Marcinelle/ Zanon (FdI): domani il Forum di Arsenale delle Idee e un appello a tutte le istituzioni locali
PADOVA\ aise\ - In occasione del 68°anniversario della tragedia di Marcinelle, Raffaele Zanon, Dirigente Nazionale di Fratelli d'Italia, ricorderà la tragedia con un Forum in diretta streaming in programma domani, 8 agosto, alle 12.00 sulla pagina Facebook e Canale YouTube dell'Associazione Arsenale delle idee in cui verrà presentato il libro di Egidio Pasuch "I fantasmi neri di Marcinelle" a 68 anni dalla tragedia di Bois du Cazier. Insieme a Zanon, parteciperanno Annalisa Terranova e Manuela Lamberti.
"Dobbiamo anzitutto rendere omaggio alla memoria dei nostri “Martiri del lavoro di Marcinelle” che, proprio l'8 agosto di sessantotto anni fa persero la vita nella miniera di Bois du Cazier”, annota l’esponente di FdI. “Un sacrificio che è stato, è e sarà sempre d'esempio a tutte le generazioni venete e italiane. È per questo che ritengo doveroso invitare tutti gli amministratori del Veneto ad intitolare una piazza o un via ai ‘Martiri del lavoro di Marcinelle’".
"Momenti come questo – aggiunge Zanon – rappresentano delle preziose occasioni di riflessione sui temi del lavoro: le vittime furono emigrati dalle campagne, soprattutto abruzzesi e molisane, ma anche venete, a partire dal dopoguerra. Erano diventati letteralmente merce di scambio fra due nazioni che tentavano una faticosa ricostruzione economica: l’Italia dopo la seconda guerra mondiale e il Belgio, che rischiava la paralisi della sua attività principale, l’estrazione del carbone, a causa dell’esodo dei lavoratori belgi dalle miniere. In quegli anni di scarsità e contingentamento internazionale delle fonti energetiche, il carbone belga era ritenuto provvidenziale per la ricostruzione dell’Europa, del Belgio e dell’Italia stessa I nostri corregionali, che negli anni passati hanno determinato il fenomeno migratorio italiano, caratterizzandolo, sono una parte integrante della nostra cultura, della nostra storia, della nostra identità veneta, senza le quali oggi non si potrebbe parlare di modello veneto, in Italia come nel mondo”.
"Perché il ricordo dei nostri corregionali non sia solo un momento celebrativo, – conclude Zanon – perché ciò non si riduca ad una sola giornata commemorativa, ritengo sia necessario porre in essere delle iniziative che rimanessero visibili anche dopo la giornata dell'8 agosto. Ritengo inoltre si debbano attuare anche delle iniziative che coinvolgano le generazioni più giovani, così da contribuire al rafforzamento del sentimento di vicinanza che ci deve legare a tutti coloro che hanno vissuto, direttamente e indirettamente, questa immane catastrofe in cui persero la vita numerosi veneti emigranti". (aise)