I passi della cooperazione

ROMA – focus/ aise – L’Eurispes, con il Presidente Gian Maria Fara, e l’Università internazionale Daffodil del Bangladesh, con il Vice Rettore M.R. Kabir e il Direttore degli Affari Internazionali Fokhray Hossain, hanno firmato un accordo quinquennale di collaborazione per promuovere un vasto programma di studi e ricerche nelle aree tematiche relative alle principali questioni aperte nello scenario economico, sociale e culturale.
In particolare, l’accordo prevede un programma di scambi tra gli esponenti dei due Enti e una serie di pubblicazioni congiunte, con enfasi sulle scienze umane e sociali, per approfondire la conoscenza reciproca tra le due realtà, italiana e del Bangladesh, esaminare le tendenze e aspirazioni del mondo giovanile, secondo i lineamenti delle Nazioni Unite in materia di sviluppo sostenibile, gli impegni relativi al “Patto per il Futuro” (2024) e il “Vertice Sociale Mondiale”, in programma dal 4 al 6 novembre 2025.
Per il Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara, la firma dell’accordo di collaborazione offre una “importante opportunità per compiere un passo in avanti nell’avvicinamento dell’Italia alla realtà di un paese, come il Bangladesh, che sta svolgendo un ruolo sempre più rilevante nella realtà del Sud Est asiatico”.
Riabilitare l’antico convento di Santa Clara nel cuore de L’Avana Vecchia e rilanciarlo come Centro di formazione per arti e mestieri del restauro per Cuba e i Caraibi: questo il proposito del progetto appena concluso, una collaborazione tra Oficina del Historiador de la ciudad de La Habana (OHCH), l’Organizzazione Internazionale italo-latinoamericana (IILA) con il sostegno del MAECI e dell’AICS.
Nell’Aula Magna restaurata, nel cuore del Colegio, si è svolta la cerimonia di chiusura delle attività con la consegna dei diplomi del corso sul restauro e la riabilitazione di edifici storici, l’uso delle nuove tecnologie e una introduzione alle economie creative. La formazione, organizzata da IILA, è stata impartita da professori del Politecnico di Torino e della Università degli Studi della Sapienza, nelle aule appena ristrutturate.
“Oggi chiudiamo il progetto del Colegio Santa Clara, però la collaborazione con IILA e OHCH continua con la nuova iniziativa di riabilitazione della Fondazione Fernando Ortiz e il Centro Culturale Padre Félix Varela”, ha dichiarato Antonio Festa, direttore della Sede AICS L’Avana. “Entrambe le iniziative, quella conclusa e quella appena iniziata, offrono un’idea del rapporto di stretta cooperazione tra Italia e Cuba nel campo della gestione integrata del patrimonio, con approcci orientati alla sostenibilità e allo sviluppo locale”, ha aggiunto. “La valorizzazione dei beni patrimoniali, la promozione delle economie creative e il contributo allo sviluppo delle capacità locali di gestione e pianificazione territoriale sono i valori che la cooperazione italiana sostiene e continuerà a sostenere”.
Il convento di Santa Clara, fondato nel XVII secolo, è uno degli edifici coloniali più importanti di Cuba. Inizialmente centro di restaurazione e conservazione, fu poi trasformato nel Ministero dei Lavori Pubblici negli anni ’90. L’edificio, molto danneggiato quando fu ricevuto dall’OHCH nel 2012, è stato restaurato con attenzione ai dettagli, riportando i colori originali delle pitture murali. Il nuovo Colegio Santa Clara ha riaperto ufficialmente ad aprile 2025 dopo un lungo e accurato restauro del primo chiostro, ed è diventato ora un centro di formazione specializzato in Cuba e nei Caraibi nel campo del restauro e della conservazione del patrimonio. L’Italia è stata al fianco dell’OHCH fin dall’inizio del progetto. (focus\aise)