Il 2025 della Nato inizia in italiano: a Bruxelles con l’Ambasciatore Peronaci e l’Ammiraglio Cavo Dragone – di Alessandro Butticé

BRUXELLES\ aise\ - La sera di venerdì 24 gennaio, la residenza del Rappresentante permanente d’Italia presso la NATO, Ambasciatore Marco Peronaci, ha ospitato una serata di convivialità e approfondimento diplomatico, riprendendo il dialogo tra gli ambasciatori e gli amici della comunità internazionale a Bruxelles, per celebrare l’inizio del 2025.
Nel suo discorso di apertura, l'Ambasciatore Peronaci, accompagnato dalla consorte, Ambasciatrice Vivita Berzina, ha sottolineato l'importanza dell'incontro, evidenziando come condividere un incontro conviviale, attorno ad una tavola di prodotti eno-gastronomici italiani, possa essere un ulteriore passo verso una cooperazione più profonda. "Condividere cibo insieme non è la soluzione alla pace nel mondo, ma è un buon inizio", ha affermato, aprendo la strada ad una serata ricca di scambi e riflessioni.
Tre i messaggi chiave:
1. La celebrazione dei 75 anni della NATO. Il 2024 ha segnato un importante anniversario per l'Alleanza, celebrato a Washington. Peronaci ha enfatizzato la trasformazione e il rafforzamento della NATO, sottolineando il sostegno continuo all’Ucraina contro l'aggressione russa. "Rimaniamo fermi nel nostro impegno a promuovere una pace giusta e sostenibile nel 2025," ha dichiarato.
2. Espansione della NATO. Con l'ingresso della Svezia e della Finlandia nel 2023, l'Alleanza è diventata più forte, includendo ora 23 membri dell'UE. L'Ambasciatore ha sottolineato l'importanza della complementarità tra NATO e UE, ribadendo, in presenza del collega presso la Ue Vincenzo Celeste, e del vice direttore generale dell’EEAS, Charles Fries, che tutti i membri dell'Unione europea riconoscono la necessità di assumersi maggiori responsabilità in materia di difesa e sicurezza.
3. Rafforzamento delle relazioni globali. L'Italia sta intensificando i legami con partner in diverse regioni del mondo, inclusi Asia-Pacifico, Asia Centrale, America Latina e Balcani. Peronaci ha evidenziato l'adozione di un ambizioso Piano d'Azione per il Sud e l'importanza di mantenere un dialogo pratico e costruttivo, accogliendo con favore la recentissima liberazione degli ostaggi israeliani e il cessate il fuoco a Gaza.
L’Ambasciatore ha quindi presentato il suo ospite d’onore, l'Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, nuovo Presidente del Comitato Militare NATO, sottolineando il suo brillante curriculum da ex Capo di Stato Maggiore della Difesa italiana, ma anche come nuovi volti stiano contribuendo al processo di cambiamento dell'Alleanza.
La serata è proseguita con un rinnovato spirito di collaborazione e comprensione reciproca, assicurando che la diplomazia e il dialogo rimarranno al centro degli sforzi per un futuro di pace e sicurezza.
Sinergie per rafforzare il Sistema Italia
Merita essere ricordato come Bruxelles, capitale dell’Unione Europea e sede del Quartier Generale della Nato, oltre che capitale del Belgio, ha da tempo il giusto peso che deve avere per la nostra diplomazia. E questo grazie ai bravi ambasciatori bilaterale, Federica Favi, presso l’Ue, Vincenzo Celeste, presso la NATO, Marco Peronaci, e presso il Cops, Andrea Orizio.
E non potrebbe essere diversamente. Anche perché l’attuale Primo Vicepremier e Ministro per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ci ha passato gran parte della sua vita politica. Ricoprendo, tra gli altri, le funzioni di Vicepresidente della Commissione europea e di Presidente del Parlamento europeo. Senza aver mai sottovalutato quella che è una delle sedi diplomatiche più importanti al mondo. Se non la più importante.
Al ricevimento, presso la bella residenza del Rappresentante italiano presso la Nato, dedicata alla memoria di uno dei più celebri diplomatici italiani (l’Ambasciatore Manlio Brosio, che, dal 1964 al 1971, fu il primo italiano a ricoprire la funzione di Segretario Generale della Nato) rappresentanti diplomatici e militari della NATO, di Paesi amici, oltre che della stampa italiana accreditata a Bruxelles, e delle Istituzioni Ue.
Tra i tanti (anche) italiani presenti, oltre agli Ambasciatori Celeste e Orizio, e all’Ammiraglio Cavo Dragone (accompagnato dal capo della Comunicazione, Capitano di Vascello Giovanni Galoforo, Irene Fellin, rappresentante speciale del Segretario Generale della Nato per le Donne, la Pace e la Sicurezza, il Direttore di chiara fama dell’Istituto Italiano di Cultura, Pierre Di Toro, e, per il Gabinetto del Vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Gabriele Giudice. Tra i tanti giornalisti, anche l’ex inviata di guerra, oggi corrispondente della Rai a Bruxelles, Marilù Lucrezio, che ha conseguito un master al Centro Alti Studi della Difesa..
La serata è stata infine un’occasione ulteriore per ricordare tra i presenti, anche nei diversi scambi bilaterali, che il mantenimento della pace, anche attraverso la deterrenza (“Si vis pacem, para bellum” - se vuoi la pace preparati alla guerra - ammoniva lo scrittore romano Publio Vegezio Renato) resterá uno dei compiti essenziali dell’Alleanza in questo 2025 ormai iniziato all’insegna di emergenze geo-strategiche a livello planetario. (alessandro butticé\aise)