Solidali & Insieme/ Speciale Festa della Repubblica 2023

SAN GALLO\ aise\ - “Venerdì 2 giugno 2023, nella solenne ambientazione del Forum St. Katharinen di San Gallo, la Comunità Italiana ha celebrato la Festa della Repubblica. Alla celebrazione ha partecipato il Coro “Tanto pe’ cantà” di Vaduz, che ha allietato con i suoi canti la cerimonia. Ad esso il Comites di San Gallo ha consegnato un Attestato di Benemerenza per la serietà e la dedizione nella divulgazione del Canto Popolare e religioso Italiano nel Principato e nella Svizzera Orientale”. È dedicato alla Festa della Repubblica il numero speciale di “Solidali & Insieme”, Foglio del Centro Socio Culturale Italiano di San Gallo per la Svizzera Orientale ed il Liechtenstein, diretto da Rolando Ferrarese.
“Alla cerimonia oltre al Presidente del Comites Paolo De Simeis hanno presenziato varie Autorità, tra le quali la Sindaca di San Gallo, Maria Pappa, il Console Generale di Zurigo, min. Gabriele Altana e l’on. Toni Ricciardi, arrivato da Roma, il Segretario Generale uscente del CGIE Michele Schiavone. Erano presenti anche numerosi presidenti di associazioni italiane.
Il senso della Festa l’ha evidenziato il presidente De Simeis in un discorso che riportiamo.
“Oggi Festeggiamo la festa della Repubblica Italiana “Tanti Auguri a tutti voi”. La nascita della Repubblica Italiana. si festeggia ogni anno il 2 giugno, infatti, il 2 e il 3 giugno del 1946 si tenne il referendum istituzionale con il quale gli italiani vennero chiamati alle urne per decidere quale forma di Stato – se monarchia o repubblica – dare al Paese.
Il referendum fu indetto al termine della seconda guerra mondiale, qualche anno dopo la caduta del fascismo, il regime dittatoriale che era stato lasciato agire da Casa Savoia per più di 20 anni. Questo referendum istituzionale fu la prima votazione a suffragio universale indetta in Italia: tutti i cittadini - uomini e donne-, al raggiungimento della maggiore età, esercitarono il diritto di voto. Senza alcuna restrizione di natura culturale, socioeconomica o psicologica. Vinse la Repubblica e demmo così mandato ai Padri costituenti di redigere la nostra Costituzione. Che cosa abbiamo imparato da quel periodo storico italiano?
Guardo con preoccupazione gli eventi geopolitici ed economici attuali: Siamo appena usciti dalla pandemia; subiamo quotidianamente le paure e le implicazioni della crisi Ucraina; sono nuovamente scoppiati disordini in Kosovo si prospetta una crisi tra Taiwan e la Cina; le politiche coloniali russa e cinese in corrompono le nazioni dell’Africa. In più ci attanaglia un’inflazione galoppante E per quanto riguarda la nostra collettività italiana: - Si prospetta il tentativo della Commissione Cantonale per l’insegnamento nelle scuole superiori di escludere la lingua italiana dai programmi dei licei cantonali sangallesi, contrariamente a quanto invece raccomandato dalla Conferenza dei rettori delle scuole cantonali svizzere.
I servizi consolari, causa carenza di personale, languono da tempo e soprattutto i connazionali devono attendere mesi per ottenere passaporti o carte d’identità.
I finanziamenti ai COMITES sono stati tagliati e non permettono nemmeno le coperture degli affitti, così come ridotti sono i finanziamenti al CGIE, il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero.
La nuova direttiva per i corsi di lingua e cultura – che ha portato al fallimento dell’Ente LCi di San Gallo - impedisce di fatto la conduzione dei Corsi nella nostra regione.
Tutto questo non ci permette di essere oggi in grado di festeggiare pienamente la nostra Repubblica.
È importante, pertanto, rifarci ai sani principi democratici (che sono tuttora attuali) dei nostri padri costituenti nell’affrontare queste sfide. E abbandonare il sentiero di decisioni autoritarie traendo scuola dagli eventi storici del periodo della seconda guerra mondiale. Insieme si vincono le battaglie. Viva l’Italia Viva la Costituzione Italiana! Viva la Repubblica cioè la democrazia!”.
È intervenuto poi il Console Generale di Zurigo, ministro.pl. Gabriele Altana, secondo cui la democrazia non si basa sull’assunto “chi vince, comanda” ma sull’equilibrio dei poteri e del rispetto dei poteri dello Stato.
