Il cittadino canadese/ Immigrare in Québec: novità e strategie - di Margherita Ramini


MONTRÉAL\ aise\ - “Negli ultimi giorni il sistema di immigrazione del Québec ha subito cambiamenti rilevanti, tra nuove regole, programmi sospesi e criteri di selezione più rigorosi. Orientarsi tra permessi, requisiti linguistici e opportunità di residenza permanente è diventato sempre più complesso. Per fare chiarezza, abbiamo intervistato Alessandra Attias, consulente e titolare di Focus Canada Immigration, una realtà che da anni supporta giovani e famiglie nei loro percorsi migratori”. Ad intervistare Attias è stata Margherita Ramini per il “Cittadino canadese”, settimanale diretto a Montreal da Vittorio Giordano.
““Non si parla solo di 25.000 nuovi ingressi – ha esordito Attias – ma di 45.000 all’anno. Le richieste di LMIA (Labour Market Impact Assessment) per gli stipendi bassi a Montréal e Laval sono sospese fino al 31 dicembre 2026 e, purtroppo, il PEQ (Programme de l’expérience québécoise) è stato rimosso”.
L’esperta illustra le principali modifiche ai programmi, il peso crescente del francese e offre consigli pratici a chi valuta un trasferimento in Québec o in altre Province.
PEQ: COM’ERA E PERCHÉ È SCOMPARSO. Per anni, il Programme de l’expérience québécoise (PEQ) è stato uno dei canali privilegiati per ottenere la residenza permanente dopo un periodo di lavoro o di studi nella Provincia. “Il 31 ottobre 2024 è stato sospeso per i laureati e il 5 giugno 2025 per i lavoratori”. L’obiettivo del governo era sostituirlo con il Programme de sélection des travailleurs qualifiés (PSTQ), introdotto a fine giugno, che però finora ha generato pochissimi inviti, limitati ad alcune zone remote del Québec, lontane da Montréal e Laval. “Il PEQ aveva un funzionamento lineare: chi maturava 2 anni di esperienza lavorativa in Québec e possedeva un livello intermedio di francese poteva richiedere il Certificat de sélection du Québec (CSQ), necessario per la residenza permanente. Se i criteri erano soddisfatti, il governo era tenuto a rilasciare il certificato: l’accesso era aperto a tutti”.
Con il tempo, però, “il programma è stato progressivamente ristretto, con l’esclusione di diverse categorie professionali”.
PSTQ: COME FUNZIONA E CHI PUÒ ACCEDERVI. Il Programme de sélection des travailleurs qualifiés (PSTQ) è oggi il principale strumento per ottenere la residenza permanente in Québec. Si tratta del nuovo programma di riferimento per i lavoratori qualificati, introdotto dal governo provinciale per sostituire integralmente il precedente Programme régulier des travailleurs qualifiés (PRTQ). È più selettivo e si basa sul fabbisogno reale del mercato del lavoro. “Non è sufficiente avere esperienza, titoli di studio e competenze linguistiche – ci ha spiegato Attias – perché è il governo a stabilire quali professioni sono necessarie e in quali zone della Provincia”.
Le opportunità dipendono dalle esigenze territoriali: “Montréal e Laval sono sature per via dell’alto costo della vita e del mercato lavorativo iper-competitivo, mentre altre regioni come Québec City offrono migliori opportunità.
In sintesi, il programma mira a bilanciare l’arrivo di immigrati con i bisogni del mercato del lavoro e delle regioni, privilegiando le aree con reale carenza di manodopera”.
RESTRIZIONI ALL’LMIA. “Nel sistema federale, quando un datore di lavoro chiede un LMIA per assumere un lavoratore straniero, deve dimostrare di offrirgli almeno il salario medio previsto per quella professione nella regione”. Se per un cuoco la paga oraria media è di 18 $, l’azienda non può proporne 17: un’offerta inferiore porta all’esclusione della domanda. Solo un salario pari o superiore a quello medio rende l’LMIA valutabile. A complicare il quadro ci sono alcune zone del Québec dove il tasso di disoccupazione supera il 6%. “In queste aree, il governo provinciale impone ulteriori limiti: non si possono più presentare LMIA per posizioni considerate a basso salario, cioè quelle che pagano meno del salario mediano globale, oggi fissato a 34,62$ l’ora in Québec”.
L’obiettivo è evitare l’arrivo di lavoratori stranieri in settori già segnati da un’alta disoccupazione locale. Esistono però tre eccezioni importanti: costruzione, trasformazione alimentare e sanità. “In questi ambiti, anche se l’offerta è inferiore a 34,62 $, i datori di lavoro possono richiedere un LMIA, purché rispettino sempre il salario medo specifico della professione. Queste restrizioni a Montréal e Laval sono imposte fino al 31 dicembre 2026”.
ESIGENZE LINGUISTICHE. A partire dal 17 dicembre 2025, per i lavoratori stranieri temporanei del Programme des travailleurs étrangers temporaires (PTET) scatteranno nuove condizioni linguistiche: le persone che richiederanno un CAQ dopo tre anni di soggiorno e lavoro in Québec dovranno dimostrare un livello 4 di francese orale. La verifica di questo requisito inizierà ufficialmente dal 17 dicembre 2028 e i lavoratori agricoli ne saranno esentati.
Ma come funzionerà? “Cominceranno a verificare il francese solo dal 17 dicembre 2028, quindi la norma si applica a chi arriva dopo il 17 dicembre 2025. Chi arriva dopo quella data e, dopo tre anni, vorrà rinnovare il permesso, dovrà dimostrare il livello del suo francese. Chi invece è già qui da più tempo non dovrà farlo immediatamente”. Per dimostrare la propria conoscenza della lingua saranno accettati i test ufficiali riconosciuti dal
Québec: TEF, TCF e altri esami approvati dal MIFI, nelle loro componenti orali. Il livello 4 richiesto corrisponde a circa un A2, un livello considerato funzionale alle esigenze quotidiane: “Non è elevato: l’obiettivo è che le persone siano in grado di comunicare, capire i loro diritti e muoversi nella vita di tutti i giorni”. Attias ha ricordato anche che, al di là dell’obbligo formale, il francese rimane essenziale per integrarsi nel contesto socio-economico-culturale del Québec: “Anche se molti parlano inglese, le nuove leggi non obbligano a fornire assistenza in inglese senza autorizzazione. Parlare francese è fondamentale per costruirsi una vita”.
WORKING HOLIDAY VISA E OPPORTUNITÀ. Il WHS resta un’opportunità per un’esperienza temporanea in Québec, ma senza francese o competenze riconosciute si rischia di rimanere relegati a lavori poco qualificati. Chi vuole stabilirsi dovrebbe considerare altre Province come New Brunswick, Nuova Scotia, Ontario ecc… dove la domanda di manodopera è maggiore e i programmi più accessibili. “Se non parli francese, meglio andare dove si parla inglese, per superare la prima barriera. Il Québec è bello, ma non è il posto giusto senza preparazione”, ha evidenziato la Attias. A livello federale, la Canadian Experience Class permette di ottenere punti per qualificarsi all’Express Entry dopo almeno un anno di esperienza lavorativa in Canada, ma la selezione dipende da studi, skills e esperienza: “Per avere un profilo valido devi avere un buon livello di studi e competenze. Un ragazzo con un master ha molte più possibilità di essere selezionato. Questo programma ti può aprire le porte fuori dal Québec, ma non garantisce la residenza permanente”, ha concluso Alessandra Attias”. (aise)