“La Stanza di Mnemosine”: il progetto di Alessandra Calò all’IIC di Colonia

COLONIA\ aise\ - In occasione dei 70 anni dell’accordo italo–tedesco per il reclutamento e il collocamento di manodopera italiana nella Repubblica Federale di Germania (Das Anwerbeabkommen) e della XXI edizione della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI, l’Istituto Italiano di Cultura di Colonia presenta “La Stanza di Mnemosine”, progetto espositivo di Alessandra Calò a cura di Giorgia Padovani che sarà visitabile dal 10 ottobre 2025 al 30 gennaio 2026 presso la sede dell’IIC.
Invitata dall’Istituto Italiano di Cultura in residenza a Colonia, Alessandra Calò ha scelto di ispirarsi all’archivio del Dokumentationszentrum und Museum über die Migration in Deutschland (DOMiD), custode degli oggetti dei migranti a partire dalla prima generazione, per riflettere sull’importanza dei materiali d’archivio in relazione agli eventi storici. Attraverso una call pubblica, nuovi memorabilia e aneddoti si sono uniti a interviste alle seconde e terze generazioni di migranti italiani, stimolando riflessioni sul vissuto complesso di un contesto migratorio e di integrazione da parte di uomini e donne che non si possono più definire Gastarbeiter.
“La mostra di Alessandra Calò ci restituisce la suggestione di un archivio custode di una memoria viva”, spiega Jolanda Lamberti, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Colonia “uno spazio che si apre al visitatore rivelando il racconto di un’esperienza che è stata, ed è tuttora, allo stesso tempo intima e collettiva”.
Il progetto artistico, che prende il nome dalla dea greca della memoria, non è altro che un percorso poetico che ci invita a riflettere sul valore degli oggetti e sulla loro capacità di custodire emozioni, memorie, identità, restituendo la complessità dell’esperienza migratoria italiana in Germania e l’attualità del suo lascito.
L’inaugurazione della mostra, a ingresso libero, si terrà giovedì 9 ottobre 2025 dalle 19 presso l’Istituto Italiano di Cultura di Colonia alla presenza dell’artista.
Alessandra Calò (Taranto, 1977) crea immagini, situazioni e fotografie per approfondire temi legati alla memoria, all’identità e al rapporto tra uomo e natura. La sua ricerca artistica si basa sulla reinterpretazione di materiali d’archivio, con la quale non intende attuare una rievocazione nostalgica del passato ma proporre nuove visioni del reale. Nei suoi lavori convivono ricerca intima e contaminazione che – attraverso varie collaborazioni – portano alla realizzazione di installazioni site-specific.
Nel 2018 il suo progetto Secret Garden diventa un libro e riceve la menzione speciale al Premio Bastianelli come miglior libro pubblicato in Italia; nel 2022 viene selezionata per partecipare ad una residenza artistica della Direzione Generale Creatività Contemporanea (Ministero della Cultura) presso il Museo di Favignana; nel settembre 2024 viene invitata al programma di residenza del Centre d’artistes Vaste et Vague (Quebec, Canada) e al festival Ras Al Khaimah Art (Emirati Arabi Uniti).
Le sue opere fanno parte di importanti collezioni e sono esposte in Istituti Italiani di Cultura, musei e festival di tutto il mondo. (aise)