I passi della ricerca

ROMA – focus/ aise – Dal 26 al 30 maggio la comunità internazionale di Einstein Telescope (ET) si riunirà a Bologna, presso il CNR-Area territoriale di ricerca, per il suo quindicesimo Simposio annuale, un evento che vedrà la presenza di oltre 300 ricercatori e ricercatrici provenienti da tutto il mondo. L'evento, co-organizzato da Dipartimento di Fisica e Astronomia “Augusto Righi” dell'Università di Bologna, Sezione di Bologna dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), Sezione di Bologna dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e Istituto Nazionale di Astrofisica - Osservatorio di astrofisica e scienza dello spazio di Bologna (INAF-OAS), rappresenta un'importante occasione per discutere gli sviluppi di questo ambizioso progetto, che mira a diventare il più avanzato osservatorio di onde gravitazionali al mondo.
Einstein Telescope è la futura infrastruttura di ricerca europea di terza generazione dedicata ai rivelatori di onde gravitazionali, progettata per superare di almeno mille volte le capacità degli attuali strumenti (LIGO negli Stati Uniti e Virgo in Italia, che nel 2015 hanno rilevato per la prima volta le onde gravitazionali previste da Albert Einstein). Uno dei siti candidati a ospitare ET si trova in Sardegna, nell’area intorno all’ex miniera di Sos Enattos (NU). L’esperimento sarà costruito all’interno di una grande struttura sotterranea, a 100-300 metri di profondità. Questa collocazione "silenziosa" lo isolerà dalle vibrazioni sismiche e umane ("rumore") che potrebbero interferire con le sue delicate misurazioni.
Parallelamente all’intenso programma scientifico, durante la settimana si svolgeranno a Bologna anche una serie di iniziative gratuite rivolte alla cittadinanza, organizzate nell’ambito del progetto ET-Italia con il supporto dell’European Gravitational Observatory (EGO).
Tra queste, la mostra “Einstein Telescope: Uno sguardo all'universo profondo”, che dal 26 maggio al 13 giugno sarà protagonista a Palazzo d'Accursio. Un percorso espositivo che parte dalla relatività generale di Einstein fino alla rivoluzionaria scoperta delle onde gravitazionali, per poi concentrarsi su Einstein Telescope (ET), infrastruttura di ricerca all'avanguardia inclusa nella Roadmap ESFRI. La mostra esplora le prospettive scientifiche di ET e le sfide tecnologiche e industriali del progetto, con un focus sulla candidatura italiana del sito di Sos Enattos in Sardegna, dove sono già in corso attività preparatorie.
Poi anche uno spettacolo, dal titolo “L'Universo sottoterra - Einstein Telescope in Sardegna”, in programma giovedì 29 maggio alle ore 21.00 presso il Cinema Modernissimo.
Per l’occasione interverranno Marica Branchesi (scienziata, Gran Sasso Science Institute), Massimo Carpinelli (scienziato, direttore di EGO), Anna Tifu (musicista), Angelo Adamo (comunicatore scientifico e artista, INAF).
Infine, un van interattivo dal titolo "Big Bang Machine", in programma giovedì 29 maggio dalle 12.00 alle 21.00 e venerdì 30 maggio dalle 10.00 alle 19.00 a Piazza Galvani.
La “Big Bang Machine”, un laboratorio mobile nel cuore di Bologna, offre un’esperienza immersiva che guida il pubblico in un viaggio virtuale attraverso lo spazio e il tempo, fino alle origini dell’universo. A bordo di una navicella spazio-temporale, i visitatori esploreranno fenomeni estremi come buchi neri, fusioni stellari e i primi istanti del cosmo. L’esperienza mira a mostrare il legame tra i segnali cosmici e lo studio della Terra, rendendo accessibili i temi della fisica fondamentale in modo coinvolgente e interattivo.
