A Bologna la XVII edizione del Festival Francescano

BOLOGNA\ aise\ - In un mondo dove l’umanità è ogni giorno più divisa, indifferente e frammentata, dal 25 al 28 settembre, nel cuore di Bologna – la centralissima Piazza Maggiore – torna il Festival Francescano, con la sua XVII edizione che ci parlerà del “Cantico delle connessioni”: reti e condivisioni per avvicinare e nutrire l’umanità sul pianeta. Un viaggio fra scienza, poesia, spettacolo e cultura per indagare il legame sempre più stretto tra uomo, tecnologia, AI e spiritualità, mettendo al centro l’umano in un tempo che corre sempre più veloce. Il Movimento francescano dell'Emilia Romagna che promuove e cura il Festival, propone un'edizione - ponte tra la ricchezza della tradizione e le sfide del futuro, riaffermando la centralità della persona: per questo il programma rileggerà il Cantico delle Creature in vari modi, estendendo la sua riflessione all'intelligenza artificiale (AI).
Anteprima del festival, lunedì 22 settembre, con il climatologo Luca Mercalli, per approfondire le conseguenze del cambiamento climatico. Da giovedì 25 settembre, al via la grande festa della città insieme a tanti ospiti. In cartellone due importanti lezioni magistrali: quella del teologo ed esperto di A.I. Paolo Benanti, che svelerà le implicazioni etiche delle tecnologie emergenti, e quella del botanico e divulgatore scientifico Stefano Mancuso, sul tema dell'intelligenza delle piante. E tre grandi novità editoriali attenderanno il pubblico del festival: quelle della filosofa Michela Marzano, che firma un romanzo intriso di presente, intimo e insieme corale: Qualcosa che brilla, in uscita per Rizzoli, raccontando a cuore aperto gli adolescenti di oggi attraverso la voce di chi cura con la parola, addentrandosi con passione nelle loro storie. Quella del giornalista e scrittore Aldo Cazzullo, che con il nuovo saggio Francesco. Il primo italiano, in uscita per Harper Collins, converserà insieme a Marcello Longhi, Presidente di Opera San Francesco per i poveri, della vita straordinaria di San Francesco. Mentre dalle edizioni di Frate Indovino arriverà in anteprima il libro di Adriano Bordignon sulla Rivoluzione famiglia. Un ecosistema per il futuro.
Il Cardinale Matteo Zuppi nella giornata inaugurale - giovedì 25 settembre, alle 20.30 - si confronterà su Migranti, missionari di speranza in un articolato panel con Geppi Cucciari, Mattia Ferrari, e Luca Bottura. Un dialogo a più voci sul tema dell’accoglienza, tra tentativi e negazioni, alibi e speranza per prepararsi alla Giornata Mondiale del Migrante e Rifugiato, che verrà celebrata il 4 e 5 ottobre nell’ambito del Giubileo. Il giorno successivo il Cardinale Zuppi dialogherà invece con Francesca Mannocchi sul tema Disarmata e disarmante: parlando di pace, giustizia sociale e tutela dei diritti umani, in una conversazione condotta da Federico Taddia. E a partire dal libro “Dio è sempre fra le righe” di Lorenzo Fazzini converserà, sempre venerdì, con l’autore; inoltre, sarà con Emanuela Canepa e Marco Tibaldi in una tavola rotonda dal titolo: “Ma Dio, che c'entra coi romanzi?”, per scoprire che le parole umane possono dire molto (e bene!) del cristianesimo. Infine sabato 27 settembre Matteo Zuppi converserà con Alberto Melloni di Dentro e fuori dal Conclave. Leone XIV e le nuove sfide della Chiesa, per capire cosa cambia dopo Francesco e qual è il ruolo della Chiesa in un mondo in guerra attraversato da mutamenti profondi.
A 800 anni dalla scrittura del Cantico delle Creature, il festival si aprirà giovedì 25 settembre nella Cappella Farnese (ore 15) con un convegno che esplora l'antico testo poetico spaziando tra letteratura, teologia, musica e francescanesimo insieme al poeta, critico letterario e italianista Alberto Bertoni, al frate cappuccino e docente di Teologia dogmatica Pietro Maranesi, al docente di Storia della Filosofia Paolo Capitanucci e alla pianista e teologa Chiara Bertoglio.
