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ROMA – focus\ aise - Si è conclusa il 28 novembre scorso a Baghdad la Settimana della Cucina Italiana organizzata dall’Ambasciata, in collaborazione con ICE e grazie al supporto di sponsor italiani e iracheni.
Il successo dell’iniziativa, comprovato dalla grande partecipazione di pubblico a tutti gli eventi programmati e dalla loro risonanza mediatica, è stato assicurato dal coinvolgimento dei cinque chef dell’Associazione SEML che hanno animato una masterclass sul tema della SCIM 2024 “Dieta Mediterranea e cucina delle Radici: Salute e Tradizione”, tre corsi di cucina, due laboratori per bambini e due eventi aperti “social”.
Tra alunni e insegnanti dell’Istituto alberghiero di Baghdad e alcuni professionisti del settore, sono stati numerosi i partecipanti alle lezioni di cucina, pasticceria e pizzeria ospitati presso le cucine dell’Hotel Al Rasheed e dell’Ambasciata.
Altrettanto numerosi i bambini che con grande entusiasmo hanno preso parte ai laboratori didattici promossi dagli chef, dimostrando come l’esperienza culinaria si possa trasformare in un percorso di crescita e condivisione con numerosi benefici per la salute psico-fisica.
Nella suggestiva cornice dell’Hotel Al Rasheed, cuochi italiani e iracheni hanno lavorato fianco a fianco per la realizzazione di un menù omaggio al Made in Italy servito in occasione del Pranzo di Gala. Tra gli illustri invitati, il Ministro della Cultura, del Turismo e delle Antichità Ahmed Fakak Al Badrani e la Presidente della Commissione Affari Esteri del Parlamento Delan Ghafoor.
Pizza, street food, dolci e vini nostrani sono stati offerti agli oltre 250 ospiti della festa conclusiva organizzata presso la Residenza. Presenti numerosi membri della comunità internazionale, personalità del mondo economico e culturale iracheno e una qualificata rappresentanza della collettività italiana.
A 100 anni dalla scomparsa del compositore, lo scorso 29 novembre Mumbai ha celebrato il genio di Giacomo Puccini presso il più antico teatro d’opera indiano, la Royal Opera House, con un gala operistico organizzato dal Consolato Generale d’Italia e dall’Istituto Italiano di Cultura di Mumbai, in collaborazione con Mehli Mehta Music Foundation, Furtados, Avid Learning e Royal Opera House Mumbai, in occasione della tappa indiana del tour mondiale dell’Amerigo Vespucci.
Grazie alla collaborazione con il Comitato Nazionale per le Celebrazioni Pucciniane, interpreti di livello mondiale come la soprano Maria Pia Piscitelli, il tenore Renzo Zulian e il baritono Pier Luigi Dilengite, accompagnati al pianoforte da Linda Di Carlo, sono saliti sul palco per portare al pubblico indiano le arie di Puccini.
L’ambasciatore d’Italia in India, Antonio Bartoli, ha aperto la serata dando il benvenuto al pubblico, tra cui spiccavano la delegazione del Ministero della Difesa e dell’Amerigo Vespucci, con il capitano in seconda del vascello, il capitano di Fregata Tommaso Faraldo, l’ammiraglio Antonio Natale, il colonnello Elio Babbo, l‘ad di Difesa e Servizi Luca Andreoli, e una nutrita rappresentanza di autorità indiane.
Per il console generale d’Italia a Mumbai, Walter Ferrara, “è stato un onore poter presentare, in occasione del centenario della scomparsa di Giacomo Puccini, le sue arie più famose a Mumbai nell’ambito della tappa indiana del tour mondiale Amerigo Vespucci – Villaggio Italia. Nave Amerigo Vespucci è una vera opera d’arte”, ha aggiunto, “che da quasi cento anni rappresenta le eccellenze del nostro Paese”.