Al via ad Anguillara Sabazia (in provincia Roma) la prima Smart Community italiana, un ecosistema energetico interattivo dove i membri producono, consumano e condividono energia rinnovabile e scambiano beni e servizi in sicurezza, migliorando la qualità di vita e la sostenibilità, con benefici anche a livello economico e sociale. Alla base della Smart Community vi è uno strumento web innovativo chiamato Local Token Economy (LTE) ideato e realizzato da ENEA, che integra premialità energetica (token o moneta virtuale), tecnologia blockchain (che garantisce sicurezza e tracciabilità) e un marketplace (una piattaforma internet per la compravendita di prodotti o servizi).
L’attività è condotta dall’ENEA in collaborazione con l’azienda Softstrategy nell’ambito del progetto “Tecnologie per la penetrazione efficiente del vettore elettrico negli usi finali” dell’Accordo di Programma per la Ricerca di Sistema Elettrico (PTR22-24) del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Dotato di un livello di maturità tecnologica TRL 6, il web tool LTE è in corso di sperimentazione tra gli utenti della comunità energetica “RinnovAnguillara” di Anguillara Sabazia, Comune a nord di Roma, sul lago di Bracciano.
Oltre a favorire l’uso efficiente dell’energia e a mitigare la povertà energetica, questo web tool promuove l’economia circolare e la sostenibilità ambientale perché, grazie ad un approccio virtuoso in termini energetici, ciascun membro della comunità riceve delle premialità, cioè dei token tramite tecnologia blockchain, che potrà spendere nella comunità e nel marketplace, scambiando beni e/o servizi in ambito locale.
“Promuovendo i benefici della comunità energetica anche a livello sociale ed economico, LTE rappresenta un vero e proprio booster per la sua diffusione dalla realtà locale al sistema urbano, favorendo anche la coesione sociale e la partecipazione attiva di tutti i cittadini al conseguimento degli obiettivi della transizione energetica”, sottolinea Claudia Meloni, ricercatrice della Divisione strumenti e servizi per le Infrastrutture Critiche e le Comunità Energetiche di ENEA e responsabile del progetto “Tecnologie per la penetrazione efficiente del vettore elettrico negli usi finali”.
Partendo dai dati raccolti dai sensori installati presso gli utenti finali sarà possibile identificare i profili di consumo e fornire anche suggerimenti per adottare comportamenti efficienti. Il monitoraggio dei consumi e la valorizzazione dei comportamenti virtuosi consentiranno inoltre la creazione di un’economia basata sulla sensibilizzazione dei cittadini riguardo le esigenze energetiche della comunità, ma anche la condivisione delle risorse disponibili, in un’ottica di riuso dei beni, supportando la creazione di valore tramite la ricondivisione di beni, servizi, conoscenze e spazi inutilizzati.
“Si tratta di una vera e propria economia collaborativa digitalizzata fondata sul cittadino consumatore-produttore della risorsa energetica”, evidenzia Gilda Massa, ricercatrice della Divisione strumenti e servizi per le Infrastrutture Critiche e le Comunità Energetiche di ENEA e responsabile scientifico di LTE. “Intorno ad esso ENEA ha ideato e progettato LTE che è in grado di abbinare un servizio di condivisione delle risorse (il marketplace), dove beni e servizi vengono scambiati e remunerati tramite moneta virtuale (token); ogni transazione viene poi certificata dalla blockchain che funge da tecnologia abilitante dei servizi energetici, sociali e ambientali, una vera e propria sharing economy certificata dalla blockchain”.
Con questa iniziativa ENEA mira a supportare la creazione di sistemi di cooperazione fortemente impegnati nella gestione, nell’uso consapevole e nel riuso delle risorse locali, per consentire la realizzazione di distretti in grado di ottimizzare l’uso dell’energia. La LTE punta a favorire la visione cooperativa e promuove un ruolo attivo e paritetico di tutti i membri di una comunità locale sulle tematiche ambientali e sociali, promuovendo il cambio di paradigma sulla produzione e gestione dell’energia delle comunità energetiche verso un modello smart che mette al centro le realtà locali e i cittadini. (focus\aise)