Italiani nel mondo e dove trovarli

ROMA – focus\ aise - Giuseppe Ticchio, Presidente della Federazione Lucana in Svizzera, ha scritto una lettera aperta alla classe dirigente pro tempore della Regione Basilicata e in particolare si è rivolto al Presidente del Consiglio Regionale, Marcello Pittella, per parlare, e criticare, la proposta di modifica dell'ex Legge Regionale 16/2002 “Disciplina generale degli interventi in favore dei Lucani nel mondo”.
Ticchio, ha spiegato di aver chiamato in causa Pittella e tutto l'Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale “per il metodo e il merito autoritario che avete adottato per formulare la proposta di modifica dell'ex L.R. 16/2002. Tutti eravamo e siamo tutt'ora consapevoli, già a partire dalla scorsa legislatura, che la legge andava cambiata, ma non con questo metodo e accelerazione che Lei/Voi avete impresso”.
Ticchio ha dunque ricordato di aver chiesto di “sospendere questa accelerazione, una volta presentata la proposta di modifica. In un paese libero e democratico con un forte e collaudato stato di diritto come quello Italiano, coinvolgerci era il minimo sindacale che doveva avvenire, cioè quello di renderci partecipi della presente proposta di legge, quanto meno formularla insieme, come Associazionismo Lucano nel mondo” dato che “in fondo siamo noi quelli che dobbiamo viverla, un minimo di rispetto nei nostri confronti non sarebbe stato superfluo”.
Secondo Ticchio, invece, “addirittura nell'arco di 48 ore è stata approvata prima nelle Commissioni preposte e a seguire con un'urgenza inaudita è stata approvata anche in Consiglio Regionale”.
“Non si riesce a capire perché tutta questa urgenza – ha sottolineato il presidente della Federazione Lucana in Svizzera -, quando i problemi urgenti in Basilicata sono altri e anche molto gravi che aspettano soluzioni concrete da tempo. Improvvisamente tale urgenza si è spostata sulla legge dei Lucani nel mondo”.
Ticchio non ha esitato a chiamare questo “un gesto di puro Autoritarismo consiliare”, attraverso il quale “avete dato uno schiaffo morale ai Lucani residenti in Regione perché incapaci di risolvere i loro problemi ed eguale schiaffo sferrato a noi Lucani nel mondo, che con un blitz istituzionale avete votato una legge priva di contenuti fondamentali per riconoscerci come Lucani nel mondo. Insomma una legge inutile e dannosa per il futuro dell'Associazionismo Lucano nel mondo, ma molto più dannoso per i Lucani in patria per il patrimonio economico e culturale che la società civile Lucana si trova ad essere sottratto, anche a seguito dell'inarrestabile spopolamento, che solo i Lucani nel mondo possono aiutare a colmare con politiche mirate e non distruttive”. “Avete mostrato il vostro vero volto e precluso definitivamente il futuro dei comuni e di tutta la Basilicata”.
Infine, Ticchio ha voluto rassicurare il Presidente Pittella e tutto il Consiglio Regionale: “nessuno di noi si vuole sostituire al Vostro ruolo istituzionale di legislatore, ma come cittadini ho/abbiamo il diritto/dovere di dissentire quando il dissentire è una necessità, come in questo caso”. “Non siamo in cerca di polemica e tantomeno di uno scontro di nessun genere, ma avremmo gradito un minimo di considerazione almeno sotto il profilo umano”. “Con questo atteggiamento ci avete etichettati come incapaci di intendere e di volere”. Bastava, secondo il rappresentante lucano in terra elvetica, “sospendere questo voto frettoloso, darci tempo almeno fino al 15 gennaio per apportare i nostri suggerimenti e a seguire definire una legge condivisa dalle due parti”.
Come esempio Ticchio ha preso l'articolo 3 della nuova legge: “nel suo contenuto è vuoto e privo d'interesse, semplicemente perché non esiste nessuna copertura finanziaria. Storia vissuta in passato, quando abbiamo fatto capo a questi interventi, la risposta è stata categorica: non ci sono fondi”. E dunque “è così che questi lor signori desiderano affrontare i problemi dell'emigrazione, senza strumenti utili e senza copertura finanziaria”. E infine ha detto: “così facendo allontanate a dismisura il ripopolamento dei nostri comuni e i buoni auspici diventano una chimera”.