“Il successo e la gioia di questa serata si inseriscono in un fertile percorso di collaborazioni con le istituzioni culturali indiane”, ha aggiunto la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura, Francesca Amendola, “e testimoniano del grande interesse e affetto con cui il pubblico locale guarda all’Italia e alla nostra tradizione culturale”.
Grande partecipazione per l’evento dedicato alla storia del design italiano, organizzato dall’Ambasciata d’Italia a Dakar presso l’Istituto Italiano di Cultura. Oltre novanta ospiti hanno seguito con interesse la presentazione di Giuseppe Lotti, docente del Dipartimento di Architettura (DiDA) dell’Università di Firenze, che ha illustrato come la creatività italiana abbia dato forma a oggetti iconici. Automobili, arredi, abiti e oggetti di uso quotidiano sono stati protagonisti di un viaggio attraverso l’evoluzione del design, evidenziando l’unicità dello stile italiano, apprezzato in tutto il mondo per la sua bellezza, funzionalità e originalità.
Lotti ha illustrato con passione come il design italiano, sintesi di creatività, tradizione e innovazione, abbia segnato epoche e anticipato tendenze, rispondendo alle esigenze di una società in continua trasformazione. Dalle eccellenze artigianali ai prodotti industriali, il design italiano si è affermato come un simbolo capace di influenzare gusti e stili di vita su scala globale.
L’incontro si è concluso con una riflessione sul futuro: il ruolo cruciale del design nel rispondere alle sfide contemporanee, come la sostenibilità ambientale e l’economia circolare. Il contributo del design italiano si orienta sempre più verso la creazione di prodotti non solo belli e funzionali, ma anche attenti all’efficienza energetica, alla riduzione dei rifiuti e al riutilizzo dei materiali.
Durante la sua permanenza a Dakar, Giuseppe Lotti ha incontrato docenti e studenti delle università locali con l’obiettivo di avviare progetti e partnership accademiche tra l’Università di Firenze e le istituzioni senegalesi.
All’Institut Supérieur des Arts et de la Culture dell’Università Cheikh Anta Diop di Dakar, Lotti ha presentato il concetto di “identità competitiva”, illustrando come esso sia stato determinante per il successo del design italiano. Ha inoltre discusso con gli studenti come le risorse culturali, storiche e tradizionali del Senegal possano essere valorizzate per creare prodotti di design in grado di affermarsi sul mercato. Questa visione non solo contribuisce a rafforzare la tradizione artigianale locale, ma offre anche nuove opportunità di occupazione in un settore particolarmente ambito dai giovani.
Al Collège Universitaire d’Architecture, invece, Lotti ha collaborato con studenti e docenti dei corsi di laurea in Architettura, approfondendo l’applicazione dei principi di sostenibilità al design e alla progettazione architettonica. I temi affrontati hanno incluso la riduzione del consumo di suolo e materie prime, l’ottimizzazione dell’efficienza energetica e il contrasto ai cambiamenti climatici, mostrando come il design sostenibile possa svolgere un ruolo cruciale nel costruire un futuro più responsabile.
Questi incontri – sottolinea l’Ambasciata – hanno rappresentato “un’importante occasione per promuovere il dialogo accademico e culturale, ponendo le basi per una collaborazione duratura tra l’Università di Firenze e le Istituzione di educazione superiore del Senegal”.
Attraverso questi eventi di diplomazia scientifica e culturale, organizzati congiuntamente dall’Addetto Scientifico dell’Ambasciata, Eugenio Cavallo, e dall’Istituto Italiano di Cultura, l’Ambasciata ribadisce il proprio “impegno nel condividere il patrimonio di competenze e conoscenze che rende il design italiano un’eccellenza riconosciuta a livello globale. L’iniziativa punta a favorire lo sviluppo della produzione locale, promuovendo la creazione di prodotti capaci di integrare tradizione, innovazione e sostenibilità. Questo approccio strategico mira a rafforzare il settore della manifattura artigianale, stimolare l’occupazione giovanile e contribuire al progresso economico del Senegal, in un’ottica di collaborazione e crescita condivisa”. (focus/ aise)