Del Cantico di San Francesco si parlerà anche attraverso spazi di incontri-spettacolo: fra gli ospiti più attesi c'è l’attore e regista Ascanio Celestini che racconterà il “suo” San Francesco: oggi, forse, Francesco sceglierebbe una periferia per il suo presepe. Ascanio Celestini racconta chi vive ai margini: anime fragili, luminose, che abitano il dolore ma custodiscono amore. Dove niente è sacro, fiorisce un miracolo di umanità. E nella giornata inaugurale, il 25 settembre, scopriremo Cinque cose con Leo Gassmann: un cocktail, un libro, un film, un oggetto, una canzone, cinque scelte per raccontarsi. Leo Gassmann è ospite del longevo format di Francesco Locane per svelarsi in un dialogo intimo e sorprendente, tra musica, ricordi, passioni e sogni. Un ritratto autentico e inatteso per scoprire chi è davvero Leo, oltre il palcoscenico. Mentre Giobbe Covatta ci porterà nei suoi Sei gradi, immaginando le invenzioni scientifiche, sociali e politiche che l’uomo del futuro metterà a punto per far fronte ad una drammatica emergenza ambientale e sociale, realizzando all’ultimo momento quello che noi avremmo dovuto fare da anni. Francesca Siano, in arte Francamente,talentuosa partecipante di XFactor, si racconterà al pubblico del Festival con Un dono musicale per il Cantico delle Creature, regalando la sua originalissima e inedita versione, introdotta dai versi poetici di Beatrice Zerbini. E nella serata di venerdì 26 settembre risuoneranno le Note di pace dell’Orchestra da Camera dell’Istituto Magnificat di Gerusalemme, formata da giovani musicisti di fedi differenti - cristiani, musulmani ed ebrei - che eseguiranno il concerto più difficile, quello di una convivenza pacifica, portata avanti da 30 anni attraverso questo progetto musicale che ha sede in Terra Santa.
Al festival anche il neuropsichiatra Vittorino Andreoli con la sua “Preghiera del non credente” e il fisico Federico Faggin, inventore del microchip, che si misura con il legame tra scienza e fede, in dialogo con la giornalista Barbara Carfagna. E ancora: fra Massimo Fusarelli, ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori interverrà sull’attualità delmessaggio francescano, l'alpinista Nives Meroi con il marito Romano Benet ricorderà la figura di don Arturo Bergamaschi, il sindaco di Bologna Matteo Lepore sarà in dialogo con l’urbanista Elena Granata per riflettere sullesfide delle città. E che accade se un teologo e uno scienziato si uniscono per proteggere il creato? Ecco “La buona alleanza. Scienza e fede a difesa della casa comune” (Libreria ed. Vaticana) firmato dall'arcivescovo di Modena Erio Castellucci e dal chimico Vincenzo Balzani, che davanti alla crisi ecologica ormai sotto gli occhi di tutti sottolineano come sia necessario un cambio di paradigma nel rapporto umanità?/ambiente.
Davide Morosinotto, tra i più amati autori della narrativa per ragazzi e Super Premio Andersen nel 2017, sarà in piazza Maggiore a parlare dell'uso dell’intelligenza artificiale a scuola, occasione utile di approfondimento per docenti, operatori educativi e per gli stessi studenti. Anche la poetessa Mariangela Gualtieri, ripercorrerà i suoi versi più recenti celebrando la vita in piazza Maggiore e il narratore e illustratore per ragazzi Antonio Ferrara proporrà un gioco di connessioni tra vero e falso, fantasia e realtà, grazie al romanzo “Marì la bugiarda” (San Paolo ed). Mario Lancisipresenterà il saggio dedicato a David Maria Turoldo, “Vita di un poeta ribelle” (Ts ed), in cui ricostruisce la parabola esistenziale di una delle personalità più amate e discusse della Chiesa del Novecento e Padre Francesco Occhetta, segretario generale di Fondazione Fratelli Tutti, racconterà la genesi del “Vocabolario della fraternità: 365 parole contro l'indifferenza al male” (Rizzoli), per riscoprire il senso dell'umanità attraverso gli spunti forniti da 365 autori diversi, tra cui premi Nobel e figure di spicco internazionale.
Piazza Maggiore si trasformerà anche in un luogo di accoglienza: torna la Biblioteca Vivente, dove i libri non sono oggetti, ma persone che raccontano le proprie storie di vita: un'occasione unica per abbattere i pregiudizi e promuovere il dialogo intergenerazionale; mentre il Caffè con il francescano accoglierà il pubblico in un'atmosfera conviviale, dove frati, suore e laici francescani saranno a disposizione per conversazioni informali, esplorando il valore dell'incontro. (aise)