Italia candidata al Consiglio ONU per i Diritti Umani 2026-2028: incontro a Ginevra con la rappresentanza italiana

Foto: Martina Monti
LOSANNA\ aise\ - I diritti delle donne e dei bambini, la libertà di espressione e il contrasto a ogni forma di discriminazione. Questi i temi chiave discussi durante la giornata di dialogo e confronto al Palais des Nations di Ginevra, in Svizzera, con cui l’Ambasciatore Vincenzo Grassi, Rappresentante Permanente presso le OOII a Ginevra, ha presentato le priorità della candidatura dell’Italia al Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite per il triennio 2026-2028 al Comites di Losanna (Cantoni Vaud e Vallese) e una rappresentanza della comunità italiana.
Hanno partecipato al dibattito anche Toni Ricciardi, deputato del Pd eletto in Svizzera, e la Console Generale, Nicoletta Piccirillo, assieme al professor Michele Scala, Presidente del Comites di Losanna e Coordinatore InterComites.
L’Ambasciatore ha quindi ringraziato il Comites e la comunità italiana locale per l’interesse dimostrato verso le sfide che oggi il sistema multilaterale delle Nazioni Unite si trova ad affrontare.
Sempre nella stessa giornata, poi, l’Ambasciatore Grassi è intervenuto alla 60ª sessione del Consiglio per i Diritti Umani durante il dialogo con la Relatrice Speciale sulla situazione in Russia. Nel suo intervento ha espresso “profonda preoccupazione per il sistematico smantellamento degli spazi di libertà civica”, denunciando l’uso delle istituzioni come “strumenti di repressione e di guerra”.
Ha condannato il ricorso alla tortura e ai maltrattamenti, anche contro prigionieri di guerra ucraini e detenuti civili, e le discriminazioni contro i gruppi più vulnerabili. Grassi ha poi rinnovato il sostegno dell’Italia al lavoro della Relatrice Mariana Katzarova e ha chiesto a Mosca di fermare la repressione, liberare i detenuti arbitrariamente, abrogare le leggi repressive e garantire l’accesso degli osservatori indipendenti alle carceri.
“Giustizia, responsabilità e la liberazione incondizionata dei detenuti civili ucraini, dei bambini deportati e dei prigionieri politici russi - ha concluso - devono restare al centro di ogni sforzo di pace”.
La giornata si è chiusa in modo conviviale, con un aperitivo offerto dall’Ambasciatore ai rappresentanti del Comites di Losanna. (aise)