I passi della cooperazione (2)

ROMA – focus/aise - L’Italia ha decretato il finanziamento di 2 milioni di euro a supporto dell’intervento del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) ad Haiti, dove la popolazione sta vivendo una situazione umanitaria senza precedenti dopo l’escalation di violenza dello scorso febbraio.
L’aiuto, stanziato dal Ministero degli Affari Esteri attraverso l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, contribuisce a rispondere ai bisogni urgenti della popolazione, come l’accesso alle cure sanitarie, al cibo e all’acqua. Negli ultimi mesi, la capitale haitiana di Port-au-Prince è finita sotto il controllo delle bande armate, provocando la chiusura di scuole, ospedali, negozi e vie di comunicazione. Cresce nel frattempo il numero di feriti e morti tra i civili, costretti a lasciare le proprie case e rifugiarsi a casa di parenti e in altri casi in accampamenti improvvisati senza accesso ai servizi igienici.
In questo contesto precario, il CICR lavora con impegno per garantire l’assistenza alla popolazione colpita, in particolare per quanto riguarda la situazione igienico sanitaria e la sicurezza alimentare. Dall’inizio dell’anno, il CICR sostiene il funzionamento delle strutture mediche ancora aperte attraverso la fornitura di dispositivi di protezione personale, kit chirurgici e di medicazione, carburante per i generatori e medicinali. Inoltre, nelle comunità realizza corsi di primo soccorso, distribuendo kit di pronto intervento, prodotti per l’igiene e lampade solari. Per assicurare l’accesso all’acqua, il CICR sta effettuando distribuzioni attraverso autocisterne e ha installato serbatoi per aumentare la capacità di stoccaggio.
Il contributo italiano al Comitato Internazionale della Croce Rossa servirà a portare avanti queste attività a favore della popolazione haitiana e garantire una risposta ai suoi bisogni essenziali. Ad Haiti, l’Italia finanzia due ulteriori interventi: uno della FAO a sostegno della sicurezza alimentare (4 MEUR) e uno del Women’s Peace Humanitarian Fund per rafforzare i diritti delle donne e delle bambine (2 MEUR).
Si sono riuniti il 9 e il 10 luglio, a Roma, ospiti della RAI-Radiotelevisione Italiana, i registi di 13 televisioni pubbliche associate alla COPEAM – network degli operatori dell’audiovisivo dell’area euro-mediterranea – e all’ASBU - Arab States Broadcasting Union per dare il via alla nuova coproduzione di documentari Inter-Rives (tra le rive) dal tolo “Il potere dell’arte: la creatività per il cambiamento”.
Giunto alla sua decima edizione, il proge5o Inter-Rives nasce nel 2006 e, negli anni, ha visto collaborare registi di 20 paesi diversi alla realizzazione di oltre 120 documentari su tematiche condivise, ma ognuno con uno sguardo locale e originale.
La nuova serie Inter-Rives impegnerà eminenti come RAI, France Télévisions, la RTVE spagnola, la HRT croata, la BNT bulgara, la ERT greca, Télévision Tunisienne, la SNRT marocchina, la JRTV giordana, la PBC palestinese, la Iraqi Tv, la Oman Tv e la Saudi TV in un racconto a più voci di storie di uomini e donne che, a5raverso la creatività e l’arte in tu5e le loro forme, cercano di produrre un cambiamento positivo, culturale e sociale, all’interno delle proprie comunità.
Un grande viaggio per immagini che il prossimo anno porterà sugli schermi delle televisioni partner luoghi e vicende lontane ma simili, capaci di tracciare un filo fatto di impegno, coraggio e bellezza che accomunerà l’Italia al Marocco, la Grecia alla Palestina, l’Iraq alla Spagna.
“Con questo progetto, fin dall’inizio abbiamo voluto creare innanzitu5o un’occasione di collaborazione fra professionisti di tanti paesi diversi, nella convinzione che la diversità e la scoperta dell’altro non possano che fare bene alla qualità del prodo5o audiovisivo, che poi è lo scopo fondante della nostra associazione”, spiega il Segretario Generale della COPEAM, Claudio Cappon.
Durante l’incontro di Roma, i registi e gli esperti coinvolti hanno discusso e scelto le storie che comporranno la collezione e condiviso la cornice editoriale comune. A febbraio 2025, a Tunisi, i registi presenteranno i documentari realizzati per analizzarli insieme ai propri colleghi e finalizzare così la serie. (focus\aise)