“Cutting Through the Past”: al Castello di Rivoli la prima retrospettiva dedicata a Rebecca Horn in un museo pubblico italiano

Rebecca Horn, Cutting Through the Past (1992-1993), Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino, Donazione Fondazione Marco Rivetti - Foto Renato Ghiazza © Rebecca Horn, by SIAE 2025

TORINO\ aise\ - Si inaugura domani, mercoledì 21 maggio, al Castello di Rivoli Museo d’Arte ContemporaneaRebecca Horn – Cutting Through the Past”, la prima retrospettiva dedicata all’artista in un’istituzione museale pubblica italiana.
La mostra nasce dalla cooperazione con la Haus der Kunst di Monaco di Baviera, a seguito della personale dell’artista organizzata dalla stessa istituzione nel 2024, ed è curata da Marcella Beccaria nella Manica Lunga del Castello. Sarà aperta al pubblico nel Castello alle porte di Torino sino al 21 settembre.
La mostra riconosce il ruolo fondamentale di Rebecca Horn (Michelstadt, 1944 – Bad König, Germania, 2024) nello sviluppo della pratica artistica contemporanea, attraverso opere che creano un inquietante teatro performativo, nel quale sono protagoniste tematiche fondamentali quali tempo, memoria, desiderio e relazioni di potere.
Il lavoro di Rebecca Horn propone un inscindibile intreccio tra l’umano e il meccanico e anticipa problematiche al centro dell’attuale dibattito culturale, in un contesto definito da tecnologie sempre più complesse.
La mostra presenta una selezione di installazioni, sculture, video, film e disegni che si estende dagli esordi negli anni sessanta a opere recenti, con importanti prestiti di opere raramente esposte provenienti dalla Fondazione Moontower, istituita a Bad König in Germania dalla stessa artista.
Il percorso espositivo include iconiche macchine cinetiche come Pfauenmaschine (Macchina pavone), originariamente ideata dall’artista per la sua partecipazione a documenta, Kassel nel 1982, sino alla recente Hauchkörper (Corpo che respira), 2017, oltre alle installazioni monumentali Inferno, 1993-2024, Turm der Namenlosen (Torre dei senza nome), 1994 e Concert for Anarchy (Concerto per l’anarchia), 2006.
Nella sezione centrale della mostra, i visitatori potranno incontrare le performance di esordio di Horn attraverso i video Performances I, 1970-1972, Performances II, 1972 e Berlin (10.11.1974 – 28.1.1975), 1974-1975. Come per l’iniziale presentazione a Haus der Kunst, essi saranno proiettati in grande scala, dopo essere stati recentemente digitalizzati.
Valorizzando il nucleo di importanti lavori di Horn presenti nella collezione del Castello, la mostra presenta inoltre il film Der Eintänzer (Il gigolò), 1978, e le coinvolgenti installazioni Cutting Through the Past (Tagliando attraverso il passato), 1992-1993, l’opera che dà il titolo alla mostra, e Miroir du Lac (Specchio del lago), 2004.
Dopo la mostra presso Haus der Kunst e la scomparsa dell’artista, la mostra al Castello raccoglie per la prima volta un importante gruppo di Bodylandscapes. Tra gli ultimi lavori di Horn, questi disegni pittorici di grande formato nascono da un processo performativo. La selezione evidenzia la ricorrente presenza di forme arrotondate e cerchi, interpretabili quali simboli del fluire del tempo e di una rigenerazione senza fine. Insieme all’installazione Das Rad der Zeit (La ruota del tempo), 2016, anch’essa presentata per la prima volta in un museo pubblico, queste opere manifestano la dimensione spirituale di Horn, in linea con una ricerca che comprende Piccoli Spiriti Blu, la grande opera pubblica che dal 2000 connota il paesaggio di Torino dall’alto della Chiesa di Santa Maria al Monte dei Cappuccini.
In occasione di “Rebecca Horn – Cutting Through the Past”, opere dell’artista saranno presenti anche alla Collezione Federico Cerruti, quale secondo episodio di Interferenze, programma incentrato su affinità e differenze tra il Castello di Rivoli e Villa Cerruti. In questa occasione, la selezione di opere, inclusiva di un grande Bodylandscape e installazioni, comprenderà Cello (Violoncello), 1999. Originariamente allestita dall’artista a Weimar quale parte del grande progetto Konzert für Buchenwald (Concerto per Buchenwald), quest’opera, concepita come un violoncello che suona da sé con due archetti, è presentata nella sala della musica della Villa.
La mostra nasce dalla collaborazione tra Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e Haus der Kunst, Monaco di Baviera, dove è stata curata da Jana Baumann, e sarà allestita sino al 21 settembre. (aise)