Star Bottle: al Senato la presentazione del progetto che porterà i messaggi di tutti verso lo Spazio Profondo
ROMA\ aise\ - Si è tenuta nei giorni scorsi, presso la Sala Caduti di Nassirya del Senato, su iniziativa del vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, la conferenza stampa di presentazione del progetto “Star Bottle – A Message to Deep Space”. Per l’evento, moderato dal giornalista Luca Telese, sono intervenuti Domenico Zambarelli, editore e responsabile di “Star Bottle”, Luca Perri, astrofisico e divulgatore, Walter Riva, direttore di Cosmo 2050, e Michele Magnifichi, responsabile di M3Sat.
Dopo 50 anni dall’invio del messaggio nello Spazio dal radiotelescopio di ARECIBO (avvenuto sabato 16 novembre 1974), Star Bottle, per la prima volta nel mondo, rende “democratica” la comunicazione verso il Deep Space, offrendo a tutti la possibilità di inviare messaggi multimediali (testo, foto/immagine, audio e video), nello Spazio.
La trasmissione verso il Deep Space avverrà sulla frequenza di 2115 MHZ che il Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) ha assegnato, per 20 anni, a “Star Bottle”. La realizzazione del progetto e l’invio dei messaggi nell’Universo è possibile grazie alla partnership tra l’operatore europeo di telecomunicazioni M3Sat e Telespazio, società del gruppo Leonardo, che ha messo a disposizione un’antenna presso il centro spaziale del Fucino.
Il primo “lancio spaziale” avverrà il 10 agosto 2024 durante l’evento “Stars Night”, destinazione Via Lattea, il primo di quattro lanci spaziali in programma fino al 2025. “Star Bottle” trasformerà il messaggio convertendolo in codice binario con l’emissione a 9,95 KHz e la parabola da 11 mt dal Fucino lo trasmetterà nella prima data del 10 agosto 2024. Il messaggio diventerà un ricordo personale da incorniciare grazie al Certificato di “avvenuto lancio” che ogni “viaggiatore dello Spazio” riceverà dopo la partenza. “Sono nato nel 1961, anno speciale che proprio oggi ricordiamo e celebriamo: il 12 aprile di quell’anno l’uomo si affacciava per la prima volta nello spazio con Yury Gagarin – ha detto Domenico Zambarelli, editore e responsabile di Star Bottle –. Oggi, dopo 63 anni da quell’evento storico, presentiamo un’idea che nasce prima come sogno e che poi diventa un progetto scientifico, tecnico, amministrativo e di marketing. Da oggi Star Bottle democratizza l’accesso alle trasmissioni spaziali e il 10 agosto, la notte delle stelle, chiunque, potrà inviare un messaggio verso la Via Lattea grazie a questo progetto, sostenuto in parte dalla Simest, che ha partecipato e parteciperà agli investimenti promozionali esteri in quanto marchio mondiale del Made in Italy. Il nostro sito web, già consultabile, sarà aperto per l’acquisto dei messaggi a partire dal 1° maggio, data di avvio della campagna pubblicitaria in Italia e all’estero. Tutta l’area scientifica di analisi è stata curata dallo staff di Cosmo 2050. Da oggi, Star Bottle realizza una più profonda relazione con l’Universo, con la nostra casa: con questo portale poniamo l’uomo al centro di un sistema di relazioni sempre più ampio e che da oggi viene allargato anche alla nuova dimensione spaziale”.
“La scelta delle date in cui inviare i primi messaggi di Star Bottle – ha affermato Walter Riva, direttore responsabile di Cosmo 2050 – non è casuale. È stato scelto di individuare, per il 2024, due date iconiche con un grande significato astronomico. Il 10 agosto è ormai universalmente considerata “la notte delle stelle” perché la Terra, in quel periodo dell’anno, attraversa una nube sottilissima di polvere cometaria, lasciata in orbita dalla cometa SwiftTuttle. In quella notte, si può scorgere nel cielo la parte più densa della Via Lattea, la nostra città di stelle verso cui verranno indirizzati i messaggi. L’altra data scelta è quella del 21 dicembre, il solstizio d’inverno, cioè il giorno in cui il Sole assume la declinazione più meridionale dell’anno e che segna, quindi, l’inizio dell’inverno per l’emisfero boreale (e l’inizio dell’estate per l’emisfero australe). È nostra convinzione che scegliere due date astronomicamente importanti rafforzi il progetto ma offra anche lo spunto a chi, magari semplicemente incuriosito dall’opportunità di spedire un messaggio verso lo spazio, voglia saperne di più sulla scienza del cielo”.
"Cerchiamo di guardare oltre gli orizzonti partendo da quello che abbiamo - ha detto Luca Perri, astrofisico e divulgatore scientifico -. Mandare un messaggio nello spazio serve soprattutto a noi, qui sulla Terra, per capire cosa siamo e cosa vogliamo essere. Comunicare con il Deep Space ci permette di lasciare un segno indelebile, un nostro segno tangibile nell'Universo: l'umanità c'è stata. Più siamo a mandare questi messaggi, più democratizzeremo lo Spazio, più avremo possibilità di mandare il messaggio giusto. La speranza è che ognuno di noi costruisca un pezzetto di questa inedita comunicazione, un compito che spero possa avvicinare più persone possibili allo Spazio". (aise)