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ROMA – focus/ aise – Dal 19 al 21 maggio scorsi, Stoccolma ha ospitato una tappa inedita del roadshow internazionale Italy Restartsup, promosso da SMAU in collaborazione con ITA – Italian Trade Agency e il sostegno dell’Ambasciata d’Italia a Stoccolma che ha ospitato la serata ufficiale inaugurale.
L’evento si è svolto nel cuore di uno degli ecosistemi più dinamici e competitivi al mondo in termini di innovazione, sostenibilità e imprenditorialità.
La scelta della capitale svedese, terza città UE per performance dell’ecosistema startup e nella top 10 globale nel cleantech, è strategica: la Svezia è sesta al mondo nel Global Startup Ecosystem Index 2024, grazie a una cultura imprenditoriale consolidata, politiche lungimiranti e un forte orientamento all’innovazione.
La delegazione italiana, composta da 39 startup innovative in settori chiave (AI, energia, sostenibilità, smart manufacturing) e importanti corporate italiane come Edison, Hera, Terna, Intesa Sanpaolo, Italgas, Unipol e Trenord, ha esplorato nuove collaborazioni internazionali di Open Innovation.
Hanno partecipato alla delegazione anche istituzioni italiane (Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Regioni come Abruzzo, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Valle d’Aosta), hub tecnologici (come CTENEXT, Cagliari Digital Lab, Matera) e programmi d’eccellenza come BoostER.
Il 20 maggio, presso l’Epicenter di Stoccolma, si sono tenute sessioni di networking, pitching e panel tematici, con l’obiettivo di promuovere il dialogo tra startup italiane, investitori e partner svedesi ed internazionali, mentre il 21 maggio sono seguite visite on site.
La Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo è stata celebrata in Senegal con un evento ibrido organizzato dall’Ambasciata d’Italia a Dakar in collaborazione con l’Université Numérique Cheikh Hamidou Kane (UN-CHK) del Senegal. In questa occasione sono state illustrate e promosse le azioni ed i programmi di diplomazia scientifica sostenute dall’Italia in Africa Occidentale.
L’evento si è aperto con l’intervento dell’Ambasciatrice d’Italia a Dakar, Caterina Bertolini, che ha sottolineato come la diplomazia scientifica rappresenti uno strumento strategico per affrontare le grandi sfide globali e promuovere una cooperazione internazionale fondata sulla conoscenza, l’innovazione e la formazione. L’Ambasciatrice ha inoltre ricordato l’impegno del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale e delle istituzioni di educazione superiore, ricerca ed innovazione italiani nel rafforzare i legami con il Senegal e degli altri paesi di accreditamento (Gambia, Guinea Bissau e Capo Verde) attraverso programmi di mobilità accademica, borse di studio e partecipazione a progetti di ricerca.
Nel pomeriggio si è tenuto un seminario online dal titolo “La diplomazia scientifica per le sfide globali”, moderato dall’Addetto Scientifico dell’Ambasciata, Eugenio Cavallo, che ha aperto i lavori ricordando come la diplomazia scientifica italiana sia destinata a realizzare stabili relazioni di reciproco interesse e vantaggio tra i sistemi della conoscenza dell’Italia e dell’Africa Occidentale. Al seminario hanno dato il loro contributo esperti e rappresentanti istituzionali italiani di alto profilo, tra cui funzionari del MAECI, professori universitari, consiglieri scientifici presso ambasciate e organizzazioni internazionali, e rappresentanti del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
Gli interventi hanno esplorato il ruolo strategico della diplomazia scientifica nella politica estera italiana, le funzioni degli addetti scientifici e le collaborazioni globali nei settori della fisica, delle scienze spaziali e della cooperazione nelle organizzazioni internazionali (UNESCO). Sono stati inoltre presentati esempi concreti di partenariati scientifici e buone pratiche che dimostrano l’efficacia della diplomazia scientifica come leva per uno sviluppo condiviso e sostenibile.
L’evento, sottolinea l’Ambasciata, “conferma l’impegno dell’Italia a promuovere il dialogo scientifico aperto e inclusivo con l’Africa Occidentale, valorizzando il contributo della scienza alla crescita, alla stabilità e all’inclusione sociale. Le esperienze condivise hanno suscitato grande interesse tra i partecipanti, aprendo nuove prospettive di collaborazione accademica e tecnologica”. (focus\aise)