Fare rete (3)

ROMA – focus\ aise - Nell’ambito delle azioni a sostegno della candidatura della Cucina Italiana a patrimonio immateriale dell’UNESCO, lo scorso 14 gennaio, nel corso della visita della delegazione parlamentare italiana di amicizia tra Italia e Costa Rica, l’On. Gianluca Caramanna ha consegnato una targa di riconoscimento a nove chef e ristoratori italiani in Costa Rica, che contribuiscono a diffondere la conoscenza della nostra cucina nel paese.
La cerimonia si è svolta nella sede dell’Ambasciata italiana.
Nel consegnare la targa, riporta l’Ambasciata, Caramanna, Presidente della sezione Italia-Costa Rica del gruppo italiano dell’Unione interparlamentare, ha sottolineato la connessione tra la qualità della Cucina Italiana, la nostra cultura, la nostra identità e le nostre tradizioni che essa rappresenta.
L’Ambasciatore Colella, a sua volta, ha ricordato che la nostra tradizione culinaria non rappresenta solo un insieme di ricette, esperienze, pratiche e contaminazioni ma è il cuore della dieta mediterranea, caratterizzata da prodotti alimentari d’eccellenza, da cibi sani, dalla varietà e dalla biodiversità.
In occasione del Global Young Scientists Summit (GYSS), organizzato dalla National Research Foundation, i giovani partecipanti italiani hanno incontrato una delegazione di ricercatori e professori universitari italiani residenti a Singapore.
Il GYSS mira a riunire studenti e giovani scienziati con una ventina fra le menti più brillanti (tutti vincitori di Premi Nobel, Turing Awards, Medaglie Fields o Premi Millennium Technology), da tutto il mondo per discutere di come la ricerca e l'innovazione possano affrontare le principali sfide globali.
È la prima volta dopo 10 anni di GYSS che università ed enti di ricerca italiani selezionano e inviano studenti e post-doc a questa manifestazione che ospita ogni anno oltre 300 giovani da circa 50 paesi in tutto il mondo.
L'incontro a margine del GYSS, organizzato dall'addetto scientifico Nicola Bianchi e ospitato dall'ambasciatore Dante Brandi, mirava a mostrare come i numerosi eccellenti ricercatori italiani siano una parte importante dell'ecosistema di Singapore per quanto riguarda la ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico e a stimolare possibili sinergie, futuri scambi di studenti, collaborazioni accademiche e di ricerca tra Italia e Singapore.
Si terrà a Beirut dal 24 gennaio al 2 febbraio la prima edizione dell’Italian Film Festival in Lebanon, promossa dall’Ambasciata d’Italia e dall’Istituto Italiano di Cultura a Beirut, in partenariato con il Metropolis Art Cinema, che ospiterà la rassegna.
Il Festival si aprirà con la presentazione di Vermiglio, film di Maura Delpero e candidato agli Oscar, première MENA, e si concluderà con l’emozionante cine-concerto di È Piccerella, capolavoro del cinema muto italiano girato nel 1922 da Elvira Notari, prima donna regista italiana, accompagnato da una colonna sonora elettronica originale composta ed eseguita dal vivo in prima mondiale.
Il cinema non è solo un mezzo di intrattenimento, ma uno strumento potente di dialogo culturale e comprensione reciproca. L’Italian Film Festival nasce per colmare una lacuna nella conoscenza del cinema italiano contemporaneo in Libano, un Paese dove i nostri grandi classici sono apprezzati, ma la produzione attuale rimane poco visibile.
Ad ospitare le proiezioni sarà il Metropolis Art Cinema: ospitato in una struttura recentemente riaperta, anche grazie al supporto dell’Ambasciata italiana a Beirut, il Metropolis Cinema rappresenta un simbolo di rinascita culturale per Beirut.
La programmazione del Festival offrirà un programma ricco e variegato di produzioni recenti capaci di emozionare e stimolare il pubblico. Oltre ai già citati Vermiglio e È Piccerella, la rassegna presenterà: Iddu di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza; Nonostante di Valerio Mastandrea; Confidenza di Daniele Luchetti; Sulla terra leggeri di Sara Fgaier; Un mondo a parte di Riccardo Milani; Quell’estate con Irene di Carlo Sironi; Gloria! di Margherita Vicario; Familia di Francesco Costabile; e La vita accanto di Marco Tullio Giordana. (focus/ aise)