Successivamente è intervenuta la Sindaca di San Gallo, signora Maria Pappa, che ha espresso un chiaro e forte pensiero sull’attuale situazione della collettività italiana nel sangallese e nella Svizzera Orientale. Riportiamo di seguito il suo discorso.
“È un grande piacere essere di nuovo qui quest'anno e poter celebrare la festa insieme a voi. Il 2. Giugno 1946 l’Italia abolì la monarchia e proclamò la Repubblica. Gli italiani hanno scelto la libertà e il diritto per tutti di poter governare insieme il paese. Tali diritti fondamentali per ognuno di noi non sono ancora oggi dati per scontati. È molto importante ciò che è scritto in una costituzione, essa protegge gli aspetti fondamentali della persona umana dal potere arbitrario dello Stato, sia in tempo di pace che in tempo di guerra. Se si guarda a ciò che accade in altri paesi del mondo, la tendenza è opposta. Tanti vogliono essere al potere o vogliono mantenere il potere, a qualunque costo. Non hanno in primo piano il bene comune.
Interi gruppi di persone sono oppressi, in molti paesi ci sono guerre, disordini e povertà.
In questo senso, è nostro compito valorizzare ciò che abbiamo e dargli cura. Il 2 Giugno ci ricorda il diritto alla libertà. Per preservare tale libertà, abbiamo bisogno anche di una buona cooperazione con altri paesi. Paesi organizzati democraticamente. Mi aspetto anche che i governanti italiani e tutti i loro rappresentanti non solo tengano conto delle esigenze degli italiani del paese, ma siano anche consapevoli che l'Italia è sparsa in tutto il mondo.
A causa della grande emigrazione che dura da anni, abbiamo molti cittadini sparsi in tutto il mondo. Sottolineo questi fatti perché lo scorso autunno ho sentito parlare di varie difficoltà per gli italiani qui nella Svizzera orientale. Molti italiani si sono sentiti lasciati soli dallo Stato. Non essendo l'unica a saperlo, hanno reagito diversi esponenti politici svizzeri. Noi come città, il Cantone di San Gallo e il Cantone di Appenzell abbiamo comunicato separatamente le nostre preoccupazioni tramite lettere al Consolato italiano a Zurigo. Purtroppo, a tutt'oggi, non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Nel frattempo, ho sentito che alcune questioni sono state risolte.
Tuttavia, altre sono rimaste irrisolte.
Dal 2014, data corrispondente alla chiusura del Consolato a San Gallo, ho potuto verificare il grado di soddisfazione dei cittadini italiani della Svizzera orientale al cospetto di soluzioni pragmatiche intervenute successivamente con l’apertura del Consolato onorario. Considerata la consistenza numerica della Comunità italiana in città e nel territorio, riteniamo irragionevole che i cittadini debbano spostarsi per raggiungere il Consolato Generale di Zurigo, soprattutto le persone anziane.
Il Consolato Onorario qui a San Gallo è centrale per le persone. A livello comunale, di diretto interesse dell’Amministrazione di San Gallo, cooperiamo con persone e collaboratori competenti che conoscono bene le condizioni locali. Colgo l’occasione per ringraziare l’ex console onorario signor Burger per l’eccellente servizio svolto nell’espletamento di questa funzione.
Inoltre la chiusura forzata dell’Ente scolastico Lingua e Cultura Italiana della Svizzera orientale, con sede nella nostra città, ci ha anche preoccupati. Il venir meno dei corsi per l’apprendimento della lingua e cultura italiana, che fanno parte anche della mia biografia, rendono incerte le condizioni educative e formative degli alunni italiani e di origine italiana nella loro madre lingua. Mi auguro che, nell'interesse di molti italiani, si trovino soluzioni valide per questi problemi. Ma ora, prima di tutto, festeggiamo insieme i punti di forza della nostra Repubblica e domani continueremo a sviluppare il nostro paese per il bene”.
L’onorevole Toni Ricciardi ha poi voluto sottolineare l’importanza della manifestazione con un nobile discorso improntato all’art. 35 della Costituzione, quello che garantisce la libertà di migrare.
Ha successivamente consegnato a nome del Presidente della Camera dei Deputati la medaglia d’onore al Comites per l’iniziativa del PREMIO IO ITALIA”. (aise)