Regione Umbria porta San Francesco d’Assisi come ponte tra Oriente e Occidente a EXPO Osaka 2025

ASSISI\ aise\ - In occasione della Settimana dell’Umbria all’Esposizione Universale di Osaka 2025, la comunità del Sacro Convento di Assisi è stata invitata a portare un messaggio su san Francesco d’Assisi. Fra Giulio Cesareo ha preso la parola ieri, 31 agosto, nel Padiglione Italia a nome dei frati e in rappresentanza di fra Marco Moroni, Custode del Sacro Convento. Il suo intervento (dal titolo “Francesco d’Assisi: Un’ispirazione senza tempo per la famiglia umana”) ha riguardato l’originalità del contributo che san Francesco ha offerto all’umanità nel suo complesso - tenuto conto della sua fama anche al di fuori del contesto italiano e cattolico - rispetto al “tipico” approccio occidentale, che ha assunto e assume spesso toni dominatori. Nel caso di san Francesco, invece, il suo vero contributo transculturale e interreligioso si muove proprio nell’ottica della promozione umile della fraternità, secondo quello stile che da lui prende il nome di “minore”: rinuncia a ogni forma di violenza o esercizio indebito del potere, accoglienza incondizionata dell’altro e servizio umile sulla base dei bisogni altrui in stile di vera fraternità.
“Nel contesto delle celebrazioni per gli anniversari che ci conducono al grande ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi (1226-2026), intendo esplorare l’attualità e la rilevanza universale del Santo di Assisi, per credenti e non, in ogni angolo del mondo – ha spiegato fra Giulio -. Francesco, a partire da una esperienza spirituale autentica e profonda, è stato e continua a essere un ponte tra Oriente e Occidente, tra culture e classi sociali, incarnando un messaggio di dialogo, pace e fraternità senza pari”.
“Come frati, discepoli e figli di “cotanto senno” - ha concluso fra Giulio -, ci sentiamo chiamati a condividere con tutti, uomini e donne, giovani e anziani, persone semplici e colte, la figura di Francesco come fonte di ispirazione per affrontare le sfide contemporanee: dalla crisi ambientale alle ingiustizie sociali, dalle tensioni internazionali alla ricerca di relazioni autentiche”. (aise)