I volti del Made in Italy (2)

ROMA – focus\aise - Missione in Repubblica Dominicana per Macfrut, la fiera della filiera internazionale dell’ortofrutta in programma al Rimini Expo Centre da martedì 6 a giovedì 8 maggio 2025. A prendere parte alla missione, svolta tra il 20 e il 23 novembre, una della delegazione composta dal Presidente di Macfrut, Renzo Piraccini, Lina Valeza Martez, responsabile di Macfrut per l’area del Centro America, Rosalba Lanciotti, dell’Università di Bologna, Francesco Cavazza, ricercatore del Canale, Emiliano Romagnolo e alcune imprese della filiera ortofrutticola che hanno attività di business in quel Paese.
Le attività hanno realizzato due incontri istituzionali nel corso della quattro giorni, in particolare presso il Ministero dell’Agricoltura e il Banco Agricola, la banca pubblica che eroga finanza agevolata al settore. La missione ha anche toccato le più importanti zone di produzione dell’isola: Mao, capitale della produzione delle banane, in particolare biologiche; San Josè de Ocoa, centro di produzione dell’avocado; Baní, fulcro della produzione del mango e di altre tipologie di frutta. Le presentazioni di Macfrut 2025 insieme agli interventi di carattere tecnico o commerciale ai membri della delegazione, hanno visto la presenza di tantissimi produttori ed esportatori di frutta tropicale.
La Repubblica Dominicana è da anni la delegazione più numerosa presente a Macfrut. Nella prossima edizione della fiera, tenuto conto anche delle condizioni favorevoli in cui si trova il settore, si prospetta una partecipazione superiore ai 100 operatori.
Vinarius, l’Associazione delle Enoteche Italiane, torna a tracciare un bilancio dell’anno appena trascorso e a presentare i risultati della sua indagine sugli andamenti delle vendite, mettendo a confronto il 2024 con il 2023 e analizzando i trend emersi nell’ultimo periodo. L’indagine, che vede un vero boom del Prosecco DOCG e del Metodo Classico Italiano, anche se con qualche incertezza per il prossimo futuro, è frutto della costante attività di studio dell’associazione, vuole anticipare le preferenze degli italiani per il prossimo periodo natalizio, evidenziando le scelte di consumo più rilevanti. Grazie al contributo degli enotecari, veri osservatori privilegiati delle dinamiche del mercato, emergono dati e considerazioni che rappresentano uno strumento prezioso non solo per il settore enologico, ma per chiunque voglia interpretare il comportamento dei consumatori.
“Le enoteche – spiega Andrea Terraneo, Presidente Vinarius – continuano a essere un punto di riferimento per comprendere i trend di consumo. Il dialogo diretto con il pubblico offre una prospettiva unica sul mercato e consente di osservare in tempo reale i cambiamenti nelle scelte dei consumatori. I dati raccolti da Vinarius, anno dopo anno, si confermano una risorsa autorevole per l’intero comparto vitivinicolo.”
Il confronto tra le vendite estive 2023 e 2024 rivela un contesto sfidante: il 54,5% degli enotecari segnala infatti una diminuzione del fatturato seppure lieve in percentuale, mentre solo il 9,1% ha registrato un miglioramento. Per il restante 36,4%, i volumi sono rimasti invariati. Sebbene le previsioni per la stagione natalizia riflettano ancora qualche incertezza, con il 45,5% degli intervistati ha una previsione di un calo, è importante notare che una parte significativa degli enotecari, pari al 27,3%, si mostra ottimista rispetto a un possibile incremento, segno che il mercato può riservare sorprese positive.
Nonostante questo quadro complesso, si sono analizzate le tendenze sulle previsioni di consumo per le prossime festività.
