Farnesina e dintorni

ROMA – focus\ aise - Mercoledì prossimo, 6 novembre, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ospiterà l’Evento inaugurale, a livello ministeriale, del Gruppo Mondiale per l’Energia da Fusione (“World Fusion Energy Group”). Co-organizzato dall’Italia e dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), l’evento riunirà rappresentanti governativi e di Istituzioni pubbliche e private per discutere di come questa promettente tecnologia potrà essere messa al servizio dello sviluppo mondiale.
I lavori inizieranno alle 10.00 con l’intervento di saluto del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, seguito dagli interventi di apertura del Direttore Generale dell’AIEA, Rafael Mariano Grossi, del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Nasce come riconoscimento dell'alto valore innovativo di start-up tecnologiche che, fondate da cittadini italiani, operino all'estero il Premio "L'innovazione che parla italiano", per il quale è stato pubblicato il nuovo bando.
Giunto alla sesta edizione il premio è promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale - Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese e da PNICube, associazione italiana degli incubatori universitari e delle business plan competition accademiche.
L'invito a presentare candidature è rivolto a soci fondatori di start-up che operino all’estero.
Il premio, che consisterà in una medaglia e in un diploma del Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, verrà conferito alla start-up vincitrice in occasione della prossima edizione della Conferenza degli Addetti Scientifici, che avrà luogo nel 2025 alla presenza del ministro degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale.
Possono candidarsi al Premio soci fondatori di start-up tecnologiche che siano in possesso di tre precisi requisiti: avere la cittadinanza italiana; essere in possesso di un titolo di studio di livello universitario, e aver seguito almeno parte del proprio percorso di studi (universitari o post-universitari) in Italia; ed essere socio fondatore o co-fondatore di una Startup innovativa e con significativa caratterizzazione tecnologica, fondata da massimo 5 anni in un Paese estero.
Il termine ultimo per la presentazione delle domande è fissato al 7 gennaio 2025. Entro e non oltre quella data le candidature dovranno essere inviate in unico file pdf all’indirizzo di posta elettronica dell’Ambasciata italiana presente nel Paese in cui è stata fondata la start-up.
La procedura di valutazione delle domande sarà coordinata dalla Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese della Farnesina, Ufficio IX - Politiche e attività bilaterali per l'internazionalizzazione della ricerca scientifica e tecnologica e dell'innovazione, in collaborazione con l'Associazione PNICube degli incubatori universitari.
La selezione finale, che individuerà li vincitore, verrà effettuata in Italia da un Comitato tecnico costituito da investitori, imprenditori ed esperti, in rappresentanza di PNICube oltre a rappresentanti del MAECI.
La start-up tecnologica di riferimento dovrà dimostrare di possedere un significativo potenziale di innovazione, con riferimento allo stato dell'arte sia nel Paese ospitante, sia a livello internazionale.
I criteri di valutazione rilevanti saranno in particolare: la crescita registrata in termini economici, di raccolta di capitali di rischio ed occupazionale; il vantaggio competitivo dimostrato dalla start-up; il contenuto tecnico-scientifico e il grado dell'innovazione proposta al mercato; il profilo e le attività della start-up rispetto alla responsabilità sociale; il livello del contributo fornito dal candidato alla nascita e alla crescita della start-up; le ricadute già ottenute, o potenziali, sulla crescita socioeconomica dell'Italia.
“Onorato di poter rappresentare l’Italia in Slovacchia, cui ci lega la comune appartenenza all’Unione Europea e alla Nato. Lavorerò per consolidare la nostra amicizia, per fare fronte a sfide condivise e assicurare lo sviluppo della collaborazione con Bratislava lungo sentieri innovativi e promettenti”. Così Gianclemente De Felice, nuovo Ambasciatore d’Italia in Slovacchia.
Campano, classe 1974, De Felice si laurea in giurisprudenza all’Università di Napoli ed entra in carriera diplomatica nel 2001. I primi incarichi alla Farnesina lo vedono prima alla Direzione Generale Cooperazione Sviluppo e poi alla DG Paesi Africa sub-sahariana.
Nel 2004 il primo mandato all’estero: è secondo segretario commerciale a Nairobi, dove rimane fino al 2008, quando lascia il Kenya per la Repubblica Ceca. Resta a Praga, con funzioni di Primo segretario commerciale fino al 2012, quindi torna a Roma, alla DG Affari Politici e Sicurezza, Unità per la Federazione Russa, i Paesi dell’Europa orientale, del Caucaso e dell’Asia centrale.
Nel 2018 è alla DG Affari Politici e Sicurezza dove, dal febbraio di quest’anno, era a Capo dell’Unità PESC/PSDC, incarico che ora lascia per Bratislava dove succede a Catherine Flumiani. (focus/ aise)