Meridianoitalia.tv/ Urbi et Orbi: la politica per la pace di Papa Francesco - di Gianni Lattanzio

ROMA\ aise\ - Papa Francesco, sin dal suo insediamento nel 2013, ha reso la pace un tema centrale del suo pontificato, incarnando un impegno profondo per la giustizia sociale e la solidarietà. La sua visione di pace si esprime attraverso un'intensa attività di viaggi apostolici in tutto il mondo e visite alle parrocchie romane, dove ha cercato di portare un messaggio di speranza e riconciliazione”. Così scrive Gianni Lattanzio su Meridianoitalia.tv di cui è direttore editoriale.
Viaggi Apostolici: Un Messaggio Globale
I viaggi di Papa Francesco non sono semplici spostamenti geografici, ma veri e propri pellegrinaggi di pace. Ogni viaggio rappresenta un'opportunità unica per affrontare questioni globali e promuovere il dialogo tra culture e religioni. Ad esempio, il suo primo viaggio internazionale in Brasile, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, ha visto la partecipazione di milioni di giovani. In questo contesto, Francesco ha parlato con passione di giustizia sociale, sottolineando l'importanza di prendersi cura dei più vulnerabili e marginalizzati.
Successivamente, la sua visita in Terra Santa ha avuto un significato particolare, dove ha incontrato leader religiosi e ha pregato per la pace tra israeliani e palestinesi. In questa occasione, ha enfatizzato l'importanza del dialogo e della riconciliazione, elementi fondamentali per costruire un futuro di pace in una regione segnata da conflitti e tensioni storiche. L'immagine del Papa che prega al Muro del Pianto è diventata simbolica, rappresentando un appello alla speranza e all'unità tra le diverse fedi.
In Asia, Papa Francesco ha visitato paesi come il Giappone e le Filippine, affrontando questioni cruciali legate alla pace, specialmente in contesti segnati da conflitti e disastri naturali. Nel suo viaggio in Giappone, ha parlato apertamente contro le armi nucleari, esprimendo la sua preoccupazione per la sicurezza globale. Le sue parole hanno avuto un forte impatto, richiamando l'attenzione sulla responsabilità collettiva di costruire un mondo senza armi di distruzione di massa.
In ogni tappa dei suoi viaggi, il Papa ha cercato di stabilire contatti con leader religiosi e rappresentanti delle diverse culture. Il dialogo interreligioso è stato un tema centrale, evidenziando l'importanza della comprensione reciproca e della cooperazione per affrontare sfide comuni. Questo impegno per la pace si riflette anche nelle sue visite alle parrocchie romane, dove ha incontrato comunità locali e ha ascoltato le loro storie di sofferenza e speranza.
Un Impegno locale nelle parrocchie romane
Oltre ai viaggi internazionali, Papa Francesco dedica una particolare attenzione alle parrocchie di Roma. Questi incontri ravvicinati con i fedeli gli permettono di toccare con mano le realtà quotidiane delle persone. Le sue visite a mense per i poveri e a centri di accoglienza rappresentano gesti concreti di solidarietà. Durante una di queste visite, ha affermato che "la vera misura di una società si trova nel modo in cui tratta i più vulnerabili". Questa affermazione non è solo un principio etico, ma una guida pratica per l'azione sociale.
Francesco ha sempre avuto un occhio di riguardo per i più bisognosi, e le sue parole sono un richiamo a una società più inclusiva, dove ogni persona è trattata con dignità. Significative sono state anche le sue interazioni con i giovani, che rappresentano il futuro della società. In questi incontri, il Papa ascolta le loro preoccupazioni e aspirazioni, incoraggiandoli a diventare agenti di cambiamento nelle loro comunità. La sua capacità di comunicare in modo diretto e autentico ha reso questi momenti di grande ispirazione, trasformando le parrocchie in spazi di dialogo e crescita.
Un tema ricorrente nelle visite alle parrocchie è stato quello della riconciliazione. Francesco invita i fedeli a praticare il perdono, sottolineando come questo sia fondamentale per costruire relazioni di pace. Le celebrazioni sacramentali, in particolare quelle della riconciliazione, sono stati momenti in cui il Papa ha esortato i fedeli a superare conflitti e divisioni. In questo modo, la dimensione locale delle sue visite si intreccia perfettamente con il suo impegno globale per la pace.
La Fraternità come fondamento della Pace
Centralmente, la fraternità è una delle parole chiave del messaggio di Papa Francesco. Nella sua enciclica "Fratelli tutti", egli propone una visione di un mondo unito, dove la pace è possibile solo attraverso la comprensione e l'accettazione dell'altro. Questo invito a costruire ponti invece di muri si riflette tanto nei suoi viaggi quanto nelle sue visite alle parrocchie.
