IIC: una panoramica

ROMA – focus/ aise – Anche quest’anno l’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado ospiterà i concerti del ciclo “Concerti in Galleria”, organizzato dal Centro Culturale di Belgrado (KCB), istituzione culturale di rilievo della città. “Con questa collaborazione l’Istituto si conferma centro di iniziative e di attività culturali aperto alla città e al pubblico belgradese e diventa palcoscenico per giovani musicisti di talento, vincitori di concorsi nazionali e internazionali, nonché per musicisti già affermati”, sottolineano da Belgrado.
Il prossimo concerto si terrà in Istituto il 21 agosto alle 20.00: ad esibirsi saranno i giovani musicisti dell’Accademia Internazionale di Musica da Camera “Colluvio”.
Il programma del concerto prevede musiche di Josef Suk, Bohuslav Martinů, Camille Saint-Saëns ed Ernest Bloch.
A partire dai mesi estivi di questo 2025, l’Istituto Italiano di Cultura a Londra presenta una nuova serie di proiezioni: “New Italian Stories”. Si tratta di un progetto in collaborazione con il critico cinematografico Roberto Oggiano, che si propone di fare conoscere alcune “gemme” della cinematografia contemporanea italiana, film a volte poco conosciuti che riflettono la ricchezza del cinema italiano.
Il prossimo 7 agosto, alle 18.30 nella sede dell’IIC verrà proiettato – in italiano con sottotitoli in inglese – “Bellas mariposas” di Salvatore Mereu con Sara Podda.
Tratto da un racconto di Sergio Atzeni, “Bellas mariposas” narra una giornata della vita di Caterina. È il 3 agosto in via Corbaglius, quartiere Santalamenera nella periferia di Cagliari. Alle 10 del mattino, il sole è già implacabile su via Corbaglius, dove l’asfalto scintilla come un miraggio nel deserto e le persiane chiuse sembrano addormentate. Caterina — detta Cate — cammina sul marciapiede con le infradito, affiancata da Luna, una bottiglietta d’acqua mezza vuota in una mano e un paio di cuffiette condivise tra le due.
Nella migliore tradizione del cinema italiano — da “Brutti, sporchi e cattivi” fino a opere più recenti come “Gomorra” — Salvatore Mereu racconta la povertà e il disagio della periferia. Attraverso gli occhi di Caterina, il film diventa anche una rilettura moderna di Zazie nel metrò, carica di ribellione giovanile e inarrestabile ottimismo. Alcuni dialoghi sono inoltre in dialetto cagliaritano della lingua sarda.
L’introduzione e la discussione post-proiezione saranno guidate da Roberto Oggiano.
Critico cinematografico e programmatore, Oggiano ha ottenuto un MA in Film Programming and Curation e ha collaborato con Cineuropa (EN, FR, ITA, SP), Scenari (IT) e Cinelapsus (IT), Cinè-Lumière all’Istituto Francese a Londra e Noods Radio (Bristol, UK).
È Elena Fontanella la nuova direttrice di Chiara Fama dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, nominata a seguito del bando indetto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Giornalista, saggista, curatrice e docente universitaria, Elena Fontanella è laureata con lode in Lettere Classiche presso l’Università degli Studi di Torino, affermandosi da decenni come figura di riferimento nel panorama culturale italiano. La sua carriera vanta un’esperienza consolidata nella diplomazia culturale, nella valorizzazione del patrimonio e nella progettazione internazionale. Ha svolto attività accademica in Estetica presso l’Università Statale di Milano, in Storia Medievale presso l’Università Cattolica di Milano e in Storia dell’Arte Romana presso l’Università di Restauro Botticino di Valore Italia. Con il Ministero della Cultura ha collaborato fino al 2024, realizzando progetti di respiro internazionale e guidando, in qualità di presidente, Comitati per le Celebrazioni Nazionali. Ultima in ordine di tempo, l’esperienza come Consigliere per la Cultura prima a fianco del Sottosegretario alla Editoria e Comunicazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Giuseppe Moles, poi a fianco del Vice Presidente della Camera dei Deputati Giorgio Mulè.
Identità forte, accoglienza, attrattività e promozione della lingua italiana: sono questi i punti cardinali su cui Elena Fontanella intende orientare da subito il suo percorso alla guida dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid.
Nella visione di Fontanella, lo storico Palazzo di Abrantes, sede dell’Istituto nella centralissima Calle Mayor, si configura come uno stilema culturale dell’italianità: un vero e proprio Palazzo Italia, capace di animare lo scenario e l’immaginario culturale dei madrileni e dei tanti italiani residenti in Spagna, con la forza evocativa di un marchio riconoscibile ovunque e da tutti.
Particolare attenzione sarà rivolta ai programmi di potenziamento e radicamento della lingua italiana, differenziando un’offerta già pregevole che oggi conta oltre 500 allievi in ogni quadrimestre.
Elena Fontanella intende rafforzare la presenza culturale italiana in tutto il territorio della Spagna occidentale attraverso attività decentrate, teaser di grandi eventi italiani e iniziative congiunte con le diverse istituzioni italiane presenti in Spagna.
Tra gli obiettivi strategici alla guida dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, avrà la creazione di un Board of Donors, riservato alle aziende italiane attive in Spagna, e del Club Palazzo Italia, rivolto a liberi professionisti, operatori culturali e stakeholder del Made in Italy. Sarà inoltre rafforzata la rete degli Amici dell’Istituto e potenziato il coinvolgimento delle giovani generazioni attraverso iniziative mirate. (focus\aise)