Onori (Az) e Quartapelle (Pd): sui diritti in Ungheria l’Italia non può restare in silenzio

ROMA\ aise\ - Ieri, 27 maggio, “al Consiglio Affari Generali sullo Stato di diritto in Ungheria, 20 Paesi Ue hanno chiesto alla Commissione europea di usare tutti gli strumenti a disposizione se Budapest non rispetterà i diritti civili, in particolare quelli della comunità Lgbtiq+, e le libertà di espressione e di riunione. L’Italia, però, non figura fra questi: un segnale preoccupante”. Lo hanno dichiarato la deputata di Azione e segretaria della Commissione Esteri alla Camera, Federica Onori, e la deputata del PD e vicepresidente della Commissione Esteri alla Camera, Lia Quartapelle.
Le due parlamentari hanno per questa ragione “presentato un’interrogazione al ministro Foti, chiedendo di riferire subito in Parlamento sulle motivazioni dell’Italia e sulle azioni che intende mettere in campo per sostenere la procedura prevista dall’articolo 7, a tutela dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali in Ungheria”. (aise)