Meloni: mozione del Governo per riconoscere la Palestina

ROMA\ aise\ - “Personalmente continuo a considerare che il riconoscimento della Palestina in assenza di uno Stato che abbia i requisiti della sovranità non risolve il problema, non produce risultati tangibili, concreti per i palestinesi. Dopodiché si dice che il riconoscimento della Palestina può essere un efficace strumento di pressione politica: va bene, però dobbiamo anche capire su chi”. Così la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel breve punto stampa a margine dei lavori della 80ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite ieri a New York.
“Io penso che la principale pressione politica vada fatta nei confronti di Hamas”, ha detto Meloni. “Perché è Hamas che ha iniziato questa guerra ed è Hamas che impedisce che la guerra finisca rifiutandosi di consegnare gli ostaggi”.
Meloni ha quindi annunciato che la maggioranza presenterà in Aula una mozione “per dire che il riconoscimento della Palestina deve essere subordinato a due condizioni: il rilascio degli ostaggi e, ovviamente, l'esclusione di Hamas da qualsiasi dinamica di Governo all'interno della Palestina”.
“Credo – ha concluso - che un'iniziativa del genere possa trovare anche il consenso dell'opposizione. Non troverà sicuramente il consenso di Hamas e degli estremisti islamisti, ma dovrebbe trovare consenso nelle persone di buon senso”.
A margine dei lavori, la Presidente del Consiglio ha avuto due incontri bilaterali con l’Emiro del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani, e con il Presidente della Repubblica Araba Siriana, Ahmed Al Sharaa.
All’Emiro, Meloni ha ribadito la “piena solidarietà” sua e del Governo italiano “per l’inaccettabile violazione della sovranità qatarina avvenuta lo scorso 9 settembre”, recita una nota di Palazzo Chigi. I due Leader, vi si legge ancora, hanno anche concordato di continuare a lavorare per porre fine al conflitto a Gaza, assicurare il rilascio di tutti gli ostaggi e garantire il pieno accesso umanitario alla popolazione civile, anche nel quadro degli sforzi di mediazione condotti dal Qatar insieme a Stati Uniti ed Egitto.
Durante l’incontro con il Presidente siriano, riporta il Governo, Meloni ha confermato il sostegno dell’Italia alla ricostruzione di una Siria “stabile e sovrana” anche attraverso investimenti da parte delle aziende italiane in molteplici settori di reciproco interesse. In tale quadro, Meloni ha, inoltre, valorizzato gli importanti impegni assunti dal Governo italiano per attività di cooperazione allo sviluppo nella Nazione.
Nel corso del colloquio, la Presidente del Consiglio ha, infine, condiviso la necessità di lavorare sul tema dell’inclusione e della tutela di tutte le componenti della società siriana, a partire dalle minoranze come quella cristiana, e l’opportunità di proseguire negli sforzi per garantire un ritorno volontario e sicuro in patria dei rifugiati siriani. (aise)