Cittadinanza e ingressi degli oriundi: il decreto in Gazzetta

ROMA\ aise\ - È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di lunedì 24 novembre il decreto “Individuazione degli Stati di destinazione di rilevanti flussi di emigrazione italiana ai cui cittadini, se discendenti di cittadino italiano, è consentito l'ingresso e il soggiorno in Italia per lavoro subordinato al di fuori delle quote di cui all'articolo 3, comma 4, del decreto-legislativo 25 luglio 1998, n. 286”. Datato 17 novembre, il decreto è firmato dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, insieme ai Ministri dell’Interno, Piantedosi, e del Lavoro Calderone.
Il decreto segue l’entrata in vigore della nuova legge sulla cittadinanza che, tra l’altro, consente l’ingresso in Italia per lavoro a discendenti di italiani fuori dalle quote previste dal decreto-flussi, come stabilito dall’articolo 1 bis della legge 74/25.
In base al nuovo decreto, sono Argentina, Brasile, Stati Uniti d'America, Australia, Canada, Venezuela e Uruguay i Paesi da cui gli oriundi potranno venire in Italia per lavoro.
Nella premessa al decreto si spiega che gli stati sono stati individuati “sulla base della consistenza attuale delle collettività italiane ivi residenti” che al 31 dicembre 2024 era di 989.901 in Argentina, 682.300 in Brasile, 241.056 negli Usa, 166.848 in Australia, 148.251 in Canada, 116.396 in Venezuela e 115.658 in Uruguay.
Nel decreto, i Ministri sottolineano l’opportunità di “favorire l'immigrazione di ritorno dei discendenti di cittadini italiani residenti nei succitati Paesi”, precisando però che, visto il “carattere innovativo della misura prevista dall'art. 1-bis” il Governo ha deciso di “limitarne, in una prima fase, l'applicazione” ai sette Paesi individuati, “rinviando a successivi eventuali provvedimenti l'estensione ad altri Paesi”.
Respinta, invece, l’indicazione fornita dal Consiglio generale degli italiani all’estero che, nel suo parere, proponeva di estendere la misura a Sudafrica, Messico, Perù e Cile. (aise)