Il progetto “FeLER – Formazione e Lavoro Emilia Romagna 2025”, promosso da MCL Emilia Romagna e realizzato con il contributo della Consulta degli Emiliano-Romagnoli nel Mondo, all'interno del Bando Boomerang 2024-2025, prevede lo svolgimento di esperienze professionalizzanti presso aziende del settore enogastronomico del tessuto produttivo della Regione Emilia-Romagna con l'obiettivo di contribuire alla crescita umana e professionale di giovani discendenti emiliano-romagnoli particolarmente competenti e motivati promuovendo le eccellenze regionali in tutto il mondo. Il progetto si rivolge a 6 diplomati e laureati di età compresa tra i 18 e 35 anni non compiuti con competenze professionali e/o un percorso di studi nel settore enogastronomico. Il 50% dei posti a disposizione è riservato a giovani appartenenti alle Associazioni di emiliano-romagnoli iscritte all’elenco regionale.
Costituirà elemento preferenziale la conoscenza della lingua italiana.
L'esperienza professionale ha una durata complessiva di 5 settimane nel periodo maggio/giugno/luglio 2025: le date previse verranno individuate anche in funzione delle disponibilità dei partecipanti.
La prima settimana, tutta di formazione, sarà incentrata sull’approfondimento delle realtà economico-sociali della Regione e della lingua italiana. Le restanti quattro settimane vedranno i partecipanti inseriti nelle rispettive aziende in cui svolgeranno un’esperienza professionale vera e propria.
Prima della partenza, è altresì prevista una formazione online di approfondimento della lingua italiana applicata allo specifico settore enogastronomico per un minimo 16h e massimo 20h.
I CV dei candidati potranno essere inviati entro il 17 gennaio 2025 alla seguente e-mail: feler2025@it2.it. Inoltre sarà necessario contattare l’e-mail per richiedere il modulo d’iscrizione.
All'interno dell'edizione 2024-2025 del Bando Boomerang (che finanzia giovani di discendenza emiliano-romagnola con residenza all'estero, l'associazione YODA APS ha aperto le candidature per sei giovani discendenti regionali residenti in Argentina per prendere parte ad un percorso di apprendimento non-formale sul turismo responsabile all'interno del progetto "Vamolà - Giovani per un turismo responsabile", realizzato con il contributo della Consulta degli Emiliano-Romagnoli nel Mondo.
Il progetto mira a sviluppare competenze professionali nel settore del turismo responsabile, una tipologia turismo attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture, che sta acquisendo sempre maggiore rilevanza a livello globale. Allo stesso tempo, il progetto vuole dare l’opportunità ai/alle giovani partecipanti di riscoprire le proprie radici emiliano-romagnole facendo un’esperienza diretta nella terra della propria famiglia.
Le candidate e i candidati devono avere necessariamente origine o discendenza emiliano-romagnola, devono avere un'età compresa tra i 18 e i 35 anni (non compiuti al momento della selezione), devono avere la residenza in Argentina, avere un livello intermedio di conoscenza della lingua italiana (almeno livello B1 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue), essere fortemente interessati a sviluppare competenze sul turismo responsabile, per motivi personali, di studio o professionali, ed essere in possesso del passaporto in corso di validità e idoneo a viaggiare in Italia nel 2025.
Il 50% dei posti disponibili sarà destinato a giovani appartenenti ad associazioni di emiliano-romagnoli iscritte all’elenco regionale.
Saranno ammesse alla selezione eventuali candidati/e che si occupano di comunicazione attraverso le nuove tecnologie e interessati a promuovere questo tipo di turismo. Sarà data priorità ai/alle candidate che abbiano già avuto esperienze in ambito turistico, per lavoro o studio.
Il progetto consta di un corso di italiano su turismo responsabile propedeutico al percorso formativo – 15 ore - che si terrà online. Il percorso formativo sul turismo responsabile si svolgerà in diversi luoghi dell’Emilia-Romagna. La prima parte si terrà a Bologna, la seconda a Succiso Nuovo (RE) e la terza nelle Valli di Comacchio – Parco Delta del Po. Il percorso formativo prevede inoltre alcune visite e incontri con realtà dei tre territori.
Da programma, il percorso formativo sul turismo responsabile, della durata di tre settimane, si terrà a Bologna (e in altre zone dell’Emilia-Romagna) indicativamente tra settembre 2025 e la prima settimana di ottobre 2025, mentre il corso di italiano online, si terrà nel periodo antecedente il viaggio del gruppo a Bologna, quindi tra agosto e inizio settembre.
La scadenza delle candidature è prevista per il prossimo 20 gennaio 2025. E per candidarsi, bisogna prima compilare il Form online, poi inviare una e-mail all’indirizzo giovani@gruppoyoda.org indicando nell'oggetto "CANDIDATURA VAMOLA' 2025". Nell'e-mail devono esserci il Curriculum Vitae aggiornato e una breve lettera motivazionale di candidatura al progetto. (focus/aise)