Fabio Cuffari Dialley primo italiano al Premio Reina Sofia di Pittura e Scultura

MADRID\ aise\ - Per la prima volta nella storia un artista italiano partecipa al prestigioso Premio Internazionale Reina Sofía di Pittura e Scultura, che quest'anno celebra il suo 60° anniversario. Fabio Cuffari Dialley è stato selezionato per la sua opera “San Giorgio e il Drago” insieme ad altri 66 artisti, tra più di 500 partecipanti, collocandolo in una posizione di rilievo nell'arte contemporanea internazionale.

L'opera con cui l'artista valdostano, che da anni si dedica all’arte sacra, si è distinto è “San Giorgio e il Drago”, un suggestivo dipinto a pastello che raffigura San Giorgio e il drago e che rappresenta la lotta quotidiana dell’essere umano contro le proprie paure, i dolori e le incertezze. Attraverso un gioco raffinato di luce e ombra, elemento chiave della sua poetica artistica, Cuffari invita lo spettatore a riflettere sul coraggio necessario per affrontare le proprie sfide, proprio come San Giorgio contro il drago, che dalle mani di Cuffari emerge attraverso un’opera che fotografa uno dei momenti più cruciali e commoventi della leggenda, l'attimo prima della lotta contro il drago, il primo momento in cui San Giorgio si trova davanti a un'immensa bestia e lì la sua fede viene messa alla prova. L’opera è realizzata con la tecnica dei pastelli morbidi, a secco, su carta speciale, tale da permettere un intenso gioco di colori, luci ed ombre.
Il Premio Reina Sofía di Pittura e Scultura è un concorso che ha come obiettivo la promozione di queste due discipline artistiche in Spagna ed è già diventato un punto di riferimento indiscutibile nel campo delle arti visive, unico nel suo genere perché a contare è l’opera e non la notorietà o il prestigio dell’autore, tanto che ogni pezzo in concorso viene presentato con un numero di matricola perché non possa essere identificato, fino alla selezione per la finale, con chi lo ha realizzato.
L'edizione 2025 del premio ha visto la selezione di 67 opere, suddivise in 24 sculture e 43 dipinti, scelte secondo criteri di qualità, eccellenza, creatività e giustizia artistica. La giuria, composta da artisti e professionisti di prestigio internazionale, ha valutato le opere senza considerare il curriculum o la carriera degli autori, garantendo così un giudizio imparziale basato esclusivamente sul valore artistico delle creazioni.
Le opere selezionate saranno esposte al pubblico sino al 23 marzo, offrendo agli appassionati d'arte l'opportunità di ammirare le diverse creazioni. Il vincitore verrà annunciato durante una cerimonia ufficiale che si terrà il 17 marzo presso la Casa de Vacas, nel cuore del madrileno Parque del Buen Retiro, alla quale parteciperà anche la Regina Sofia di Spagna. Il riconoscimento include un Diploma ufficiale, una Medaglia dell'Associazione Spagnola di Pittori e Scultori e 10mila euro.
“Per la Spagna è un premio di grande rilevanza, il più importante e dal 2020 è diventato internazionale”, spiega Fabio Cuffari, per il quale “è stata una grande ed emozionante sorpresa apprendere di essere entrato nella rosa dei selezionati. La vivo come un punto molto alto della mia carriera, è già una vittoria”.
Al premio Cuffari è arrivato tramite la sua curatrice, Ana Carolina de Villanueva, direttrice e proprietaria della Luka Art Gallery situata nel Biester Palace, a Sintra, in Portogallo. “Ero ospite d’onore a Tivoli ad una mostra nazionale di pastello, lei mi ha contattato per esporre Palacio Biester e sono partito per il Portogallo”, racconta l’artista. “Da lì la proposta del premio: lei ci ha creduto e anche io ed è già un grande risultato a prescindere da quanto accadrà il 17 marzo, dove sarò felicissimo di incontrare la regina, unitamente al fatto di esporre a Madrid”.
L’arte sacra di Fabio Cuffari, una veste nuova di contemporaneità, è frutto di un “un lavoro di riscoperta e narrazione per portare agli occhi delle persone un’arte che stimoli i sensi, ma che elevi anche lo spirito”, afferma Cuffari. “La mia arte parla di cristianità, di figure leggendarie, di santi, ma con una nuova chiave di lettura, una nuova veste di modernità pur rispettando le simbologie”.
Per Cuffari è partito tutto dalla chiesa Sant’Antonio Abate a Valtournenche in Val D’Aosta, che qualche anno fa gli ha commissionato cinque dipinti di arte sacra. “Un’esperienza davvero suggestiva, mi ha cambiato la vita, ho riaperto un canale che si era chiuso da tanto tempo nella mia vita, quello della relazione spirituale con Dio”.
Fabio Cuffari Dialley, da sempre affascinato dalle arti in tutte le loro manifestazioni, ha dedicato i suoi studi artistici presso il Liceo di Arte Italiano diplomandosi nel 2001. Negli anni trascorsi da allora, Fabio si è dedicato anche alla musica, dove ha raggiunto notevoli espressioni in tutta Italia. Nel 2012 torna però al disegno e alla pittura e solo nel 2016 avviene l'incontro fondamentale con la tecnica del pastello e nel 2022 con l'arte sacra, che caratterizza tutto il suo percorso fino ai giorni nostri. Attualmente è pittore professionista, docente di pittura, e partecipa a diverse mostre nazionali ed internazionali. In Portogallo ha esposto alla mostra d'Arte Sacra "Luce e Silenzio" organizzata dalla Luka Art Gallery al Palácio Biester. È pluripremiato e recentemente è stato nominato giudice nazionale dal’UCAI ricevendo l'importante premio d’onore per il Giubileo degli Artisti. (aise)