Billi (Lega) a Stoccarda per i 70 anni dell’accordo Italia-Germania sui lavoratori

ROMA\ aise\ - “Nei giorni scorsi sono stato a Stoccarda per celebrare il 70° anniversario degli accordi di manodopera tra Italia e Germania, un passaggio storico che ha cambiato la vita di migliaia di famiglie italiane. È stata un’iniziativa organizzata dal Comites di Stoccarda, insieme al Consolato e alle realtà associative del territorio: voglio ringraziarli, a partire dal presidente Gino Bucci e dalla Console Laura Lamia”. Così Simone Billi, deputato della Lega eletto in Europa e presidente del Comitato sugli Italiani nel Mondo, che oggi è intervenuto nell’aula di Montecitorio.
A Stoccarda, ha proseguito, “è stata proiettata una video-intervista realizzata da Maurizio Palese a dodici anziani della “vecchia migrazione”: storie di lavoro duro, di coraggio, di sacrifici pagati spesso in silenzio. Ho incontrato Giannino. Mi ha detto: “Sono qui da sessant’anni. Ho tre figli, nipoti, sono sistemati, hanno buoni lavori”. E ogni volta, da emigrati come lui, torna la stessa frase: “Sono partito per un solo motivo: dare un futuro migliore ai miei figli”. Ecco il cuore di quegli accordi: non solo una firma tra governi, ma vite reali. Fatte di coraggio e sacrifici! Valigie chiuse in fretta, treni presi con la paura addosso, giornate in fabbrica, in cantiere, nelle officine. Genitori che hanno scelto la fatica per consegnare ai figli un futuro migliore”.
“Giannino – ha proseguito Billi – mi ha detto anche: “All’inizio non è stato facile”. Per la prima generazione è stata dura. Eppure, se oggi la comunità italiana in Germania è stimata, se l’Italia è rispettata, è anche grazie a loro. Per questo, qui in Aula, voglio dire una parola semplice e solenne: grazie a queste donne e a questi uomini, ai pionieri della nostra emigrazione in Germania. E poi ci siete voi: giovani di seconda generazione, nuove famiglie, bambini nati da poco, persone serie, integrate, che non dimenticano le radici e rafforzano ogni giorno il legame tra Italia e Germania. Anche a voi dico grazie, perché trasformate un sacrificio del passato in una forza per il futuro”.
“Sono tornato da Stoccarda con una certezza: su questi temi non servono slogan, serve presenza. Quando c’è da risolvere problemi concreti delle nostre comunità, - ha evidenziato Billi – non devono esserci bandiere di partito: deve esserci lo Stato, unito, vicino ai suoi cittadini ovunque si trovino. Onorare quegli accordi – ha concluso – significa onorare chi ha aperto la strada con sacrifici enormi e chi oggi la porta avanti con coraggio”. (aise)