“Insulae Aqua”: a Londra la fotografia d’autore di Gianni Berengo Gardin e Filippo Romano

Gianni Berengo Gardin, Linosa, 1991. All rights reserved. Courtesy Archivio Gianni Berengo Gardin, Milano
LONDRA\ aise\ - Due maestri della fotografia italiana protagonisti a Londra con la mostra “Insulae Aqua. Gianni Berengo Gardin e Filippo Romano”, che si aprirà domani, 14 maggio, all’Istituto Italiano di Cultura.
Organizzata in collaborazione con l’associazione Aedificante, l’esposizione, a cura di Alessandra Klimciuk, sarà ospitata presso la sede dell’Istituto sino al 25 giugno.
“Insulae Aqua” presenta una preziosa selezione di cinquantanove opere fotografiche in bianco e nero e a colori, di cui molte vintage print, scattate a Linosa nel 1991 da Gianni Berengo Gardin, maestro indiscusso della fotografia internazionale, e da Filippo Romano, conosciuto a livello internazionale grazie anche a due partecipazioni alla Biennale di Venezia, espressamente per questo progetto tra il 2021 e il 2024.
Il progetto “Insulae Aqua” è un elogio dell’isola, come dimensione fondante del nostro stare al mondo. Nella sua dimensione metafisica e introspettiva, l’isola è immagine, simbolo, sogno e metafora del nostro vivere contemporaneo.
Oltre la suggestione e il valore simbolico di luogo lontano e appartato, di spazio discreto e protettivo, quasi paradisiaco, un’isola remota amplifica proprio il senso di separazione che il mare delinea in una esperienza radicale di isolamento spazio – temporale. Una condizione esistenziale così unica da meritare la nascita di un neologismo, l’isolitudine.
L’isolitudine non identifica solo la condizione esistenziale di isolamento, ma anche la condizione di appartenenza e propria di chi è nato in un’isola.
“Insulae Aqua” è una straordinaria testimonianza del vivere altrove: un percorso visivo e narrativo che parla di comunità, identità, territorio e sostenibilità in ascolto del territorio e della comunità che abita la piccola, remota e incontaminata isola di Linosa, luogo affascinante e magnetico dalle peculiarità paesaggistiche, geografiche e naturalistiche uniche, trionfo di complessità ambientale, biologica e vitale.
La mostra è accompagnata da un volume a cura di Alessandra Klimciuk, che contiene, oltre al saggio della curatrice e alle riproduzioni delle opere esposte, testi di Daria Bignardi, Gianni Berengo Gardin, Filippo Romano ed Elisabetta Polezzo. Un progetto grafico di Andrea Lancellotti pubblicato da Moebius edizioni come primo numero dei Quaderni Aedificante.
Intervengono questa sera all’inaugurazione il direttore di IIC Londra, Francesco Bongarrà, il presidente di Aedificante e general manager della Taramelli UK Ltd, Giuseppe Taramelli, la curatrice Alessandra Klimciuk, il fotografo Filippo Romano e Susanna Berengo Gardin, responsabile dell’archivio Gianni Berengo Gardin.
Venerdì 16 maggio, alle ore 8.30, ci sarà una “breakfast view” della mostra in compagnia della curatrice e del fotografo Romano. (aise)