UNICEF Italia: momento difficile per l’infanzia nel mondo. Anche in Italia

Nella foto: Roma 1976 - studenti delle scuole elementari partecipano alla prima iniziativa in Italia che coinvolge alunni, insegnanti e UNICEF
ROMA\ aise\ - L'infanzia nel mondo sta affrontando un "momento difficile". Parola del presidente dell'UNICEF Italia, Nicola Graziano, che, in occasione del 51° anniversario di attività dell’Agenzia Onu per l'Infanzia nello Stivale, ha parlato della situazione sia nel mondo che nel nostro paese: dalle emergenze al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica – come in Medio Oriente, in Ucraina – a quelle più "silenziose" ma non meno gravi – come in Sudan, Haiti, Yemen, Repubblica Democratica del Congo.
"Nel mondo oltre 460 milioni di bambini vivono o fuggono da conflitti e quasi un miliardo vive in povertà - ha spiegato Graziano -. A livello globale le crisi in atto causano sempre più instabilità e disuguaglianze e i bambini sono quelli che ne pagano il prezzo più alto".
A Gaza la situazione è ben oltre il drammatico. Secondo le notizie, dall’ottobre 2023, oltre 50 mila bambini sono stati uccisi o feriti. Mentre in Ucraina oltre 2.700 bambini dal febbraio 2022. In Sudan la metà delle oltre 30 milioni di persone che necessitano di assistenza umanitaria quest'anno sono bambini. Ad Haiti, oltre 1 milione di bambini stanno affrontando livelli critici di insicurezza alimentare.
Ma Graziano ha parlato anche dell'Itala: "oltre alla povertà di molte famiglie e alle diffuse disuguaglianze, si è registrato un aumento progressivo dei lavoratori minorenni, nella fascia 15-17 anni - dipendenti ed indipendenti, con 80.991 unità nel 2024". Il numero uno dell'Agenzia Onu in Italia si è detto quindi preoccupato anche da un altro dato: "il 43% dei quindicenni italiani non possiede le competenze scolastiche di base in lettura o matematica o entrambe; anche le competenze sulla lettura a circa 10 anni sono peggiorate, passando da 548 a 537 punti".
"Oggi i bambini devono affrontare vecchie e nuove sfide che mettono in pericolo le loro vite - ha aggiunto in conclsuione Nicola Graziano -: dalla malnutrizione alla salute mentale, dal cambiamento climatico al calo delle vaccinazioni. I bambini hanno più che mai bisogno del nostro sostegno: il mio ringraziamento va a tutti coloro – volontari, donatori, testimonial, istituzioni, aziende, educatori - che in questi anni hanno sostenuto e creduto nel lavoro dell’UNICEF Italia; dopo oltre cinquant’anni di attività, il nostro impegno per tutti i bambini e le bambine del mondo proseguirà con determinazione e responsabilità". (aise)