Italiani nel mondo e dove trovarli (2)

ROMA – focus\ aise - È Giovanni Larese il vincitore del terzo concorso letterario “Raccontare l’emigrazione veneta”. Il suo “L'uomo nero” è il racconto che più ha convinto la giuria del premio organizzato dall’Associazione Bellunesi nel Mondo.
Una riflessione che porta il lettore tra Longarone ed Erto, luoghi segnati dalla tragedia del Vajont, tra i ricordi dell'infanzia felice vissuta dal protagonista e tra le memorie di un'emigrazione forzata in Svizzera, fino al ritorno per ricostruire la sua terra. Ritorno che, nonostante il successo imprenditoriale, è segnato dalla nostalgia per un passato perduto e per i valori comunitari ormai scomparsi.
Al secondo posto Alice Bettolo, che con “Il baule” descrive un ritorno a Belluno per affrontare un lutto, ritorno che porterà alla scoperta del passato di emigrazione della nonna, raccontato dalle lettere e da un diario rimasti fino a quel momento “segreti”.
Terzo Lorenzo Mattozzi con “El parón de casa”: un percorso tra Venezia e il Brasile, un nuovo mondo dove il protagonista realizza i propri sogni, ma dove la nostalgia si fa sempre sentire.
Ai primi tre classificati un premio in denaro di cinquecento (primo), trecento (secondo) e duecento euro (terzo).
A tutti i finalisti – quarta Lidia Gianna De Villa con Le stampelle di mio padre, quinta Viviana Biesuz con I venti della mia vita, sesta Emanuela Bossi con Incontri, settima Maria Teresa Colle con Partenze e ritorni, ottavo Fabrizio Caberlon con Il viaggio di Pina, nono Alessandro Roldo con La foto e decima Maria Gomiero con Via dalla luna, via da qui – due copie del libro, edito da Bellunesi nel mondo edizioni, che raccoglie le dieci opere più votate.
Pubblicazione impreziosita dall’introduzione di Marcella Corrà, giornalista e presidente della giuria.
A conclusione dell’evento, dopo la lettura di alcuni estratti dal racconto vincitore, a cura di Manuela Gaio, Patrizia Burigo, vicepresidente dell’Abm, ha lanciato l’appuntamento alla quarta edizione del concorso, in programma per il 2025.
La celebrazione della Madonna di Loreto, simbolo di devozione e identità marchigiana, ha riunito la comunità nella Provincia di Santa Fe, Bahia Blanca e San Justo, in Argentina, attraverso eventi di grande significato e unione.
A Tostado, la Famiglia Marchigiana, guidata da Alicia Foglia, ha organizzato un incontro ricco di spiritualità e tradizione, rafforzando il legame tra fede e radici culturali.
A Cañada de Gómez, la celebrazione è stata curata dall’Associazione Marchigiana, sotto la direzione di Diego Torresi, che ha saputo creare un momento di unione e partecipazione per tutta la comunità locale.
Due iniziative che testimoniano l'impegno e la passione delle associazioni marchigiane nel mantenere vive le tradizioni.
A San Justo (in Provincia di Buenos Aires), la Associazione Lauretana di San Justo ha organizzato una solenne messa, momento di profonda devozione e partecipazione comunitaria.
A Bahía Blanca, il Centro Marchigiano di Bahía Blanca ha accolto il sacerdote italiano Don Genaro, che ha celebrato una messa speciale, richiamando l’identità culturale e spirituale che unisce i marchigiani ovunque nel mondo. Questi eventi testimoniano l’impegno e l’amore delle nostre associazioni per mantenere viva la devozione alla Madonna di Loreto, simbolo di casa e protezione per tutti i marchigiani. (focus/ aise)