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ROMA – focus/aise - La console generale d’Italia a Melbourne, Chiara Mauri, ha accolto la delegazione dell'Aeronautica militare italiana, guidata dal generale Conserva, e la delegazione del Segretariato Generale della Difesa, guidata dal generale De Martinis, che hanno preso parte all'edizione 2025 di Avalon Air Show.
“La loro presenza testimonia la grande attenzione che le nostre Forze Armate rivolgono all'area geopolitica dell'Indo-Pacifico, lontana geograficamente dalla nostra madrepatria, eppure così strategica per la preservazione dell'attuale ordine internazionale e dunque vicina ai nostri interessi nazionali”, ha sottolineato la console generale Mauri.
Le delegazioni hanno avuto fruttuosi incontri con le controparti e hanno visitato lo chalet di Leonardo, azienda italiana leader nel settore dell'elicotteristica e dell'aerospaziale, presente in Australia con una filiale proprio a Melbourne.
Il 26 marzo scorso, presso il Sea World Culture and Arts Center (SWCAC) di Shenzhen, si è celebrata la nona edizione della Giornata del Design Italiano nel Mondo – Italian Design Day (IDD).
L’iniziativa, organizzata dal Consolato Generale d’Italia a Canton in collaborazione con SWCAC, hub culturale e importante polo di riferimento della Greater Bay Area (GBA) per il settore del design, ha proposto una riflessione sul tema annuale “Disuguaglianze. Il design per una vita migliore“, esplorando il potenziale del design come strumento per affrontare le disuguaglianze sociali e promuovere una società più inclusiva.
Ad aprire la conferenza è stato il console generale d’Italia a Canton, Valerio De Parolis.
In veste di testimonial IDD Shenzhen 2025, l’architetto Giovanni Podestà, direttore dello Studio Fuksas, ha approfondito il ruolo del design applicato all’architettura quale strumento per garantire maggiore accessibilità agli spazi comuni a beneficio della collettività attraverso la creazione di spazi urbani più inclusivi e accoglienti, capaci di ridurre le disuguaglianze e migliorare la qualità della vita.
A seguire, si è svolta una tavola rotonda moderata da Arianna Sorini, program leader e senior tutor presso l’Istituto Marangoni di Shenzhen. Alla discussione hanno preso parte anche altri esperti del settore, tra cui Valentina Giannella (ESG & Sustainability Manager del Gruppo Visottica), Ken Chen (Industrial Design Manager di Pininfarina China), Freddy Curiél (Fondatore e Direttore Creativo di Lapis Bureau), e Guan Chen Yong (CEO di Shenzhen Gudsen Technology). I partecipanti hanno approfondito il tema anche alla luce delle proprie esperienze personali e professionali, riflettendo su come il design debba incidere sulla riduzione delle disuguaglianze sociali, mettendo in evidenza tematiche cruciali come l’accessibilità, l’inclusione e la sostenibilità.
Il giorno prima, 25 marzo, l’architetto Giovanni Podestà ha tenuto una lecture presso la prestigiosa Shenzhen University, rivolta agli studenti della Facoltà di Architettura e Progettazione Urbana. L’evento ha visto una partecipazione attiva degli studenti, che hanno avuto l’opportunità di interagire direttamente con l’architetto in una sessione di domande e risposte, approfondendo le tematiche del design in relazione alla sostenibilità e alle sfide urbane moderne nonché sul rapporto tra il design in ambito accademico e la creatività delle nuove generazioni.
La Giornata del Design Italiano nel Mondo ha così confermato il suo ruolo fondamentale nell’affermare il design come strumento di innovazione e cambiamento sociale, promuovendo il dialogo e la cooperazione internazionale.
In occasione della IX edizione dell’Italian Design Day, si è tenuto a Luanda, presso l’ISPTEC – Instituto Superior Politécnico de Tecnologias e Ciências, il Seminario con il tema “Disuguaglianze. Il design per una vita migliore”, organizzato dall’Ambasciata d’Italia in collaborazione con l’Ufficio ITA – Italian Trade Agency di Luanda, alla presenza di dirigenti governativi, del corpo diplomatico, di esponenti del mondo imprenditoriale, accademico e artistico locale, a cui si sono aggiunti studenti di altre Università di architettura della capitale con cui l’Ambasciata intrattiene collaborazione di lunga data (Università Agostinho Neto, Università Lusíada, Università Católica, Università Óscar Ribas, Università Jean Piaget e dell’ISPTEC, nonché numerosi studenti dei corsi di italiano promossi dall’Ambasciata presso le Università Lusíada e Católica).
L’evento si è aperto con gli interventi di saluto del Presidente dell’ISPTEC, João Fernando Manuel e dell’Ambasciatore d’Italia a Luanda, Marco Ricci, seguiti dalla Testimonial dell’IDD 2025 in Angola, la Designer italiana Eugenia Chiara, che ha fatto una riflessione su “design per la rigenerazione locale, esperienze italiane e globali”.
Successivamente sono intervenuti gli altri invitati come l’imprenditrice Claudia Mittler e gli architetti angolani Danécia Sibingo, Sheila Antunes e Pedro Mvemba Cidade con un dibattito incentrato “sull’importanza dell’inclusione e dell’accesso alla cultura per tutti”, “l’architettura e l’arte per trasformare i musseques e le comunità rurali”, “riflessioni sul futuro” e “la riformulazione dei Musseques”. Un ampio spazio è stato dedicato al dibattito con palco e platea.
L’evento, il secondo che viene realizzato all’ISPTEC, ha riscosso un grande successo, con una partecipazione qualificata ed entusiasta da parte degli studenti e di esponenti di spicco del settore, dimostrando un crescente interesse e consapevolezza nei confronti del design e dell’arte creativa quali strumenti per lo sviluppo sostenibile delle comunità locali e del calo delle disuguaglianze. (focus\aise)