I volti del Made in Italy (2)

ROMA – focus/ aise – Dopo le tappe di Parigi, Londra, Dubai e Stoccolma, già svolte nel primo trimestre del 2025, l’evento di networking “Travel Hashtag” (realizzato con il patrocinio dell'ENIT) approderà a New York il prossimo 23 ottobre, segnando l’ultima destinazione internazionale dell’anno per l'evento che mette in contatto il Made in Italy con operatori dei mercati leader.
Presso il “The Michelangelo” di Manhattan, i migliori buyer dell’area di New York incontreranno gli operatori italiani nel network di Travel Hashtag che giungeranno appositamente negli USA per promuovere le loro attività in dei mercati leader per l’Incoming Italia. Tra i partner già a bordo, anche Frecciarossa, Serravalle Designer Outlet, Visit Cremona, Visit Emilia, Food Valley Travel & Leisure, Parma Incoming, Limolane, Naturalis Bio Resort & SPA, Master Explorer, Travel Before, Grotte di Castellana, Martulli Viaggi.
“Per il nostro ritorno a New York - spiega Nicola Romanelli, fondatore di Travel Hashtag - abbiamo scelto un approccio mirato e su misura per il mercato statunitense, organizzando un open day come sempre conviviale che permetterà ai nostri ospiti di vivere una giornata di networking proficua e di valore, fatta di incontri di qualità, senza timing serrati”.
Una modalità che testimonia la capacità di Travel Hashtag di adattarsi con efficacia ai contesti internazionali con cui si confronta di volta in volta, sempre nell’interesse dei partner italiani che scelgono questo format come strumento di riferimento per la promozione dei propri prodotti e servizi all’estero.
Presentare le novità del Piano Italia Moda, illustrare il dispositivo legislativo per certificare la sostenibilità e la legalità delle imprese della filiera e la nuova misura a sostegno del design e della realizzazione dei nuovi campionari e confermare la determinazione del governo a una conclusione positiva del negoziato dei dazi con gli USA.
Questi gli obiettivi del Tavolo Nazionale della Moda, presieduto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che si è tenuto a Palazzo Piacentini con i rappresentanti dei Dicasteri coinvolti, della Conferenza delle Regioni e dell’ANCI, esponenti della filiera e del mondo economico, delle associazioni sindacali e di categoria più rappresentative a livello nazionale.
Dalla sua istituzione, oltre l'incontro odierno, il Tavolo della Moda si è riunito in plenaria cinque volte dal gennaio 2023 e ha avviato un percorso strutturato di ascolto con le principali rappresentanze, attraverso 7 gruppi di lavoro che si sono riuniti in 37 riunioni tecniche tra febbraio 2024 e luglio 2025.
Il ministro ha avviato il confronto con un commento sulla trattativa in corso sui dazi tra Commissione europea e la Casa Bianca evidenziando come "una mancata intesa avrebbe gravi ripercussioni anche sul settore della moda, simbolo di un Made in Italy a cui i consumatori statunitensi non vogliono assolutamente rinunciare: occorre negoziare a oltranza, fino a trovare una soluzione davvero equa e sostenibile".
"Sono ore decisive", ha proseguito Urso, "noi non ci arrendiamo a chi già evoca misure di ritorsione. Occorre scongiurare la guerra commerciale".
Il ministro ha quindi illustrato le misure del Piano Italia Moda tese, da un lato, alla salvaguardia e al sostegno della transizione del settore, dall’altro, a favorirne la crescita. "Il Piano Italia Moda", ha spiegato, "risponde all’esigenza di consolidare la filiera delle PMI e degli artigiani, priorità strategica per il Made in Italy, nella convinzione che occorra sostenere la crescita e l’aggregazione per rafforzarne competitività, coesione e continuità".
Per sostenere il settore il governo è intervenuto con più misure di sostegno: contratti di sviluppo, mini-contratti di sviluppo, Fondo centrale di Garanzia per le Pmi, Nuova Sabatini, Credito d’imposta ideazione artistica, misure per accompagnare la transizione ecologica e digitale e per la valorizzazione della filiera delle fibre tessili naturali e provenienti da processi di riciclo.
Per contrastare i comportamenti illeciti di pochi in materia di lavoro, che possono compromettere la reputazione dell’intero comparto, Urso ha poi evidenziato che il governo "sta lavorando a una norma per certificare la sostenibilità e la legalità delle imprese del settore, con l’obiettivo di offrire una soluzione strutturale al problema". La norma si pone l'obiettivo di certificare la filiera che fa capo al titolare del brand, sulla base di verifiche preventive ad hoc, in modo da escludere che quest'ultimo debba rispondere per comportamenti illeciti o opachi riconducibili ai fornitori o ai subfornitori lungo la catena.
Riguardo al sostegno del design e della realizzazione dei nuovi campionari, Urso ha altresì sottolineato come le strutture del MiMIT sono impegnate, in vista della prossima Legge di Bilancio, alla stesura di un’edizione aggiornata del Credito d’Imposta in materia, con una dotazione prevista di 250 milioni di euro.
Sul fronte dei dossier europei, il ministro ha poi evidenziato che il Ministero insieme al Mase - e grazie al contributo migliorativo del Gruppo di Lavoro Tecnico del Tavolo Moda - sta ultimando uno schema di decreto interministeriale per l’introduzione del regime di Responsabilità Estesa del Produttore. Questo permetterà alle imprese di ridurre l’impatto ambientale della produzione e della gestione dei rifiuti dai prodotti tessili, incentivandone il riuso, il riciclo e il corretto smaltimento e di responsabilizzare i produttori affinché adottino strategie di eco-design e l’utilizzo di materiali più sostenibili.
Infine, in materia di ammortizzatori sociali, durante il tavolo è stata ricordata l’approvazione del decreto-legge dello scorso giugno per l’estensione della cassa integrazione straordinaria per tutto il 2025 per le imprese artigiane con massimo 15 dipendenti, attualmente in fase di conversione al Senato. Il decreto accoglie anche la richiesta del comparto di consentire ai lavoratori di chiedere il pagamento diretto della prestazione da parte di INPS, in alternativa all’anticipazione del trattamento da parte del datore di lavoro. (focus\aise)