjuggfält, fondatore di Bögbibblan, una piattaforma dedicata alla letteratura queer.
La serata, evidenzia l’Istituto, “sarà l’occasione perfetta per scoprire un autore che non ha avuto paura di rompere gli schemi e andare oltre agli stereotipi per farci scoprire una realtà poco rappresentata nella letteratura”.
Con uno stile che mette insieme il grottesco, il tragicomico, il camp e un’attenta descrizione dei sentimenti, in “Scende giù per Toledo” Giuseppe Patroni Griffi racconta la storia di Rosalinda Sprint nella Napoli degli anni Settanta. Rosalinda è un femminiello, una figura della cultura partenopea che sin dal Settecento è stata usata per indicare uomini con aspetto e modi effeminati. Rosalinda lavora come prostituta, ma sogna di andare a vivere in Inghilterra con il suo grande amore.
Una Napoli inedita, un cast di personaggi dai nomi improbabili, scenari di grande sensibilità, umorismo e umanità: tutto questo rende “Scende giù per Toledo” una storia fatta di passione, di resistenza umana, ma soprattutto dell’importanza di amare e di essere sé stessi.
Arturo Cirillo, avvicinatosi al teatro attraverso lo studio della danza, si diploma come attore all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma nel 1992. Come attore ha lavorato, tra gli altri, con Carlo Cecchi, rimanendo nella sua compagnia dal 1993 al 2002.
In seguito si dedica anche alla regia teatrale, realizzando, tra gli altri, spettacoli di Eduardo Scarpetta, Shakespeare, Pirandello, Tennessee Williams, Molière, Jane Austen e Edmond Rostand.
Per la lirica, firma le regie di L’Alidoro di Leonardo Leo, con la direzione di Antonio Florio, Napoli milionaria! di Nino Rota, tratta da Eduardo De Filippo con la direzione musicale di Giuseppe Grazioli, La donna serpente di Alfredo Casella, condotta da Fabio Luisi e successivamente da Gianandrea Noseda e La cenerentola di Gioachino Rossini diretta da Lin Yi-Chen.
Tra i riconoscimenti vinti si ricordano diversi premi Ubu sia come regista che come interprete, Premio Coppola-Prati, Premio Hystrio, Premio Vittorio Gassman, Premio Vittorio Mezzogiorno, Premio Franco Enriquez e, in più occasioni, il Premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro.
Attualmente è anche il direttore della Scuola per Attori del Teatro di Napoli-Teatro Nazionale.
Makz Bjuggfält è scrittore e produttore culturale con un grande interesse per la narrativa Lgbtq+. Dai primi anni 2010 produce podcasts, testi ed eventi sulla letteratura e cultura queer. I suoi reportage, le sue opere di lirica e saggistica sono state pubblicate in riviste e giornali come Lambda Nordica, Ordfront Magasin, Expressen, Differens Magazine, ETC Nyhetsmagsin e Ordkonst. Bjuggfält si impegna nella creazione di piattaforme che mettono in rilievo voci diverse della comunità queer nei Paesi nordici, con iniziative come Bögbibblan e Prisma Litteraturpris. Makz Bjuggfält si è laureato come insegnante di svedese e biologia per la scuola superiore. Ha una laurea magistrale in Letteratura dall’Università di Uppsala e ha inoltre studiato pedagogia, studi di genere e sessuologia, nonché scrittura presso Biskops Arnös Författarskola e Skurups folkhögskola. (aise)