SSN agli Aire extra Ue/ Di Sanzo (Pd): provvedimento che aiuta i nostri italiani all'estero

ROMA\ aise\ - “Un tema fondamentale per gli italiani che vivono all'estero” e che “riguarda sempre di più gli italiani appartenenti soprattutto al mondo della nuova mobilità”. Così Christian Di Sanzo, deputato Pd eletto in Centro e Nord America, nel suo intervento oggi alla Camera dove ha confermato il voto favorevole del partito alla proposta di legge a prima firma Di Giuseppe sull’estensione del Servizio Sanitario Nazionale agli italiani iscritti all’Aire residenti nei Paesi extra Ue dietro pagamento di un contributo di 2.000 euro. Testo, approvato dall’Aula in prima lettura, cui è stata abbinata anche una sua proposta di legge.
Ricordato che “al momento dell'iscrizione all'AIRE, i cittadini sono cancellati dal Servizio sanitario nazionale, mantenendo una copertura limitata alle emergenze”, Di Sanzo ha spiegato che, “mentre i cittadini che vivono nei Paesi europei e nei Paesi EFTA hanno a disposizione la TEAM, la tessera europea di assicurazione malattia, che permette l'accesso al SSN”, quelli residenti extra Ue, non avendo la TEAM “sono, di fatto, impossibilitati ad accedere alle prestazioni del medico di famiglia e ai servizi sanitari del Servizio sanitario nazionale”.
“La proposta del collega Di Giuseppe, che ringrazio per aver lavorato su questo provvedimento, insieme alla proposta abbinata a mia prima firma, va nella giusta direzione”, ha proseguito, prima di richiamare un suo odg “presentato a dicembre 2023 e approvato con l'accordo di tutti i gruppi all'unanimità dalla Camera” di cui la proposta di legge è una “conseguente espressione”.
“Quando lavoriamo tutti insieme, riusciamo a produrre un risultato importante”, ha sottolineato, anche se “la proposta finale presenta alcune limitazioni, che avremmo voluto correggere, prima fra tutte il fatto che il contributo sia stato stabilito con una quota fissa per tutti, senza tenere conto delle sfaccettature della realtà della nostra emigrazione all'estero”.
“Avremmo voluto una misura che tenesse in conto un contributo proporzionale, proprio per una questione di equità sociale”, ha spiegato, per tutelare le “categorie più deboli”, come studenti e pensionati.
Di Sanzo ha quindi sottolineato che il provvedimento approvato “non toglie nulla all'esistente; infatti aggiunge solo una nuova opzione. Le cure di emergenza fino a 90 giorni rimangono coperte. E chiariamoci, non stiamo facendo un regalo a nessuno. È di fatto un provvedimento che aiuta i nostri italiani all'estero, e non mi azzarderei a parlare di rischi di responsabilità finanziaria, perché, se vogliamo pensarlo, dovremmo anche calcolare tutti i benefici economici che ci saranno da persone che restano più a lungo in Italia e nel nostro Paese”.
“È per questo motivo che dichiaro il voto favorevole del Partito Democratico, perché oggi andiamo ad aggiungere una nuova possibilità per gli italiani all'estero, senza togliere nulla a nessuno. Per una volta – ha concluso – possiamo dire che ci siete venuti incontro sul considerare gli italiani all'estero una risorsa e non un peso per il nostro Paese”. (aise)