Il Messaggero di Sant’Antonio/ La libraia volante – di Generoso D’Agnese
PADOVA\ aise\ - ““Sono partita dall’Italia per ragioni sentimentali. Sono arrivata in Olanda con l’obiettivo di rimettermi in gioco e costruire la nostra famiglia ad Amsterdam. La piacevole sorpresa di diventare mamma di due gemelli ha cambiato ulteriormente i progetti e, da laureata in matematica, dopo sette anni di lavoro in Italia come informatica, prima mi sono reinventata libraia-bibliotecaria, e poi docente di italiano. Mi sono rimessa sui libri e sto studiando per fare l’esame Ditals (che certifica la competenza nel la didattica dell’italiano per stranieri, ndr), e nel frattempo mi cimento già come docente per bambini che vogliono imparare l’italiano”. Si sintetizza in queste parole il sogno professionale di Elena Crescenzo”. Ad intervistarla è stato Generoso D’Agnese per il “Messaggero di Sant’Antonio – edizione per l’estero” di luglio-agosto.
“Un sogno che, per diversi anni, si è trasformato in una bici stracolma di libri, identificandola come “libraia volante” tra le vie di Amsterdam. Oggi la nuova ricetta per i suoi sogni prevede di nuovo l’italiano come ingrediente.
“Circa sei anni fa – ricorda Elena – ho iniziato a gestire la biblioteca per bambini italiani “I Libri Volanti”, e per un paio d’anni ho gestito la libreria italiana Alfeo Books, tramite la società La Corrente-Met en Voor. Purtroppo l’avventura della casa editrice Alfeo è terminata in anticipo, ma io continuo a promuovere la letteratura italiana e a vendere libri. Sono appassionata di autori italiani, amo quelli emergenti e tendo a promuoverli trasmettendo agli interlocutori il mio sincero entusiasmo. Questo mi ha permesso di avere un “ruolo” nella comunità italiana e di conoscerne una grande parte, sicuramente quella dove ci sono bambini piccoli o che vogliono leggere in italiano. Per poter avere rapporti con la scuola e con il quartiere, ho imparato un po’ l’olandese, ho studiato e ho raggiunto il livello B1 che mi permette di avere conversazioni base. Fortunatamente qui è difficile incontrare qualcuno che non abbia dimestichezza con l’inglese”.
Elena vive la sua italianità in un Paese da sempre aperto alle novità, siano esse economiche o sociali, e ricorda con piacere la bella accoglienza ricevuta dagli altri italiani residenti in Olanda.
“Qui ho trovato amici e collaboratori, ho scoperto persone veramente molto interessanti e versatili. Io parlo e lavoro in italiano, credo quindi di essere oltretutto anche atipica nella comunità italiana. Presto la massima attenzione alla conoscenza delle novità letterarie nel panorama italiano, e questo determina un legame fortissimo e costante, quasi più della telefonata con i miei una volta al giorno. Sto insegnando ai miei figli a leggere e a scrivere in italiano mentre la scuola lo fa in olandese. Noi siamo orgogliosi delle nostre tradizioni, siamo quelli che siamo e non abbiamo motivi per non percepire la nostra italianità come una delle nostre caratteristiche”.
Originaria di Napoli, Elena mantiene fede alla grande capacità di adattamento che caratterizza gli italiani, senza farsi scoraggiare dalle difficoltà nel suo percorso verso la realizzazione dei propri obiettivi. “Purtroppo la mia iniziativa è poco remunerativa, e tante cose meravigliose che vorrei fare sono economicamente proibitive per me. Ciononostante, io non demordo e continuo a creare eventi letterari, organizzo incontri con gli autori e promuovo la cultura a 360 gradi. Sarebbe davvero fantastico avere un luogo fisico in cui le persone interessate alla lettura in italiano potessero venire a sfogliare e comprare libri. Per ora rimane un sogno – conclude Elena –. Mi sto reinventando con la professione di insegnante, ma un giorno spero di trovare dei partner per dare corpo a questo progetto””. (aise)