L’Università Politecnica delle Marche in Ambasciata a Copenaghen per parlare di “coastal landscape” e protezione dell’ambiente

COPENAGHEN\ aise\ - Organizzato dalla Università Politecnica delle Marche con il Danish Architecture Centre (DAC), in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Copenaghen e l’Istituto Italiano di Cultura, si è tenuto presso la Residenza italiana nella capitale danese un seminario dal titolo “Coastal Landscapes: a heritage at risk. A comparative dialogue between Copenhagen and Marche Region”. L’evento ha proposto un confronto sui sistemi di difesa delle coste di due ambiti molto diversi, entrambi a rischio di inondazione.
Guardando alla salvaguardia delle rispettive coste che sono per i due Paesi, al contempo, tratti distintivi e importanti difese per il territorio, Italia e Danimarca affrontano insieme il rischio di cambiamenti nel regime dei mari e della variabilità delle precipitazioni, nonché il maggior impatto che potrebbe derivarne sull’ambiente, di cui ben parlano peraltro i fenomeni ormai ricorrenti delle inondazioni.
Quali sono le conseguenze dell’innalzamento del livello dei mari e del sempre più frequente rischio di alluvioni sul patrimonio urbano e paesaggistico delle coste della capitale danese e della Regione Marche? Quali gli scenari futuri, quali le strategie di difesa?
Le esperienze delle unità di ricerca nei due contesti sono state messe a confronto per proporre misure di mitigazione ed adattamento, tra cui la ri-naturalizzazione, sollecitando anche la partecipazione delle comunità locali.
L’impegno della Regione Marche e il sostegno al lavoro e alla ricerca del proprio Ateneo sono stati efficacemente sottolineati dall’assessore Stefano Aguzzi che, nel riprendere motivazioni e progetti regionali, ha avuto modo di introdurre anche l’importante patrimonio paesaggistico, naturale e storico marchigiano, la cui ricchezza e varietà di luoghi e percorsi è accompagnata da rilevante ed apprezzata capacità di accoglienza verso i turisti, supportata anche da una offerta enogastronomica di tutto rilievo.
Antonello Alici e Maurizio Brocchini dell’Università Politecnica delle Marche e Massimo Sbriscia e Gaia Galassi della Regione Marche hanno rappresentato gli studi effettuati finora e le previsioni nonché le analisi e i piani di intervento che, messi a sistema, potranno contrastare gli effetti dei cambiamenti del clima e del regime delle acque in generale. Noti rappresentanti del mondo accademico danese e del DAC hanno partecipato con propri contributi all’incontro che ha consentito di tessere un’importante connessione fra le diverse capacità di approccio alla problematica e congiungere rilevanti potenzialità di ulteriori sviluppi comuni sulla materia.
Espressione dell’eccellenza universitaria del Paese, lo sviluppo di settori di ricerca avanzata e di elaborazione di livello internazionale dell’Università Politecnica delle Marche ha confermato l’elevato potenziale di collaborazione italo-danese nel settore e la sua capacità di essere protagonista di importanti sviluppi in materie di rilevante attualità, alla quale la Danimarca mostra ormai un crescente e forte interesse. (aise)