Il Mattino/ Vertice Unesco a Napoli: “la città è protagonista della cultura mondiale” - di Adolfo Pappalardo

NAPOLI\ aise\ - ““Vogliamo fare di Napoli una grande protagonista della cultura mondiale”, dice ad un certo punto il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani. Ed in effetti l’apertura, martedì mattina, della conferenza Unesco “Patrimonio Culturale nel 21° secolo”, nella solennità del vecchio tribunale di Castel Capuano catapulta ulteriormente il capoluogo sulla scena internazionale. All’ombra del Vesuvio, infatti, si sono riuniti sino a ieri rappresentanti ed esperti dei 194 stati membri dell’Unesco per riprendere il dibattito internazionale - già approfondito nel corso della prima conferenza di Napoli del novembre 2023 - sulle sinergie e le convergenze tra la convenzione del patrimonio mondiale e la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. In totale sei sessioni in cui sono state affrontati i temi della rappresentatività e della dimensione economica del patrimonio culturale, della connessione e del coinvolgimento delle comunità con i siti e gli elementi del patrimonio Unesco”. Ne scrive Adolfo Pappalardo che ha riportato l’intervento del Ministro degli Esteri Tajani sul quotidiano “Il Mattino”.
Il valore
“Noi dobbiamo fare in modo che questo 2500esimo anniversario possa essere l’occasione per lanciare l’immagine di questa meravigliosa città che è stata una delle grandi capitali italiane. È stata la capitale del Regno delle Due Sicilie con un fermento culturale del quale si è parlato poco. Dall’antica Grecia ai giorni nostri, questa città - continua il vice premier - raccoglie tante esperienze, tante sfumature, tante opere che meritano di essere sempre più conosciute e grazie all’azione dell’Unesco potranno essere sempre più valorizzate e permettere a Napoli di diventare veramente una città mondiale per la cultura”. “Napoli - aggiunge - è una delle più belle città del mondo: è giusto che in occasione di questo anniversario si faccia tutto ciò che è possibile per valorizzarlo. E da qui, da questa conferenza, credo possa partire un messaggio forte per valorizzare il ruolo di Napoli, non a fini politici, ma soprattutto per mettere in risalto la bellezza straordinaria mediterranea”.
“L’Italia è uno dei membri fondatori nonché uno dei paesi più impegnati nell’Unesco ed ha un ruolo fondamentale nel cercare di far sì che la cultura venga portata al livello più alto per quanto riguarda il lavoro che viene condotto a livelli internazionali”, sottolinea invece Audrey Azoulay che dell’agenzia delle Nazioni unite è direttrice generale.
Il ruolo
E, ovviamente, in un contesto mondiale in cui cresce il ruolo del nostro Paese, ancor di più ne viene rafforzata Napoli come nuova capitale mondiale.
Lo sottolinea anche il ministro della Cultura Alessandro Giuli: “questa seconda conferenza internazionale sul patrimonio culturale mondiale dimostra due cose: Napoli e l’Italia sono centrali come sedi elette strategicamente per farsi luogo di confronto e di dialogo”. Poi il titolare del Mic entra nei dettagli: “l’attenzione di questo importantissimo summit verrà posta sui patrimoni culturali delle zone più critiche che sono sottoposte a rischi maggiori collegati alle guerre ma anche ai cambiamenti climatici e alla necessità di intervenire in zona, l'Africa per esempio, che sta molto a cuore a questo governo, dove esiste un magnifico patrimonio culturale sommerso e poco conosciuto che ha bisogno di essere riscoperto”. Ed in questo contesto, in questo ponte con i paesi dell’Africa, Napoli, secondo Giuli, può avere un ruolo fondamentale: “È il Sud del nord del mondo, il luogo naturale del dialogo. Per questa vocazione universale, il governo italiano, d’intesa con l’Unesco, ha voluto fare di Napoli il centro permanente della nostra visione globale sul patrimonio culturale”.
E di questo ruolo, il titolare del Mic tiene a ringraziare il collega di governo Tajani “per aver fortemente voluto, come me e come il mio predecessore Gennaro Sangiuliano, questa nuova edizione della conferenza. Le cose non accadono mai per caso e mai in luoghi casuali: Napoli è per eccellenza la sede della cittadinanza culturale mondiale”. Qualcosa, insomma, che Giuli definisce ad un certo punto “lo spirito di Napoli”. Perché, conclude, “capitale del Mediterraneo: fin dalla sua formazione luogo di incontro di diverse culture, di scambi con l’Africa e con l’Oriente”.
“Sono certo che questo evento possa contribuire concretamente a rafforzare il ruolo di Napoli”, dichiara il prefetto Michele di Bari, presidente del comitato nazionale Neapolis 2500. “La presenza di un evento così importante e il forte sostegno dei Ministri Tajani e Giuli, deve farci riflettere sulle straordinarie potenzialità di Napoli – commenta l’imprenditore Marilù Faraone Mennella – e stimolare azioni efficaci capaci di generare opportunità di sviluppo e di lavoro per tutto il territorio””. (aise)