I passi della cooperazione (2)

ROMA – focus/aise - L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo è ufficialmente tra i donatori della categoria Good dell’Aid Transparency Index 2024 (ATI), l’unico indice indipendente di misurazione della trasparenza negli aiuti delle principali agenzie mondiali di aiuto allo sviluppo, realizzato dall’International Aid Transparency Initiative (IATI), in collaborazione con Publish What You Fund. L’annuncio è avvenuto nel corso del lancio ufficiale dell’ATI 2024 tenutosi presso il Center for Sustainable Development del Brookings Institution di Washington (USA).
L’AICS è diventata membro IATI ed ha pubblicato per la prima volta i dati IATI nel giugno 2017 ed è responsabile della pubblicazione IATI in Italia.
L’Aid Transparency Index è composto da 35 indicatori raggruppati in 5 componenti che raccolgono e analizzano dati sulla struttura e le singole attività, di organizzazioni nazionali e internazionali, tra cui soggetti bilaterali, multilaterali e filantropici che hanno scelto di pubblicare dati in formato standard, armonizzato e comparabile e aperto, in una repository centralizzata e accessibile a tutti. La relazione di dettaglio dell’Index 2024 sull’operato dell’AICS indica che l’Agenzia è migliorata in modo significativo, rispetto al 2022, nelle componenti “Attributi del progetto” e “Finanza e budget”.
“La trasparenza rappresenta uno dei valori fondamentali su cui si fonda il sistema della cooperazione italiana”, ha commentato il direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Marco Riccardo Rusconi. “Il risultato ottenuto è indicatore di buona governance, responsabilità e impegno per la trasparenza da parte di AICS e quindi di maggiore credibilità ed efficacia della nostra organizzazione e delle nostre azioni. Questo significa che i dati sui fondi erogati, i progetti finanziati e i risultati ottenuti sono resi pubblici e accessibili. Un approccio cruciale anche per garantire a tutti i partner della cooperazione, piccoli e grandi che siano, di accedere con più facilità e trasparenza alle risorse pubbliche gestite dall’Agenzia e di esserne partner esecutori”.
“Si tratta di un risultato di grande rilievo”, ha precisato il vice direttore tecnico di AICS, Leonardo Carmenati, “ed è il segno di un impegno e di uno sforzo tutto dell’Agenzia, in completa autonomia. Il traguardo raggiunto oltre a testimoniare il committment verso la trasparenza della nostra azione, è anche un’importante valorizzazione del patrimonio informativo e delle risorse di alta qualità che l’Agenzia produce, in maniera crescente, e mette a disposizione di tutti: dai manuali, alle linee guida, ai documenti programmatici e alle strategie settoriali”.
Si è tenuto lunedì scorso, 15 luglio, a San Salvador l’evento di lancio del progetto “Ripresa equa ed ecosostenibile del bacino alto del Río Lempa” finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) per un importo di € 1,95 milioni e realizzato dall’Università La Sapienza di Roma in coordinazione con il Ministero dell’Ambiente di El Salvador, la Mancomunidad La Montañona e la Fondazione Soleterre.
Il progetto triennale contribuirà alla conservazione degli ecosistemi montani del Parco Nazionale di Montecristo e della Riserva La Montañona, così come al miglioramento delle condizioni socioeconomiche delle popolazioni locali attraverso strategie di sviluppo sostenibile.
“L’iniziativa riguarda un’area considerata strategica per la Cooperazione Italiana, quella del Trifinio, un’unità ecologica che comprende territori di El Salvador, Guatemala e Honduras”, ha spiegato Paolo Gallizioli, Titolare della Sede AICS di San Salvador. “Puntiamo a creare sinergie con altri quattro interventi finanziati nel Trifinio, con l’intento di contribuire allo sviluppo del territorio in chiave integrata e sostenibile”.
Questa settimana, una squadra del Dipartimento di Biologia Ambientale della Sapienza è stata in missione in El Salvador per realizzare gli incontri preliminari all’avvio del progetto.
“Entrambi i parchi presentano un ricco patrimonio naturale, che vogliamo salvaguardare e valorizzare con il nostro intervento”, ha commentato il professore Fabio Attorre. Al fine di migliorare la gestione delle risorse naturali, i ricercatori della Sapienza realizzeranno valutazioni del paesaggio e dei servizi ecosistemici, con la creazione di inventari idrici, forestali e faunistici.
I dati raccolti serviranno per indentificare e incentivare le opportunità di lavoro verde.
“La Montañona è un’area caratterizzata da un alto tasso di migrazione giovanile. Con questo progetto aiutiamo le famiglie a generare un reddito supplementare nell’ambito dell’artigianato e del turismo ecologico e comunitario”, ha spiegato Arnulfo Alberto, Direttore della Mancomunidad La Montañona, l’associazione dei sette comuni che sorgono alle pendici dell’omonimo massiccio montuoso. Per questo, è prevista l’attivazione di corsi per diventare guida ecoturistica, tecnico forestale e faunistico, addetto al vivaio e all’orto botanico che verranno creati o migliorati laddove già esistenti.
Per consolidare il contesto dentro al quale si svolgono tali attività, il progetto lavorerà anche sul rafforzamento istituzionale e tecnico dei principali attori del settore e sulla loro partecipazione a reti regionali e internazionali sulla tematica ambientale.
“Questo sforzo congiunto non solo andrà a beneficio del nostro ambiente, ma migliorerà anche la qualità della vita di molte comunità salvadoregne. Con un'attenzione particolare alla sostenibilità e all'equità, stiamo costruendo un futuro più promettente per tutti”, ha dichiarato Karla de Palma, Direttrice dell’Agenzia di El Salvador per la Cooperazione Internazionale (ESCO). (focus\aise)