I passi della cooperazione (2)

ROMA – focus/aise - L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) ha annunciato il successo dell’esposizione di ricami realizzati a mano dalle beneficiarie del progetto AYADI. L’evento si è tenuto nelle settimane scorse presso la Casa Palestinese di Al-Nawraj, nel centro storico di Birzeit, a nord di Gerusalemme, ed è stato reso possibile grazie al finanziamento di AICS e alla collaborazione con il Centro di Formazione Professionale di Birzeit e il Fondo Palestinese per l’impiego (PEF).
L’esposizione ha attirato una numerosa partecipazione di funzionari e membri della comunità.
Alice Abdo, responsabile del Progetto Ayadi, ha evidenziato che “questa esposizione rappresenta una preziosa opportunità per le beneficiarie di mostrare le loro abilità artistiche e di integrarsi con la comunità locale”. Il progetto Ayadi ha l’obiettivo di “fornire ai partecipanti le competenze necessarie per trasformare il loro talento artistico in carriere sostenibili”.
Imtiaz Abu Awwad, del Ministero del Lavoro e coordinatrice dell’esposizione, ha illustrato che “il programma di formazione ha coinvolto 18 donne, con un totale di 100 ore di lezioni”. Le partecipanti hanno appreso 16 tecniche tradizionali di ricamo palestinese e hanno creato una varietà di prodotti, tra cui abiti tradizionali, accessori e cuscini. L’esposizione sottolinea l’importanza di preservare il patrimonio palestinese e di continuare a valorizzare l’arte del ricamo.
Bushra Hussein, formatrice del Centro di Formazione Professionale di Birzeit, ha sottolineato che “iniziative come questa sono fondamentali per affrontare la disoccupazione giovanile e promuovere le carriere professionali in Palestina”.
Favorire un’occupazione piena e produttiva e lavoro dignitoso per giovani e donne, rientra tra le principali direttrici di intervento di AICS Gerusalemme, nonché tra le priorità della Cooperazione Italiana nel suo complesso.
Nonostante il perdurante stato di incertezza che stiamo vivendo in tutti i Territori Palestinesi, il Progetto AYADI è riuscito a conseguire, sin dalle primissime fasi di implementazione, alcuni risultati significanti. L’esposizione che si è aperta oggi è solo un esempio di come, operando in sinergia, sia possibile raggiungere obiettivi tangibili anche nel brevissimo termine.
I 180 beneficiari del primo ciclo di formazioni hanno già iniziato il loro percorso verso l’inserimento nel mondo lavorativo, e quasi la metà di loro sta lavorando su un proprio progetto imprenditoriale. Questo dato ci da l’idea di quanto importante sia offrire ai giovani opportunità che permettano loro di esprimere al meglio le loro ambizioni e la loro volontà di affermarsi.
Per queste ragioni, esprimiamo il nostro apprezzamento al lavoro svolto dal Palestinian Employment Fund, che da anni rappresenta uno degli interlocutori chiave dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo di Gerusalemme.
Nel training hub del quartier generale dell’8^ Brigata delle Forze Armate Libanesi (LAF), il Comitato Tecnico Militare per il Libano (Military Technical Committee for Lebanon – MTC4L) ha inaugurato, nell’ambito delle iniziative di capacity building, le attività operative e l’avvio dei primi corsi a favore delle LAF, a suggello di un percorso istituzionale iniziato lo scorso mese di marzo e guidato dall’Italia.
Il potenziamento della capacità e della mobilità delle Forze Armate Libanesi, attraverso corsi basici e avanzati di fanteria per le nuove reclute e per le unità a bassa prontezza operativa, è uno dei compiti principali del MTC4L, organismo tecnico di coordinamento multilaterale a lead italiana.
Il Comitato è composto attualmente da 8 nazioni partner (Canada, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti d’America) e si pone, nell’immediato, un duplice obiettivo: il ripristino delle condizioni di sicurezza deterioratesi nell’ultimo periodo nel Libano del sud, mediante un supporto diretto alle Forze Armate Libanesi, e il ritorno degli sfollati.
L’evento inaugurativo si è svolto alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia a Beirut, Fabrizio Marcelli, del Comandante del Comitato Tecnico Militare, il Generale di Divisione Diodato Abagnara e degli Addetti militari dei paesi contributori. Nella circostanza, è stato presentato ai partecipanti anche il nuovo hub logistico, in fase di completamento, che verrà utilizzato dagli istruttori militari italiani durante le attività addestrative.
Inoltre, a testimonianza del dinamismo dell’operato del Comitato, nei giorni scorsi è attraccata al porto di Beirut una nave cargo che, grazie alla solidarietà di diversi donors italiani, ha trasportato nella terra dei cedri circa 10 tonnellate di beni di prima necessità, tra cui medicinali, attrezzature mediche e generi alimentari, da distribuire sia a favore della popolazione locale sia delle LAF. Tali donazioni di natura umanitaria si coniugano con il mandato del MTC4L che, oltre a supportare l’addestramento e il conseguente ridispiegamento delle LAF a sud del fiume Litani, punta anche al supporto della popolazione locale, elemento chiave per favorire una rinnovata fiducia nell’operato delle Forze Armate Libanesi.
L’impegno italiano in Medio Oriente testimonia la continuità del lavoro di migliaia di soldati italiani che da anni sono in servizio in Libano e si inserisce in un contesto in cui la pace rappresenta un valore fondamentale per la convivenza dei popoli.
Il Comitato Tecnico Militare per il Libano dipende, per gli aspetti nazionali, dal Comando Operativo di Vertice Interforze che, sulla base delle direttive del Capo di Stato Maggiore della Difesa dirige e coordina tutte le attività operative, formative e umanitarie condotte dai contingenti militari italiani presenti in Libano, comprese quelle dei caschi blu di UNIFIL e della MIBIL, la Missione Militare Bilaterale italiana a Beirut. (focus\aise)