Perth: il Consolato incontra Danieli per discutere di "Acciaio Verde"
PERTH\ aise\ - Si è svolto lo scorso 18 settembre presso il Consolato Italiano a Perth, Australia, un proficuo incontro con Nicola Patrizi, Managing Director di Danieli Asia Pacific, e i vertici di Green Steel WA per discutere in dettaglio del progetto che designa Danieli come fornitore tecnologico per la costruzione del più grande impianto di produzione di acciaio nell’Australia Occidentale.
L’impianto, come spiega il Consolato in una nota, sarà situato nella città di Collie, a 220 km a sud di Perth. Con un investimento totale previsto superiore a 500 milioni di dollari, il progetto promette di generare 200 posti di lavoro a lungo termine altamente qualificati a Collie, accompagnati da fino a 2.000 posti di lavoro indiretti. Questo sviluppo non solo rappresenta un’importante opportunità per ridurre le emissioni di carbonio provenienti dall’industria elettrica a carbone in Australia Occidentale, ma segna anche il primo passo verso l’instaurazione di un’industria siderurgica dedicata alla produzione di acciaio sostenibile nel Paese.
Attualmente, l’Australia Occidentale esporta tutto il proprio rottame di ferro all’estero, mentre l’acciaio viene importato principalmente dagli stati orientali australiani e da altri paesi, soprattutto asiatici. L’impianto di “acciaio verde” (“green steel”) avrà la capacità di convertire annualmente 500.000 tonnellate di rottame di ferro prodotto localmente, utilizzando elettricità rinnovabile per produrre barre di acciaio da costruzione (rebar) in conformità con gli standard australiani. Questo processo garantirà un tasso di decarbonizzazione del 99% e costi competitivi. Attraverso il riciclo dell’acciaio e l’uso di fonti energetiche rinnovabili, l’impianto sarà in grado di ridurre le emissioni di CO2 a meno del 15% rispetto ai tradizionali metodi di produzione mediante altoforno. Di conseguenza, il prodotto finale fornirà ai costruttori, alle imprese e ai progetti locali nei settori dell’edilizia urbana, civile e privata un’importante opportunità per ridurre significativamente le loro emissioni di CO2, sostenendo al contempo l’occupazione locale e la produzione. Inoltre, contribuirà a garantire le catene di approvvigionamento, diminuendo la dipendenza dalle importazioni in Australia Occidentale.
Il progetto includerà un impianto MIDA (Danieli Micromill) per la fornitura locale di acciaio, che utilizzerà le tecnologie più avanzate sviluppate da Danieli in ambito siderurgico. Tra queste, la tecnologia Q-One, che garantirà il pieno controllo e la stabilità della corrente elettrica di rete nel processo del forno ad arco elettrico. Questo approccio consentirà anche di alimentare l’acciaieria con fonti di energia rinnovabile. Inoltre, sarà implementato un processo diretto e continuo di colata e laminazione, finalizzato a garantire elevata efficienza e ridurre il consumo energetico e le emissioni in atmosfera.
Parallelamente, Green Steel WA sta collaborando con Danieli anche per la realizzazione di un impianto di riduzione diretta (DRP Energiron) da 2,5 milioni di tonnellate all’anno, che sarà anch’esso situato nell’Australia Occidentale. Inizialmente alimentato a gas naturale, l’impianto passerà progressivamente all’uso di idrogeno come combustibile. Questo progetto complessivo contribuirà a evitare emissioni superiori a 800.000 tonnellate di CO2 rispetto a un impianto tradizionale che produce acciaio a partire dal minerale di ferro, rappresentando così un significativo passo avanti verso una produzione siderurgica più sostenibile.
Il Console d’Italia a Perth, Sergio Federico Nicolaci, che ha presieduto l’incontro, ha sottolineato “grande soddisfazione” e assicurato “massimo supporto istituzionale” per i progetti di Danieli in Western Australia, sottolineando come il progetto Collie confermi ancora una volta “il contributo di primo piano della tecnologia italiana nel processo di diversificazione economica dell’Australia” e sia espressione della “perdurante e indiscussa leadership industriale italiana in settori chiave” e della “vocazione all’innovazione propria del nostro sistema industriale”. (aise)