I passi della cooperazione

ROMA – focus/aise - Nella sede dell’IILA - Organizzazione Internazionale Italo-latinoamericana, la Segretaria Generale dell’Organizzazione, Antonella Cavallari, e il Direttore Generale di Bioversity & CIAT, Juan Lucas Restrepo, hanno rinnovato il Memorandum d’Intesa che era stato firmato nel 2021, alla presenza come testimone d’onore di Ligia Margarita Quessep Bitar, Ambasciatrice della Colombia in Italia. Alla cerimonia hanno partecipato anche Carlo Fadda, Lever Director e Gianpiero Menza, Senior Manager, per Alliance Bioversity & CIAT, e per l'IILA Gianandrea Rossi, Direttore Esecutivo, Giselle Canahuati, Segretaria Socio-Economico, e Mauro Camicia, Responsabile del Servizio Cooperazione italiana.
La relazione tra IILA e Bioversity, nata agli inizi del 2020 con attività congiunte nel contesto dei progetti di cooperazione eseguiti da IILA a sostegno dei produttori di caffè e cacao, si è consolidata nel corso di questi anni particolarmente con il Progetto REVICACAO, che ha consentito ai paesi centroamericani beneficiari di partecipare ad iniziative di rilievo internazionale organizzate da Biodiversity.
La firma dell’accordo di ieri amplia gli obiettivi della collaborazione tra le due organizzazioni internazionali e coincide con il recente avvio in Colombia del progetto “Innovazione rurale e sostenibile per lo sviluppo regionale in condizioni di variabilità climatica nella Regione Centrale RAP-E”, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ed eseguito da IILA, nel cui contesto la collaborazione con Bioversity & CIAT consentirà di approfondire le sinergie esistenti.
È infatti proprio in questo Paese membro dell’IILA che dal 1967 opera il CIAT-Centro International de Agricultura Tropical, negli ultimi anni in alleanza con Biodiversity International, con l’obiettivo di rendere l’agricoltura più resiliente e competitiva in Colombia e più in generale nell’intera regione latinoamericana. Come sottolineato dalla Segretaria Generale Cavallari “la specifica esperienza dell’Alleanza Bioversity & CIAT sui temi dell’agricoltura sostenibile e la sua profonda conoscenza dei territori offre ai nostri progetti di cooperazione in tale settore un apporto di grandissimo valore, ragion per cui desideriamo poter estendere questa collaborazione anche ad altre iniziative per lo sviluppo sostenibile, dalla tutela ambientale alla sicurezza alimentare, soprattutto in vista della prossima COP di Cali in cui l’Alleanza avrà un ruolo fondamentale”.
Il 23 luglio scorso, presso la sede della Sociedad Cooperativa de Caficultores de La Palma, in El Salvador, si è svolto un atto simbolico per la consegna di piante di caffè ai piccoli produttori partecipanti al progetto Vivicafé.
Vivicafé, un'iniziativa finanziata dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e realizzata dal Ministero dell'Agricoltura di El Salvador in coordinamento con l'Istituto Salvadoregno del Caffè, mira a rafforzare la produttività e la redditività del caffè salvadoregno al fine di migliorare la qualità della vita dei produttori del settore.
Una delle componenti di Vivicafé è la riabilitazione dei terreni delle piccole aziende produttrici di caffè, per un totale di circa 224 ettari. Per contribuire alla rivitalizzazione delle coltivazioni, il progetto fornirà ai produttori identificati piante di caffè, input agricoli, tecnologie di irrigazione e tecniche di conservazione del suolo.
“Oggi celebriamo la consegna di 840.000 piante di caffè, di cui 363.000 destinate alla Denominazione di Origine Alotepec Metapán e 477.000 alla Denominazione di Origine Cacahuatique”, ha spiegato Paolo Gallizioli, direttore dell'Ufficio Regionale AICS di San Salvador. “L'investimento complessivo per l'acquisto delle piante è di circa 480.000 euro”.
Le piante consegnate sono adattate alle caratteristiche delle singole regioni di coltivazione del caffè e sono quindi disponibili in diverse varietà: Anacafe 14, Bourbon, Cuscatleco, Marsellesa e Pacamara.
All'evento hanno partecipato Mauricio Sansivirini, direttore dell'Istituto Salvadoregno del Caffè, Amilcar Landaverde del Ministero dell'Agricoltura, rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri e del Centro Nazionale per la Tecnologia Agricola e Forestale (CENTA) e coltivatori di caffè della regione. (focus\aise)