IIC: cosa bolle in pentola

ROMA – focus/ aise - Una serata letteraria e musicale dedicata al romanzo giallo ambientato in Italia. È quella che si terrà mercoledì prossimo, 30 ottobre, alle ore 19:00, presso la Biblioteca dell’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo.
La partecipazione all’evento, intitolato ”Breve storia del romanzo giallo italiano” e organizzato dall’Istituto stesso, è gratuita previa prenotazione obbligatoria tramite eventbrite.
Il direttore del programma del Krimifestival, il Festival del romanzo giallo di Amburgo, Volker Albers, presenterà alcuni romanzi gialli italiani accompagnato dall'attore Sebastian Dunkelberg che allieterà i presenti con la lettura di alcuni brani. La cornice musicale è affidata al tenore e pianista Hendrik Lücke. Tra parole e musica ci si potrà calare appieno nell’atmosfera del romanzo giallo italiano e delle sue atmosfere appassionanti e misteriose!
Il romanzo giallo italiano non ha una vera e propria tradizione. Negli anni Novanta del XX secolo ha avuto un rapido sviluppo, principalmente grazie all’autore Carlo Lucarelli. Tuttavia ci sono certamente stati altri autori di rilievo anche prima di lui, come Leonardo Sciascia e Giorgio Scerbanenco.
Volker Albers, storico redattore culturale dell’Hamburger Abendblatt e direttore dell’Hamburger Krimifestival, racconterà l’evoluzione del romanzo giallo italiano dalla metà del XX secolo fino a oggi, evidenziando come questo genere abbia acquisito un’importanza sociale crescente. Si presenteranno i romanzi di Leonardo Sciascia (Il giorno della civetta, Einaudi), Antonio Manzini (La costola di Adamo, Sellerio), Luca D’Andrea (La sostanza del male, Einaudi), Carlo Lucarelli (Carta bianca, Einaudi), Massimo Carlotto (Arrivederci amore, ciao, E/O) e Giancarlo De Cataldo (Romanzo criminale, Einaudi).
Da non perdere poi per gli appassionati di gialli la serata con Giancarlo De Cataldo, che sarà ospite il 9 novembre presso lo spazio dedicato ai gialli italiani dell’Hamburger Krimifestival al centro per le arti performative “Kampnagel”, una ex fabbrica di macchine riconvertita a spazio culturale.
Si sono tenute tre delle quattro cerimonie di premiazione previste quest’anno per i vincitori di “M’illumino d’immenso – Premio Internazionale di Traduzione di Poesia”, un concorso nato in Messico nel 2018 e che coinvolge ora quattro continenti.
Lo scorso 14 ottobre, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Città del Messico, è stata premiata la vincitrice della VII edizione di “M’illumino d’immenso” dall’italiano allo spagnolo, Helena Aguilà Ruzola (Spagna).
Lo stesso giorno, presso l’Istituto Italiano di Cultura a Il Cairo, è stata premiata Fatmaelzahraa Abdalla (Egitto), vincitrice della IV edizione di “M’illumino d’immenso” dall’italiano all’arabo.
Il 15 ottobre, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Rio de Janeiro, è stato assegnato il premio a Mariangela Ragassi (Brasile), vincitrice dello stesso concorso dall’italiano al portoghese.
Il prossimo 19 novembre, presso l’IILA (Organizzazione internazionale italo-latino americana) di Roma, verrà assegnato il premio al vincitore della II edizione di “M’illumino d’immenso” dallo spagnolo all’italiano, Valerio Nardoni (Italia).
Ad eleggere le quattro migliori traduzioni sono state quattro giurie, composte da 15 traduttori e poeti di 11 Paesi. L’iniziativa non premia opere già tradotte e pubblicate, bensì invoglia i partecipanti a cimentarsi nella traduzione di due testi poetici proposti dagli organizzatori.
Il 23 ottobre 1979 è stato siglato un accordo di amicizia e gemellaggio tra Faenza e Toki, con l’obiettivo di condividere la cultura e la storia della ceramica: per Faenza la maiolica, per Toki la ceramica di Mino.
Nell’occasione del 45° anniversario del gemellaggio tra le due città, il contrabbassista di fama mondiale Ares Tavolazzi, il batterista Christian “Chicco” Capiozzo e il pianista Leo Caligiuri si sono riuniti nel trio “Three Generations” e, nello spirito di amicizia tra Faenza e Toki, si sono esibiti in un concerto disponibile sulla piattaforma dell’Istituto Italiano di Cultura ad Osaka - “IIC Osaka Eventi Online” - fino al 31 marzo 2025.
Il video, oltre alla performance musicale, propone anche immagini suggestive di Faenza e i saluti di amicizia dei Sindaci delle due città.
Ares Tavolazzi, bassista elettrico, contrabbassista e compositore, è noto in Italia in particolare per essere stato, tra il 1973 e il 1983, membro insieme a Demetrio Stratos, Patrizio Fariselli, Paolo Tofani e Giulio Capiozzo, degli Area, uno dei gruppi italiani più importanti degli ultimi decenni. Ha poi suonato con molti jazzisti italiani e internazionali di primo piano quali Enrico Rava, Max Roach, Lee Konitz ed Enrico Pieranunzi.
Nel 1978 collabora con Vince Tempera al basso e ai cori per la sigla italiana di “Ufo Robot”, ed è con lui autore della prima sigla finale della serie, “Shooting Star”, in cui suona anche il basso.
Nel 2017 forma il gruppo Three Generations insieme a Christian “Chicco” Capiozzo alla batteria, figlio di Giulio storico batterista degli Area, e il più giovane Leo Caligiuri (pianoforte, tastiere e flauto). La loro musica rappresenta una sorta di viaggio personale che raccoglie influenze ed eredità attinte dalla scena musicale internazionale (jazz, musiche balcaniche, rock progressivo e musica classica), ed è pensata per essere accessibile a tutti, senza dissonanze e con ritmi incalzanti e coinvolgenti. (focus\aise)