La voce di New York/ Il GEI consegna il premio per la carriera all’Ambasciatrice Mariangela Zappia – di Federica Farina

NEW YORK\ aise\ - “Per l’ultimo appuntamento che conclude i festeggiamenti del 50° anniversario del Gruppo Esponenti Italiano, il presidente Mario Calvo Platero ha premiato l’Ambasciatrice d’Italia a Washington Mariangela Zappia per la carriera dedicata a consolidare i rapporti transatlantici. Il momento di ritrovo all’esclusivo Racquet & Tennis Club di Park Avenue è stata l’occasione per salutare Zappia che a breve termina il suo mandato”. Così scrive Federica Farina su “La voce di New York”, quotidiano online diretto da Giampaolo Pioli.
“Platero ha ripercorso la carriera diplomatica di Zappia, in cui gli Stati Uniti sono stati una costante. Dopo un primo incarico a Dakar, è stata inviata al Consolato Generale di New York negli anni Novanta e poi è tornata nella Grande Mela nel 2000 per lavorare presso la Rappresentanza italiana alle Nazioni Unite.
“Ho visto la città cambiare da Dinkins a Giuliani – ha commentato l’Ambasciatrice Zappia – e poi di nuovo con la caduta delle Torri Gemelle. Quello è stato il momento di svolta, ha segnato l’inizio di una nuova fase. Non si poteva più pensare a un mondo con un’intenzione di benessere universale, non esisteva”.
Nel 2014, è stata nominata Ambasciatrice italiana al Consiglio Atlantico a Bruxelles, la prima donna a ricoprire questo ruolo. Poi è tornata a New York nel 2018, come Rappresentante Permanente d’Italia alle Nazioni Unite, un altro primato. “Era il lavoro dei miei sogni – ha commentato Zappia –. In quelle sale, hai la possibilità di incontrare il mondo e intercettare i cambiamenti. E a quel punto un’evoluzione c’era stata. Pensavamo che la globalizzazione avrebbe portato quel benessere generalizzato. In realtà ha solamente accentuato le differenze”.
Nel 2021, è stata nominata Ambasciatrice d’Italia a Washington e anche questo è stato un primato. “Non credo che l’America sia in declino – ha dichiarato Zappia –, ma penso si sia resa conto di non essere più l’unica e che ci sono altri attori in ascendenza. Questo posto, però, continua a essere un grande centro del mondo”.
In conversazione con il presidente del GEI, l’Ambasciatrice ha esplorato come in questi quarant’anni i rapporti fra Stati Uniti e Italia si sono evoluti sotto diverse amministrazioni alla Casa Bianca e governi a Palazzo Chigi, ma anche considerando fattori esterni, come la guerra in Ucraina o l’influenza della Cina. “La nostra collaborazione rimane inevitabile – ha concluso Zappia – e in continua evoluzione. Il rapporto economico è veramente amplio, quello culturale lo è altrettanto, ma stanno emergendo anche settori che erano una nicchia ma potrebbero diventare trainanti, come lo spazio e le tecnologie””. (aise)