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ROMA – focus/ aise – L’Opera dei Pupi è tornata a rivivere nel Teatro Siciliano dell’Ambasciata d’Italia a Parigi con lo spettacolo “L’arrivo di Angelica a Parigi”, messo in scena dalla celebre compagnia Figli d’Arte Cuticchio di Palermo.
Promosso dall’ambasciatrice Emanuela D’Alessandro in collaborazione col direttore dell’Istituto Italiano di Cultura Antonio Calbi, l’evento ha permesso a numerose personalità del mondo politico, economico e culturale locale di scoprire e apprezzare l’Opera dei Pupi fra tradizione e innovazione, espressione artistica simbolo della Sicilia e della sua cultura popolare.
La serata ha assunto un valore particolarmente evocativo: nello stesso Teatro Siciliano il 7 febbraio 1967 Giacomo Cuticchio presentò per la prima volta a Parigi lo stesso spettacolo, assistito dal giovane figlio Mimmo, allora agli inizi del suo apprendistato artistico. Dopo quasi sessant’anni, è stato proprio Mimmo Cuticchio a riportarvi in scena quest’opera, affiancato dal figlio Giacomo, che porta il nome del nonno e prosegue con passione la tradizione familiare.
Basato su uno degli episodi più suggestivi del poema rinascimentale “L’Orlando innamorato” di Matteo Maria Boiardo, lo spettacolo ha riproposto il linguaggio e le tecniche dell’antica tradizione dei pupari siciliani. La maestria scenica, la precisione dell’animazione e la forza narrativa hanno restituito intatti i valori simbolici e poetici che da secoli animano l’epopea cavalleresca, conquistando il pubblico francese con la qualità artistica e la forza espressiva della rappresentazione.
Nel 2008 l’Opera dei Pupi è stata iscritta ufficialmente nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO, riconoscimento che ne sancisce il valore universale e la necessità della sua tutela e trasmissione alle future generazioni.
“L’Opera dei Pupi è un’arte vivente che coniuga, in ogni filo e in ogni gesto, inventiva, maestria artigianale e ispirazione epica proveniente dal Medioevo”, ha sottolineato l’ambasciatrice D’Alessandro, aggiungendo che “gli spettacoli illustrano i canti epici francesi, ma anche le eterne lotte per la libertà, l’amicizia e l’onore: sono questi valori, condivisi da entrambe le parti delle Alpi, che ritroviamo oggi sotto la guida dei nostri pupari siciliani”.
L’Ambasciata d’Italia a Berlino è tornata anche quest’anno ad accogliere l’evento di benvenuto di “Falling Walls Lab 2025”, concorso internazionale di pitch e forum di networking che offre a studentesse, studenti, professioniste e professionisti all’inizio della carriera, provenienti da discipline diverse, una piattaforma per presentare idee innovative a livello globale e locale in diversi campi: dall’agricoltura all’architettura, dalle scienze cognitive alle tecnologie informatiche, dall’economia alla formazione, dall’ingegneria alla medicina, fino alle scienze naturali e matematiche.
All’evento partecipano 100 vincitori provenienti da 59 Paesi delle competizioni nazionali. Tra loro anche due giovani ricercatori italiani: Ivan Civettini, dottorando presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, e Federico Giulio, recentemente laureato presso l’Università di Milano-Bicocca.
L’incontro che si è svolto il 5 novembre in Ambasciata ha rappresentato il preludio alla competizione finale, che si tiene oggi, 7 novembre, a Berlino.
“La collaborazione scientifica ci dimostra che il progresso si ottiene attraverso l’apertura, il dialogo e la fiducia”, ha detto l’incaricato d’affari Luigi Estero rivolgendosi ai giovani e alle giovani partecipanti presenti mercoledì scorso in Ambasciata. Un luogo, ha aggiunto, “per definizione ideale per uno scambio aperto e orientato alla ricerca di soluzioni”.
L’iniziativa si inserisce nel quadro del “Falling Walls Science Summit”, appuntamento annuale di rilevanza internazionale che si svolge dal 7 al 9 novembre con l’obiettivo di favorire il dialogo tra leader scientifici, innovatori del mondo economico e rappresentanti delle istituzioni, promuovendo collaborazioni e contribuendo a orientare il futuro dell’innovazione globale verso una società più sostenibile, inclusiva e avanzata sul piano scientifico.
Promotrice del summit è la Falling Walls Foundation, organizzazione no-profit nata a Berlino nel 2009 in occasione del 20° anniversario della caduta del Muro. Il Falling Walls Lab 2025 è sostenuto, tra gli altri, dal Ministero Federale per la Ricerca, la Tecnologia e lo Spazio (BMFTR), dal Servizio Tedesco per lo Scambio Accademico (DAAD), dalla Fondazione Tedesca per la Ricerca (DFG) e dall’editore Springer Nature.
Il vice console generale d’Italia a Canton, Cataldo Cianciaruso, ha guidato la missione del Sistema Italia che si è svolta il 22 e 23 ottobre scorsi a Changsha. Vi hanno partecipato la Camera di Commercio Italiana in Cina e SACE, Servizi Assicurativi del Commercio Estero.
La missione ha avuto inizio con una serie di incontri con le autorità locali. Durante la riunione con la direttrice generale dell’Ufficio per gli Affari Esteri della città di Changsha, Miao Hua, è stato espresso il reciproco apprezzamento per le fruttuose relazioni culturali che legano la Provincia con l’Italia. Nell’incontro con il presidente della Camera per il Commercio Internazionale (CCPIT) di Changsha, Yu Xiayuan, è stata confermata la volontà di continuare a promuovere la cooperazione commerciale bilaterale, coltivando nuovi sviluppi economici e scambi culturali tra l’Italia e la Provincia dell’Hunan.
La prima giornata si è conclusa con la visita presso il polo di Xiangjiang, piattaforma commerciale di scienza e tecnologia, interessata dalle nuove politiche di apertura verso l’estero. Sono state quindi approfondite opportunità di cooperazione del tessuto imprenditoriale locale con i segmenti italiani operanti nei settori dell’high-tech, delle infrastrutture e della manifattura.
Nello stesso distretto è stato possibile visitare Huayi Town: città a carattere sino-italiano, che replica 35 edifici italiani in stile rinascimentale e che si pone l’obiettivo di promuovere la qualità dei prodotti italiani.
La missione si è conclusa con l’incontro presso lo Zoomlion Science Park con il vice presidente del Gruppo Zoomlion, Wang Yongxiang. Leader mondiale nel settore della produzione di macchinari nel settore edile, minerario e agricolo, Zoomlion rappresenta per l’Italia un interlocutore di grande rilievo, anche in considerazione delle opportunità legate all’acquisto di beni e servizi italiani. (focus\aise)