Papa Francesco definisce la pace in Fratelli tutti come un «impegno instancabile – soprattutto di quanti occupano uffici di responsabilità – di riconoscere, garantire e ricostruire concretamente la dignità dei nostri fratelli, perché possano sentirsi protagonisti del destino della propria nazione». La pace, dunque, non è solo assenza di conflitto, ma un lavoro quotidiano e concreto di promozione della dignità umana e della fraternità universale.
Inoltre, egli sottolinea che la pace politica ha bisogno della «pace dei cuori», cioè della capacità delle persone di incontrarsi nella fiducia e nel riconoscimento della comune umanità, superando la paura e i muri che dividono. La guerra è definita un «inganno» e una sconfitta per l’umanità, mentre la pace si costruisce attraverso la fraternità, il dialogo perseverante e coraggioso, la solidarietà e la giustizia.
Il Papa sottolinea che la pace non è semplicemente l'assenza di conflitto, ma un impegno attivo per il bene comune. La sua visione include la giustizia sociale, l'educazione e il dialogo interreligioso come strumenti fondamentali per costruire una società pacifica. In questo contesto, Francesco chiama ogni persona a diventare un "artigiano di pace", un ruolo che implica responsabilità e azione concreta. La pace è vista come un’opera «artigianale» che coinvolge tutti, fondata su verità, giustizia, misericordia e perdono, e che richiede una politica al servizio del bene comune, capace di superare egoismi e interessi particolari. La fraternità universale è quindi la base imprescindibile per una convivenza pacifica e duratura tra i popoli.
Inoltre, il Papa ha evidenziato il legame tra la cura dell'ambiente e la pace. Nella sua enciclica "Laudato si'", Francesco collega la crisi ambientale alla crisi sociale, affermando che non ci può essere pace senza giustizia. La custodia della casa comune diventa un imperativo di pace globale, invitando tutti a unirsi in una causa che trascende i confini nazionali e culturali.
Un dialogo costante
Il dialogo è un altro elemento essenziale della politica per la pace di Papa Francesco. Nei suoi viaggi, ha cercato di stabilire contatti con leader religiosi e rappresentanti delle diverse culture. Questo approccio non solo promuove la comprensione reciproca, ma crea anche spazi di cooperazione necessaria per affrontare le sfide comuni. Le sue iniziative di dialogo hanno contribuito a costruire ponti tra le diverse fedi, evidenziando che la pace è un obiettivo condiviso.
La sua attenzione al dialogo non si limita ai contesti internazionali, ma si estende anche alle comunità locali. Durante le sue visite alle parrocchie, Francesco invita i fedeli a lavorare insieme per la pace, indipendentemente dalle loro differenze religiose. Questo messaggio è particolarmente rilevante in un'epoca segnata da divisioni e conflitti, dove la capacità di dialogare è fondamentale per costruire un futuro di coesistenza pacifica.
“Aprire e tracciare un cammino di pace è una sfida, tanto più complessa in quanto gli interessi in gioco, nei rapporti tra persone, comunità e nazioni, sono molteplici e contradditori. Occorre, innanzitutto, fare appello alla coscienza morale e alla volontà personale e politica. La pace, in effetti, si attinge nel profondo del cuore umano e la volontà politica va sempre rinvigorita, per aprire nuovi processi che riconcilino e uniscano persone e comunità. (Papa Francesco, messaggio per la Giornata Mondiale della Pace del 2020)”
Conclusione
La politica per la pace di Papa Francesco si intreccia profondamente con la sua vita quotidiana e il suo ministero. I suoi viaggi nel mondo e le visite alle parrocchie romane non sono semplici eventi, ma tappe di un cammino verso una pace reale e duratura. Attraverso la sua testimonianza, Francesco ci invita a riflettere sul nostro ruolo nella costruzione di un futuro migliore, dove la giustizia, la solidarietà e il dialogo siano le fondamenta di una società pacifica.
In un’epoca segnata da conflitti e divisioni, il suo esempio rimane una guida preziosa e un invito all’azione per tutti noi. La visione di pace di Papa Francesco è un richiamo a uscire da noi stessi, a superare i nostri confini e a lavorare insieme per costruire un mondo in cui la dignità umana e la fraternità siano al centro delle nostre relazioni. Solo così potremo sperare di realizzare una pace autentica e duratura, che abbracci ogni angolo del pianeta e unisca tutte le persone in un comune destino di solidarietà e rispetto”. (aise)