Grande successo per il Congresso MAIE Costa Rica

ROMA\ aise\ - Dopo i congressi in Sud America (San Paolo, Brasile, e Patagonia Argentina, solo per restare ai più recenti), il Movimento Associativo Italiani all’Estero, fondato e presieduto da Ricardo Merlo, il 23 novembre scorso si è ritrovato al Congresso in Costa Rica. Secondo gli organizzatori l’evento “è stato un enorme successo”.
Delegati e coordinatori MAIE provenienti da tutta l’America Centrale e dal Nord America, rappresentanti delle associazioni e delle istituzioni italiane locali, esponenti del mondo imprenditoriale e del tessuto culturale italo-costaricense: oltre trecento connazionali si sono riuniti presso il DoubleTree Center per partecipare al Congresso organizzato da Paola Ceccon, coordinatrice MAIE CR, col sostegno e la supervisione di Giuseppe Cacace, coordinatore MAIE America Centrale.
Zeneida Chavez, Sindaca di Belén, aprendo la giornata con il suo intervento, ha sottolineato l’importanza della presenza italiana nella comunità locale: “gli italiani sono parte integrante della nostra storia. La loro cultura, la loro laboriosità e il loro spirito di comunità hanno arricchito il nostro Paese. Questo congresso è un momento per onorare le radici e costruire insieme il futuro”.
Ad aprire i lavori veri e propri del Congresso è stato il presidente del MAIE, Ricardo Merlo, che ha voluto sottolineare l’importanza – come Movimento – di mantenere sempre la propria identità, la propria autonomia, rispetto alle altre forze politiche italiane. Ha ribadito con forza la contrarietà del MAIE nei confronti del cosiddetto “decreto della vergogna” voluto dal ministro degli Esteri Antonio Tajani: “Così noi italiani siamo un popolo destinato all’estinzione”.
L’ex Sottosegretario agli Esteri ha inoltre evidenziato come, al giorno d’oggi, una buona politica non possa prescindere da una buona comunicazione. Avviandosi alla conclusione, ha messo l’accento sulla necessità di continuare a lavorare uniti e organizzati per prepararsi a vincere le sfide che verranno.
Vincenzo Odoguardi, vicepresidente MAIE, da parte sua ha dichiarato: “come Movimento Associativo Italiani all’Estero la nostra priorità è difendere i diritti degli italiani nel mondo, dovunque essi siano. È per questo, per esempio, che non smetteremo mai di combattere la battaglia per rivedere l’assurdo decreto Tajani, quello con cui il governo italiano ha deciso di limitare drasticamente la trasmissione della cittadinanza ius sanguinis”.
Odoguardi ha poi volto lo sguardo al Nord America: “ringrazio per la loro presenza i coordinatori provenienti da Usa e Canada: con loro ci rivedremo presto, perché dall’inizio del prossimo anno partiranno iniziative MAIE nelle principali circoscrizioni consolari degli Stati Uniti e in terra canadese”.
Al Congresso sono intervenuti tutti i coordinatori d’area. Tra questi: Dennis Casco (Miami), Antonio Mariniello (Messico), Giuseppe Vijil e Eduardo Brocato (Honduras), Sebastian Marcucci (Guatemala), Enrico Bombarda (Cuba), Andrea Cecchi (Bahamas), oltre a tutto il coordinamento nazionale del MAIE Costa Rica.
Il congresso si è concluso con uno spazio aperto alle domande del pubblico e un brindisi tricolore, accompagnato da un aperitivo all’italiana, in un clima di festa e comunità. (aise)