Nonostante questo quadro complesso, si sono analizzate le tendenze sulle previsioni di consumo per le prossime festività. Le potenzialità di crescita per categorie prodotto sono chiare, si evidenzia un netto predominio delle Grandi Denominazioni dei Vini Rossi, indicato come prodotto con la maggiore crescita prevista (45,5%), seguito dallo Champagne (36,4%), a seguire Metodo Classico Italiani (9,1%) e Vini Dolci o Passiti (9,1%).
Per quanto riguarda i vini bianchi, le vendite estive sono rimaste stabili per il 54,5% degli enotecari, mentre solo il 9,1% ha rilevato un incremento. Un dato analogo emerge per gli spumanti, a conferma di una stagione estiva influenzata da fattori economici e climatici che hanno limitato le vendite.
Un tema messo in analisi e che merita attenzione è quello sulle conoscenze del consumatore sui vini naturali: il 72,7% degli enotecari ritiene che i consumatori abbiano ancora bisogno di maggiore consapevolezza sulle differenze rispetto ai vini convenzionali. Tuttavia, questa necessità si traduce in un’opportunità per il settore, che può rafforzare il dialogo con il pubblico, valorizzando la cultura del vino e la conoscenza dei suoi molteplici volti.
Anche il tema della propensione al consumo è stato sottoposto ad analisi, in particolare sotto osservazione è stato messo il target delle nuove generazioni (18-25 anni), che mostrano una minore propensione al consumo di alcol rispetto ai loro predecessori (63,6%). “Questa tendenza - chiude Terraneo - invita a una riflessione: c’è spazio per avvicinare i giovani a un consumo consapevole, valorizzando l’esperienza culturale e sensoriale che il vino è in grado di offrire, ben oltre la mera funzione di bevanda”. Anche in un contesto incerto, quindi, è possibile individuare le direttrici del mercato e trarre spunti per affrontare il futuro con consapevolezza e visione, accompagnando le scelte dei consumatori italiani con proposte che sappiano rispondere alle loro esigenze e preferenze.
Durante la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, il 20 novembre scorso è stata presentata la Guida 100% Italiano – London, un progetto dell’Associazione I Love Italian Food, che celebra e promuove il vero Made in Italy all’estero. Il lancio della guida è avvenuto in diretta streaming sulla radio London One Radio, con il coinvolgimento di alcuni dei protagonisti dell’autentica cucina italiana nella capitale britannica.
La guida raccoglie 100 locali 100% italiani, selezionati attraverso un rigoroso processo di valutazione che ha coinvolto expat e professionisti del settore alimentare residenti a Londra. Questi esperti e appassionati hanno votato i luoghi più autentici, quelli italiani al 100%, basandosi su criteri come l’autenticità dei sapori, la qualità delle materie prime e il rispetto delle tradizioni. I locali più meritevoli sono stati inclusi nella guida, che si propone come un punto di riferimento indispensabile per gli amanti della cucina italiana nella capitale britannica.
Sono tre le tipologie di attestati assegnati all’interno del progetto 100% Italiano: Ristorante, per chi rappresenta al meglio l’autentica tradizione culinaria italiana; Pizza, per i maestri della vera pizza italiana; e Gelato, dedicato a chi porta avanti la tradizione del gelato artigianale italiano.
Ospiti della diretta streaming di London One Radio alcuni nomi di spicco premiati: Elisa Peloni di Cremoloso, ambasciatrice del gelato artigianale italiano; Enzo Oliveri, chef e fondatore di Enzo’s Kitchen, celebre per la sua cucina autentica; Carmelo Carnevale, rappresentante d’eccellenza con Lizzie’s Cucina; e Alfonso Cuccaro di ‘o Ver, maestro della pizza italiana.
Alessandro Schiatti, Presidente di I Love Italian Food, ha sottolineato il valore di questa iniziativa: “La Guida 100% Italiano è molto più di un elenco di eccellenze: è un tributo all’autenticità e una celebrazione di chi diffonde i veri sapori italiani nel mondo. In un momento storico in cui il Made in Italy rischia di essere banalizzato, il nostro impegno è promuovere e difendere l’identità della nostra cucina”. (focus/aise)